martedì 19 aprile 2022

ELIA ERA IN GIOVANNI

 

         Matteo 11:14 E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Questa affermazione di Gesù che Giovanni fosse Elia ci spinge ad investigare le Sacre Scritture per capire quale scopo vi fosse che in Giovanni doveva esserci lo spirito di Elia. Che Elia doveva apparire lo mostra una profezia interessante: Malachia 4:5-6: Ecco, io vi manderò Elia il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell'Eterno. Il giorno spaventevole del Signore si riferisce alla fine dei tempi e non è riferita la sua apparizione in spirito in Giovanni. Tuttavia, Elia ai tempi di Gesù era in spirito in Giovanni come richiamato sopra in Matteo 11:14 E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Tuttavia, questo verso si oppone a quello di Giovanni 1:21…. Allora essi gli domandarono: Chi sei dunque? Sei tu Elia? Egli disse: Non lo sono!  Se Giovanni ha asserito di non essere Elia e Gesù afferma che in Giovanni vi era Elia, si suppone che Giovanni non avvertisse lo spirito di Elia, essendo che, la parola di Gesù è verità. Oltre a dire che in Giovanni vi era Elia, Gesù, rivela la grandezza di Giovanni come profeta, Matteo 11:11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno (profeta) più grande di Giovanni il Battista; tuttavia, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. In tutti e due i casi, ci accorgiamo che è la Parola che rivela a Gesù uomo, la presenza di Elia e l’organismo del regno di Dio. Misteriosamente è in atto la collaborazione della Parola con Gesù, in verità vi dico. Andando avanti nei fatti ci soffermiamo nel tempo, in cui, Giovanni fu imprigionato. Su questo, nasce una riflessione: come è stato possibile, che Giovanni profetato di essere il messaggero di Dio, di avere avuto il privilegio di battezzare Gesù e di avere preannunziato che Gesù era il Figlio di Dio, nel momento in cui si trovò in prigione chiese conferma se Gesù fosse il Messia che aspettavano? Su questo vi è una ipotesi, quella che Giovanni, essendosi sentito abbandonato da Gesù, ha avuto un momento di debolezza che volle una rassicurazione della venuta del Messia per poi morire in pace. Ci si chiede, allora, è per questo dubbio che Giovanni fu decapitato? Dio lo sa. Tuttavia, se dovesse sembrare duro che un profeta come Giovanni Battista, dopo avere avuto tutti quei privilegi non avrebbe dovuto avere una morte così terribile, cosa dovremmo dire di Gesù, che fu inchiodato alla croce? Ed ancora, se sembra strano che Giovanni, in stato di angoscia, abbia voluto sapere se Gesù fosse il Messia e poi morire in pace anche Gesù, nel Giardino di Getsemani, chiese a Dio Padre di allontanargli quel calice. Andando avanti sulla presenza di Elia, vediamo che dopo essere stato in spirito in Giovanni, ora, si trova nel monte della trasfigurazione insieme a Mosè e Gesù.  Qui, si suppone che siano stati in carne Elia e Mosè, per il silenzio degli apostoli di non avere espresso meraviglia. Quindi, Elia sarebbe stato in spirito in Giovanni e apparso in carne sul monte della trasfigurazione. Se l’apparizione dei due profeti possa sembrare logica che sia stata in carne, difficile capire come conoscevano Gesù se loro appartenevano al Vecchio Testamento. Questo è un mistero. Tuttavia, è credibile che Gesù, come Parola, conoscesse loro come Gesù Parola, conosceva Davide. Tornando ad Elia, in quel momento è da supporre che Elia portava il sentimento dello spirito di Giovanni essendo che prima Elia fu in Giovanni il Battista. Se fosse così, sarebbe piacevole pensare che i due profeti siano scambievolmente apparsi: Elia, in spirito in Giovanni e Giovanni, in spirto in Elia.

Pace e fede nel Signore

 

 

 

 

 

 

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