sabato 2 marzo 2019

LIBERIAMOCI DALLE LORO CATENE



        

         Nel verso del capitolo 3:16 di Giovanni, Dio dice che, ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio per la salvezza del mondo. Questa frase è una affermazione dichiarativa della volontà di Dio che non deve essere sottovalutata dall’umanità, semmai erroneamente la dovesse disattendere. Allora, dimenticherebbe il ruolo salvifico di Gesù. Tuttavia, quelli del mondo non hanno posto mente a questo verdetto né rispettano Gesù per il suo sacrificio, anzi, oggi più che mai dicono che il popolo di Dio pone loro dei vincoli oppressivi che sono paragonabili a legami di catene. Salmo 2:3 Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene. Lungi dal considerare tale comportamento oppressivo, non è mai stato registrato che i figlioli di Dio abbiano posto delle catene a quelli del mondo. Da questa accusa, grave, che sa di calunnia, Dio stesso prende le difese e in prima fase se ne deride, poi si adira contro il loro tumulto controverso di progettare congiure contro il suo popolo, ma ancor di più, contro il suo Unto che avendo, Egli, dato la sua vita per la salvezza, il mondo non ne tiene conto né gli dà rispetto. La maniera con cui essi insorgono contro i figli di Dio non è da sottovalutare, poiché, non si limitano solo a ribattere usando i loro principi umani per ottenere la liberazione da quelle ipotetiche catene, che nella realtà non son altro che raccomandazioni che la chiesa dà a seguire le vie di Dio, ma reagiscono sui fedeli con una vera e propria persecuzione. Infatti, a differenza della prima persecuzione, nella quale, fece parte lo stesso Saul ma anche i sacerdoti che condannarono e fecero uccidere Gesù, i cristiani furono sterminati credendo loro, erroneamente, di aver fatto un servizio a Dio, oggi, al contrario di ciò, la persecuzione ha carattere diverso e profondamente più grave, poiché, quelli del mondo sterminano i cristiani odiando e bestemmiando Dio e il suo Unto. Stando così le cose, quelli del mondo non considerano che Dio è il padrone del mondo e la terra è lo scannello dei suoi piedi e, ancor più grave, ignorano il comando di Dio che sa di obbligazione, che è quella di rispettare il Figlio per la sua opera universale. Salmo 2:12 Rendete omaggio al figlio, affinché il Signore non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare. Se Dio ha offerto il suo unigenito Figlio per la salvezza umana, certamente, non permetterà a nessuno che lo possano deridere, meno ancora di distruggere il suo popolo che Egli stesso ha fondato. Vano è, allora, il tumulto che le nazioni fanno contro i figli di Dio per rivendicare il valore dei loro dii, poiché, andrebbero contro la potenza di Dio che potrebbe renderli come la pula. Per evitare ciò, il Signore da loro un suggerimento, ma è come se fosse un obbligo a tutta l’umanità di omaggiare Gesù, anzi, di baciarlo, poiché, Egli non è venuto sulla terra solo per visitarla ma è sceso per compiere un atto universale di salvezza e di rigenerazione dell’umanità per strapparla alla morte e porla nell’esistenza eterna accanto a Dio. Questa accusa delle catene, che quelli del mondo scagliano contro i figli di Dio è attuale ed è fatta, con efferatezza e odio estremo, come già ne siamo testimoni. Sicuramente, il Signore ne terrà conto ogni azione ostile che possa distruggere il suo popolo ma anche, per fino, che possa offenderlo. Amare Gesù, quindi, non è solo un obbligo ma è una dovuta riconoscenza del suo amore per avere offerto liberamente il suo sacrificio umano per noi.
Pace e fede nel Signore