Nel verso del capitolo 3:16
di Giovanni, Dio dice che, ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito
Figlio per la salvezza del mondo. Questa frase è una affermazione dichiarativa
della volontà di Dio che non deve essere sottovalutata dall’umanità, semmai erroneamente la dovesse disattendere. Allora, dimenticherebbe il ruolo salvifico di
Gesù. Tuttavia, quelli del mondo non hanno posto mente a questo verdetto né
rispettano Gesù per il suo sacrificio, anzi, oggi più che mai dicono che il popolo
di Dio pone loro dei vincoli oppressivi che sono paragonabili a legami di
catene. Salmo 2:3 Spezziamo i loro
legami, e liberiamoci dalle loro catene. Lungi dal considerare tale
comportamento oppressivo, non è mai stato registrato che i figlioli di Dio
abbiano posto delle catene a quelli del mondo. Da questa accusa, grave, che sa
di calunnia, Dio stesso prende le difese e in prima fase se ne deride, poi si
adira contro il loro tumulto controverso di progettare congiure contro il suo
popolo, ma ancor di più, contro il suo Unto che avendo, Egli, dato la sua vita
per la salvezza, il mondo non ne tiene conto né gli dà rispetto. La maniera con
cui essi insorgono contro i figli di Dio non è da sottovalutare, poiché, non si
limitano solo a ribattere usando i loro principi umani per ottenere la
liberazione da quelle ipotetiche catene, che nella realtà non son altro che
raccomandazioni che la chiesa dà a seguire le vie di Dio, ma reagiscono sui
fedeli con una vera e propria persecuzione. Infatti, a differenza della prima
persecuzione, nella quale, fece parte lo stesso Saul ma anche i sacerdoti che
condannarono e fecero uccidere Gesù, i cristiani furono sterminati credendo
loro, erroneamente, di aver fatto un servizio a Dio, oggi, al contrario di ciò,
la persecuzione ha carattere diverso e profondamente più grave, poiché, quelli
del mondo sterminano i cristiani odiando e bestemmiando Dio e il suo Unto.
Stando così le cose, quelli del mondo non considerano che Dio è il padrone del
mondo e la terra è lo scannello dei suoi piedi e, ancor più grave, ignorano il comando
di Dio che sa di obbligazione, che è quella di rispettare il Figlio per la sua
opera universale. Salmo 2:12 Rendete
omaggio al figlio, affinché il Signore non si adiri e voi non periate nella
vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare. Se Dio ha
offerto il suo unigenito Figlio per la salvezza umana, certamente, non
permetterà a nessuno che lo possano deridere, meno ancora di distruggere il suo
popolo che Egli stesso ha fondato. Vano è, allora, il tumulto che le nazioni
fanno contro i figli di Dio per rivendicare il valore dei loro dii, poiché,
andrebbero contro la potenza di Dio che potrebbe renderli come la pula. Per
evitare ciò, il Signore da loro un suggerimento, ma è come se fosse un obbligo
a tutta l’umanità di omaggiare Gesù, anzi, di baciarlo, poiché, Egli non è
venuto sulla terra solo per visitarla ma è sceso per compiere un atto
universale di salvezza e di rigenerazione dell’umanità per strapparla alla
morte e porla nell’esistenza eterna accanto a Dio. Questa accusa delle catene,
che quelli del mondo scagliano contro i figli di Dio è attuale ed è fatta, con
efferatezza e odio estremo, come già ne siamo testimoni. Sicuramente, il Signore
ne terrà conto ogni azione ostile che possa distruggere il suo popolo ma anche,
per fino, che possa offenderlo. Amare Gesù, quindi, non è solo un obbligo ma è
una dovuta riconoscenza del suo amore per avere offerto liberamente il suo sacrificio
umano per noi.
Pace e fede nel Signore