mercoledì 4 maggio 2022

VERGINI, CAPRE E PECORE

   

         Le dieci vergini: rappresentano la totalità del mondo, come lo sono anche le pecore e le capre che Gesù dividerà. Con questa massima cerchiamo, con l’aiuto del Signore, di capire di come possa essere composto il regno di Dio e riflettere se le vergini appartenenti alla selezione scartata possano avere lo stesso grazia.  Il fatto che è scritto in Matteo 25:1 Il regno dei cieli è simile a dieci vergini…. (2) Cinque di esse erano stolte e cinque sagge, ci porta a pensare che, essendo il regno di Dio perfetto, come sia possibile che in esso vi sarebbero anche le cinque vergini stolte, per il fatto che, dice: il regno dei cieli è simile a dieci vergini. Se invece l’idoneità di far parte del regno di Dio, si riferisca solo alle cinque vergini avvedute, pur, sono comprese le stolte che erano andate a comprare l’olio, poiché, nel loro cuore v’era il desiderio di vedere Gesù. Ma la risposta fu, Matteo 25:12 Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Ci si chiede, allora, che fine avrebbero fatte le cinque vergini stolte se nel verso precedente bussarono alla porta dicendo a Gesù aprici? Avrebbe Gesù lasciato chi, a torto o a ragione, sarebbe stato superficiale pur amando Gesù? Ci chiediamo, è stato un giudizio severo di Gesù senza alternativa o l’esempio della parabola è stato gravato da un certo grado di timore per svegliare gli animi all’attesa della venuta di Gesù? Crediamo che la seconda ipotesi possa essere reale. Così, con lo stesso principio, possiamo ipotizzare anche per l’esempio delle pecore separate dalle capre. Matteo 25:34, essendo che, le capre anche se non hanno dato acqua al prossimo, pur sono venuti a trovare Gesù nel trono di Gerusalemme per ricevere grazia. Tuttavia, per questi ultimi Gesù dirà, Matteo 25:41 …. Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Se, allora, per le vergini non è stata specificata la pena, per le capre la penna è infernale. Su questo è da considerare una specificazione che per il caso delle vergini ci troviamo nel periodo dell’avvertimento, cioè prima del giudizio finale, mentre per le capre ci troviamo alla fine dei tempi e, quindi, nel giudizio conclusivo. Da quanto esaminato, si può concludere che nel regno di Dio, alla fine entra solo chi è trovato idoneo per ricevere l’amore di Dio. Per gli altri è da considerare un bilanciamento di giustificazioni e se saranno nella grazia del perdono di Dio, allora, entreranno nel tempo stabilito e se Dio vorrà, se non sono nella grazia saranno posti nella geenna. Il fatto inalienabile è che il giudizio divino sarà per tutti e non vi sarà favore né per i re né per il povero ma solo ci si deve affidare alla discrezione dell’amore di Dio, poiché, solo Lui può cambiare le sorti e dire: Luca 19:9 Gesù gli rispose: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo. Questa soluzione potrebbe essere la chiave di volta che scadrà sul nostro giudizio ove Gesù può dare la grazia come fece con la donna cananea, che nonostante il pregiudizio di quel popolo, Gesù l’ha salvata. Così, se nutriamo nel nostro cuore il pensiero che alla fine, Gesù avrà pietà di noi e se questo sentimento ci terrà in armonia con gli insegnamenti della Parola, sicuramente Dio ne terrà conto. Poiché, Giovanni 3:16 Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Così, chi crede in Lui non sarà condannato ma chi non crede è già condannato. E’ bene che Dio lascia nel dubbio la sua decisione finale, poiché, la discrezionalità della sua volontà è solo da Lui determinata e non può essere conosciuta dall’uomo che è carne e la sua vita dura centovent’anni.

Pace e fede nel Signore  

  

 

     

                        

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