domenica 31 luglio 2022

SE TU FOSSI STATO QUI

 

L’espressione più nichilista che può uscire dal cuore umano è quella ovattata dal dolore della morte quando si invoca, senza speranza, il ritorno in vita del proprio caro. Questo è quanto è avvenuto a Marta nell’esprimere il suo malumore a Gesù di non essere stato presente per salvare suo fratello Lazzaro. In questo aspetto del volgersi dei fatti, vediamo che Marta cede alla forza della fede e alla resistenza del dolore. Come se fosse stata avvolta dalle tenebre perde anche la visione della luce e la credibilità della resurrezione. Giovanni 11: 21 Marta disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!  Marta, smarrisce anche la cognizione della potenza di Dio e prestamente conclude: che se fosse stato presente Gesù suo fratello non sarebbe morto, dimenticando che Dio è in ogni luogo.  Gesù, le dimostrerà che se la morte è così grave in questo mondo da far lacrimare lo stesso Cristo, la sua potenza è più forte da riportare in vita ciò che è stato tolto. Questo Marta lo percepì come evento futuro ma non riconobbe che la resurrezione l’aveva accanto. Così pure, Pilato, si trovò nella stessa posizione e forse anche noi, quando disse a Gesù che cosa fosse la verità, non seppe capire che la verità vivente gli stava davanti. Tuttavia, sebbene Marta avesse perso la forza della fede, riuscì a dichiarare Giovanni 11: 24 Gli rispose Marta: So che risusciterà nell'ultimo giorno. Questa fu la speranza ultima di Marta che si arroccò alla fine dei tempi come conforto esistenziale collegato alla resurrezione che Dio ha disposto all’ultimo giorno. Giovanni 11:25 Gesù le disse: Io sono la risurrezione e la vita…  Dobbiamo, ora, mettere a confronto due letture: la prima: Giovanni 11:22 Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà. Marta ha rivelato, con suggerimento divino, che Gesù qualsiasi cosa avrebbe chiesto al Padre l’avrebbe ottenuta. Questa virtù da prova del collegamento di Gesù direttamente al Padre in tutto il suo ministero sulla terra, che qualsiasi richiesta che Gesù avrebbe fatto a Dio l’avrebbe ottenuta. La seconda lettura: Giovanni 11:25 Gesù le disse: Io sono la risurrezione e la vita. Questa lettura ci dice che Gesù ha ricevuto un mandato discrezionale da Dio Padre di essere la resurrezione in persona e che Gesù poteva disporne in qualsiasi momento senza chiedere al Padre. Così quando Marta disse che aspettava la resurrezione dell’ultimo giorno, Gesù la corresse rivelando a lei e al mondo che la resurrezione è Lui stesso. Il fatto che Gesù per certe cose deve chiedere a Dio anche con preghiera, ci porta a riflettere sul passo, di Matteo 24: 36 Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Si ipotizza che ne Gesù come uomo ne Gesù come Parola seconda persona di Dio, lo sappiano, essendo che la Parola trasmette ciò che il pensiero di Dio decide. In questo contesto possiamo vedere anche due caratteri di donne, quello di Maria che era più interessata alle cose di casa e Marta che era più interessata alle cose dello spirito. Così è la chiesa oggi, ove vi è una grande disparità di caratteri e diversità di fede. In questo capitolo, Gesù ha dimostrato di essere la resurrezione anche se non si è trovato presente prima di morire Lazzaro, così, anche oggi Gesù è la resurrezione pur non trovandosi in mezzo a noi ma lo è in Spirito.

Pace e fede nel Signore