In
tutti i tempi, l’uomo ha cercato di scoprire il segreto della vita, per lo
scopo di risolvere la grande incognita della morte. Egli si è posto di individuare
la causa consumante dell’esistenza vitale dell’uomo che lo deteriora fino a
fargli lasciare per sempre questo mondo. Egli, senza specifico metodo, è stato
spinto a cimentarsi contro l’evolversi del sistema motivo dell’universo ed è insorto
contro la composizione degli elementi universali, imponendo loro di rivelargli
il segreto del sistema strutturale per permettergli di sopravvivere nei secoli.
Non
pochi sono stati i criteri adottati, dagli alchimisti, oggi anche dagli
scienziati, ma il risultato è stato vano. Per ultimo, non volendo l’uomo rinunciare
al tentativo di scoprire il segreto della vita, questo compito l’ha differito a
un prossimo futuro, mentre approfondisce, di più, lo sforzo di trovare la
chiave dell’eternità.
Così,
subito dopo morto, si è fatto porre in stato d’ibernazione (chiamato anche
crionica), che consiste nel tentativo di conservare il corpo per essere curato
nel futuro.
La
scienza in se stessa è, però una metodologia limitata e piena di lacune, spetta
sempre a Dio risolvere quando e se l’uomo possa arrivare a vincere la
morte.
2Timoteo 1:10 Ed ora
è stata manifestata per l’apparizione del Salvator nostro Gesù Cristo, che ha
distrutta la morte, ed ha prodotta in luce la vita, e l’immortalità, per
l’evangelo. Queste parole si riferiscono anche al tempo presente. Secondo
le Sacre Scritture la morte è stata già vinta con il sacrificio di Gesù, risorto
al terzo giorno. Ricordiamo il Salmo 15:10 Perciocché
tu non lascerai l’anima mia nel sepolcro, E non permetterai che il tuo Santo
senta la corruzione della fossa.
Quando
diciamo che la morte è stata sconfitta, inglobiamo due effetti: quello che Gesù
ha vinto la morte, l’altro, che essa non avrà effetto su di noi. Ci si chiede, dove
stanno i morti?
Il mondo dei morti è
un luogo immateriale di riposo e di attesa, chiamato anche “Ades”, che
sicuramente si trova in questa terra, ma che non abbiamo idea figurativa della
sua struttura né del luogo dove si possa trovare.
1 Samuele 28:11 La
donna gli disse: "Chi devo farti salire?". Egli disse: "Fammi
salire Samuele".
Qui
notiamo che lo stato d’animo di Saul, essendosi trovato in difficoltà nei suoi
progetti di governo, sentì che il Signore si era allontano dal lui e si ricordò
che il profeta Samuele, se fosse stato rievocato dai morti, avrebbe potuto
interferire per lui verso Dio. Quest’avvenimento dà, senza dubbio, una
spiegazione saliente che la morte segna il limite di uno stato materiale e apre
quello spirituale.
Matteo 22:32 IO sono
il Dio di Abramo, il Dio d’Isacco e di Giacobbe Dio non è il Dio dei morti, ma
dei viventi". Ebbene, come Dio è realtà, così lo saremo noi, l’uomo sta
dentro l’immensità di Dio, che si articola nell’universo e, come esso vive l’anima
sopravvive. Dio è dei viventi e nessuna cosa creata da Lui conoscerà mai la
morte. Gesù dice: Io sono la via, la verità e la vita. Egli non parla di morte,
anzi Egli l’ha sconfitta per sempre.
Pace e fede in Gesù.