venerdì 29 aprile 2022

LA FINE DEI TEMPI

 

         E’ possibile immaginare la fine di questo mondo? Se gli astronomi riescono a stabilire, in via approssimata, la vita di una stella e ne hanno viste diverse esplodere per poi diventare una super nova, ci rendiamo conto che nulla in questo universo si distrugge ma tutto si rinnova. La domanda che ci facciamo: questo principio vale anche per l’esistenza dell’uomo e quindi per la terra? Sembra che la risposta sia positiva e rimarca la promessa di Gesù che ne ha predetto la fine di questo mondo e il soggiorno nel regno di Dio. Gli apostoli, avendo inteso che Gesù sarebbe andato in cielo e che alla fine dei tempi sarebbe ritornato, gli hanno fatto delle specifiche domande per identificare il giorno della sua apparizione. Gesù ha potuto dare solo dei segni, in modo che l’uomo potesse seguirli e avere tempo di organizzarsi per affrontare le tribolazioni che saranno su tutta la terra.   La prima informazione che dà è quella della guerra. Matteo 24:6 Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Questa tribolazione è la prima ma anche la più vecchia, essendo che, Caino sin dal principio uccise suo fratello. E’ un mistero perché la guerra deve essere lo strumento di distruzione dominante che grava sull’esistenza dell’uomo. Quando Dio condannò Adamo parlò di duro lavoro e di sudore per sopravvivere, Genesi 3:17 ….. maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Ci accorgiamo che Dio non parla di guerra. Tuttavia, se per amore Dio ha salvato l’uomo per mezzo del prezzo del sacrificio di Gesù, è chiaro che a questo atto di pagamento per la liberazione corrisponde un corrispettivo che l’uomo deve affrontare la guerra, cioè, assaporare la morte come l’ha assaporata Gesù. Sembra a questo punto che, il sistema del debitore e del creditore esiste anche nel regno dei cieli, ricordandoci che il regno dei cieli somiglia a quel padrone che lascia le mine agli amministratori per fare incrementare il denaro lasciato loro in custodia. Quindi, la prima cosa che dice Gesù è che nel principio della tribolazione vi sarà guerra e rumore di guerra. Se questa guerra è già iniziata fin da principio, vuol dire che alla fine dei tempi sarà più intensa e disastrosa da capire l’uomo la prossimità della fine dei tempi. Ma Gesù specifica che non sarà ancora la fine, poiché, oltre alla guerra, conseguirà la persecuzione dei cristiani, cioè, essi sono tutti quelli che ripudiando la guerra e hanno scelto la fede in Gesù che ci ha liberati. Questi saranno posti a giudizio, ai supplizi e saranno uccisi e saranno odiati da tutti i popoli a causa di essere seguaci di Gesù. Sarà un tempo di confusione per il fatto che i cristiani cercheranno l‘aiuto di Gesù e non lo troveranno. Matteo 24:11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà.  E’ qui che la fede dei seguaci di Cristo sarà temprata, ma chi ha costanza fino alla fine sarà salvato.

Pace e fede nel Signore   

 

lunedì 25 aprile 2022

DIVISIONI

 

         Questa parola, come un coltello, può essere provvidenziale se toglie un male ma può essere dolorosa se esporta un bene. Può dividere l’amore provocando un divorzio e in una confessione religiosa può isolare, provocando alla vittima un trauma permanente. Questo lemma è posto in odio dalle Sacre Scritture se dovesse separare, senza causa, l’armonia spirituale dei fratelli in una chiesa. Romani 16:17 Mi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. 18 Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici. Non può essere più significativo questo avvertimento che ha origine divino, ispirato dallo Spirito Santo all’apostolo Paolo che ha avuto molta esperienza sulla divisione e soprattutto sulla persecuzione. Ricordiamo che la divisione fa scaturire l’invidia, odio ingiustificato, fino alla persecuzione. Queste tre perfidie, abborrite dal Vangelo, appaiono e sono di frequente funzionalità nelle comunità cristiane da parte di conduttori senza scrupolo che invece di prodigarsi per la guida spirituale secondo gli insegnamenti di Gesù, con lusinghiero inganno, impongono le proprie vie ai cuori semplici dei fedeli per far valere in primis i loro interessi. Questa esposizione non vuole essere retorica né avere un senso di rivalsa ma solo ricordare l’esistenza di questa tendenza di perfidia nelle chiese e attuare il modo di combatterla con il discernimento e operosità di seguire fedelmente gli insegnamenti di Gesù. 1 Tessalonicesi 2:4, ma come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. Questi versi sono così eloquenti che nessuno deve trasgredire e soprattutto i conduttori che a torto o a ragione, in questi tempi, non sono del tutto limpidi e umili servitori di Gesù, capo della chiesa. Si va in chiesa per essere confortati e avvolte anche richiamati, ma guai se al conforto si usa il richiamo ingiustamente. Romani 15:5 E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù. Meglio sarebbe fare un passo indietro se il richiamo possa provocare una calunnia, meglio sarebbe per tutti fare una preghiera e procacciare l’amore e il perdono. Se il perdonare ci alleggerisce l’animo, quando più l’amare dopo la contesa ci rinvigorisce il cuore?  Il cruccio non deve oltrepassare il giorno, così, se vi sono disguidi meglio chiarirli oggi e non domani, essendo che, sarà bello e santo il dormire sereni nell’amore del Signore.  Ricordando che l’odio non è giustificato dalle soverchie parole di persuazione ma solo lo si vince con l’amore. Romani 17: 10 Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti. Concludiamo il dire che se un conduttore è trovato fedele alle vie del Signore, quello deve essere lasciato operare con lo Spirito di Dio e non oscurarlo con la giustificazione della carne.

Pace e fede nel Signore

          

 

martedì 19 aprile 2022

ELIA ERA IN GIOVANNI

 

         Matteo 11:14 E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Questa affermazione di Gesù che Giovanni fosse Elia ci spinge ad investigare le Sacre Scritture per capire quale scopo vi fosse che in Giovanni doveva esserci lo spirito di Elia. Che Elia doveva apparire lo mostra una profezia interessante: Malachia 4:5-6: Ecco, io vi manderò Elia il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell'Eterno. Il giorno spaventevole del Signore si riferisce alla fine dei tempi e non è riferita la sua apparizione in spirito in Giovanni. Tuttavia, Elia ai tempi di Gesù era in spirito in Giovanni come richiamato sopra in Matteo 11:14 E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Tuttavia, questo verso si oppone a quello di Giovanni 1:21…. Allora essi gli domandarono: Chi sei dunque? Sei tu Elia? Egli disse: Non lo sono!  Se Giovanni ha asserito di non essere Elia e Gesù afferma che in Giovanni vi era Elia, si suppone che Giovanni non avvertisse lo spirito di Elia, essendo che, la parola di Gesù è verità. Oltre a dire che in Giovanni vi era Elia, Gesù, rivela la grandezza di Giovanni come profeta, Matteo 11:11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno (profeta) più grande di Giovanni il Battista; tuttavia, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. In tutti e due i casi, ci accorgiamo che è la Parola che rivela a Gesù uomo, la presenza di Elia e l’organismo del regno di Dio. Misteriosamente è in atto la collaborazione della Parola con Gesù, in verità vi dico. Andando avanti nei fatti ci soffermiamo nel tempo, in cui, Giovanni fu imprigionato. Su questo, nasce una riflessione: come è stato possibile, che Giovanni profetato di essere il messaggero di Dio, di avere avuto il privilegio di battezzare Gesù e di avere preannunziato che Gesù era il Figlio di Dio, nel momento in cui si trovò in prigione chiese conferma se Gesù fosse il Messia che aspettavano? Su questo vi è una ipotesi, quella che Giovanni, essendosi sentito abbandonato da Gesù, ha avuto un momento di debolezza che volle una rassicurazione della venuta del Messia per poi morire in pace. Ci si chiede, allora, è per questo dubbio che Giovanni fu decapitato? Dio lo sa. Tuttavia, se dovesse sembrare duro che un profeta come Giovanni Battista, dopo avere avuto tutti quei privilegi non avrebbe dovuto avere una morte così terribile, cosa dovremmo dire di Gesù, che fu inchiodato alla croce? Ed ancora, se sembra strano che Giovanni, in stato di angoscia, abbia voluto sapere se Gesù fosse il Messia e poi morire in pace anche Gesù, nel Giardino di Getsemani, chiese a Dio Padre di allontanargli quel calice. Andando avanti sulla presenza di Elia, vediamo che dopo essere stato in spirito in Giovanni, ora, si trova nel monte della trasfigurazione insieme a Mosè e Gesù.  Qui, si suppone che siano stati in carne Elia e Mosè, per il silenzio degli apostoli di non avere espresso meraviglia. Quindi, Elia sarebbe stato in spirito in Giovanni e apparso in carne sul monte della trasfigurazione. Se l’apparizione dei due profeti possa sembrare logica che sia stata in carne, difficile capire come conoscevano Gesù se loro appartenevano al Vecchio Testamento. Questo è un mistero. Tuttavia, è credibile che Gesù, come Parola, conoscesse loro come Gesù Parola, conosceva Davide. Tornando ad Elia, in quel momento è da supporre che Elia portava il sentimento dello spirito di Giovanni essendo che prima Elia fu in Giovanni il Battista. Se fosse così, sarebbe piacevole pensare che i due profeti siano scambievolmente apparsi: Elia, in spirito in Giovanni e Giovanni, in spirto in Elia.

Pace e fede nel Signore