Se non ci fosse la necessità di
misurare il tempo, vivremmo, in una realtà diversa, ma che comunque sarebbe
sottoposta a una grandezza finita, essendo che, Dio ha formato il creato
facendolo dipendere dal tempo. Tuttavia, l’uomo, conoscendo che Dio gli ha
promesso l’eterno, cerca in anticipo in questa dimensione, l’esistenza
dell’eternità. Un modo, in cui è possibile interpretarla lo offre il fatto che
se poggiamo un corpo su una superficie sferica, non sappiamo dove stia
l’origine o la fine. Questo esempio è suggerito dal fatto che Dio, avendo
creato i corpi celesti sferici, si ipotizza che dovrebbe esserci un
collegamento tra la sfera come struttura e l’eterno come tempo, poiché, la loro
composizione non è stata fatta da una mente finita ma da quella infinita di
Dio. Tuttavia, si arriva alla conclusione opposta, dicendo che, pur avendo la
terra forma sferica non mostra un collegamento con l’eternità, poiché, tutto
avrà una fine. Su questi presupposti esaminiamo cosa significa la parola nel
principio. La prima considerazione da fare è quella che il principio dichiarato
nel primo verso della Genesi, non è l’inizio zero che soddisfa il principio
della esistenza di Dio e il principio della creazione, cioè l’ipotesi che sia
Dio e sia la creazione sarebbero apparsi nello stesso momento. Per comprendere la differenza, bisogna
considerare il principio vero descritto in Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era
Dio. Questo verso ci rivela il momento in cui è stato generato il Verbo. In
senso cronologico, nel principio era la Parola e dopo era appo Dio. Ciò
dimostra che Dio, era già prima della Parola. Si immagini, nel senso
figurativo, che il Verbo sia la bocca di Dio e che si possano sdoppiare come
identità divine come lo furono, in questa terra, Mosè e Aronne. Gesù, insieme
allo Spirito Santo si sovrappongono a Dio, formando una sola Persona,
identificata con lo Spirito Santo come “Trinità”. Da questo, si deduce che il principio
dichiarato nel primo verso della Genesi è solo il principio della creazione e
si riferisce quando Dio, si pose in azione trasmettendo alla Parola il suo
pensiero di creare tutte le cose. Nella Genesi leggiamo il verso, facciamo
l’uomo, questa frase che ci dà un indizio della pluralità di dii che discutono
ma che, in effetti è Dio nella sua forma trina e che, come il cervello, comandò
alla bocca di formare il creato. Infatti, la bocca non sa cosa dire se il
cervello non trasmette. Marco 13:32 Ma
quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel
cielo, né il Figlio, ma solo il Padre. Il principio che parla Giovanni 1:1,
è il principio in assoluto, ove Dio genera parte di se stesso per iniziare il
suo progetto evolutivo. In riguardo al
creato, che è una sottospecie dell’eternità, Dio ha posto ad esso un termine.
Matteo 13:40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così
avverrà alla fine del mondo. Cioè, il mondo, come la pula, sarà bruciato.
Quindi, se la zizania sarà disintegrata, lo sarà anche il mondo? Il tempo sarà
considerato come un vecchio libro che pian piano diventerà polvere. Come
identificare l’origine d’una sfera, non sapremo scoprire dove è stato il principio
della nostra esistenza. In riguardo all’eterno, non sappiamo determinarlo
poiché la nostra mente finita non può immaginare l’infinito. Tuttavia, il
pensiero ha la facoltà di immaginarlo ma non quello di investigarlo, essendo
che l’uomo concreta le cose con un inizio e una fine e può usare il metro, ma
non può mai scrutare lo spirito.
Pace e fede nel
Signore