lunedì 20 luglio 2015

LA MORTE SCONFITTA



In tutti i tempi, l’uomo ha cercato di scoprire il segreto della vita, per lo scopo di risolvere la grande incognita della morte. Egli si è posto di individuare la causa consumante dell’esistenza vitale dell’uomo che lo deteriora fino a fargli lasciare per sempre questo mondo. Egli, senza specifico metodo, è stato spinto a cimentarsi contro l’evolversi del sistema motivo dell’universo ed è insorto contro la composizione degli elementi universali, imponendo loro di rivelargli il segreto del sistema strutturale per permettergli di sopravvivere nei secoli.  
Non pochi sono stati i criteri adottati, dagli alchimisti, oggi anche dagli scienziati, ma il risultato è stato vano. Per ultimo, non volendo l’uomo rinunciare al tentativo di scoprire il segreto della vita, questo compito l’ha differito a un prossimo futuro, mentre approfondisce, di più, lo sforzo di trovare la chiave dell’eternità.
Così, subito dopo morto, si è fatto porre in stato d’ibernazione (chiamato anche crionica), che consiste nel tentativo di conservare il corpo per essere curato nel futuro.
La scienza in se stessa è, però una metodologia limitata e piena di lacune, spetta sempre a Dio risolvere quando e se l’uomo possa arrivare a vincere la morte. 

2Timoteo 1:10  Ed ora è stata manifestata per l’apparizione del Salvator nostro Gesù Cristo, che ha distrutta la morte, ed ha prodotta in luce la vita, e l’immortalità, per l’evangelo. Queste parole si riferiscono anche al tempo presente. Secondo le Sacre Scritture la morte è stata già vinta con il sacrificio di Gesù, risorto al terzo giorno. Ricordiamo il Salmo 15:10 Perciocché tu non lascerai l’anima mia nel sepolcro, E non permetterai che il tuo Santo senta la corruzione della fossa.
Quando diciamo che la morte è stata sconfitta, inglobiamo due effetti: quello che Gesù ha vinto la morte, l’altro, che essa non avrà effetto su di noi. Ci si chiede, dove stanno i morti?  
Il mondo dei morti è un luogo immateriale di riposo e di attesa, chiamato anche “Ades”, che sicuramente si trova in questa terra, ma che non abbiamo idea figurativa della sua struttura né del luogo dove si possa trovare.
1 Samuele 28:11  La donna gli disse: "Chi devo farti salire?". Egli disse: "Fammi salire Samuele".
Qui notiamo che lo stato d’animo di Saul, essendosi trovato in difficoltà nei suoi progetti di governo, sentì che il Signore si era allontano dal lui e si ricordò che il profeta Samuele, se fosse stato rievocato dai morti, avrebbe potuto interferire per lui verso Dio. Quest’avvenimento dà, senza dubbio, una spiegazione saliente che la morte segna il limite di uno stato materiale e apre quello spirituale.  
Matteo 22:32  IO sono il Dio di Abramo, il Dio d’Isacco e di Giacobbe Dio non è il Dio dei morti, ma dei viventi". Ebbene, come Dio è realtà, così lo saremo noi, l’uomo sta dentro l’immensità di Dio, che si articola nell’universo e, come esso vive l’anima sopravvive. Dio è dei viventi e nessuna cosa creata da Lui conoscerà mai la morte. Gesù dice: Io sono la via, la verità e la vita. Egli non parla di morte, anzi Egli l’ha sconfitta per sempre.
Pace e fede in Gesù.


venerdì 3 luglio 2015

GESU' TROVA UN ASINELLO



Giovanni 12:14 E Gesù, trovato un asinello vi montò su, secondo ch’egli è scritto.
Si fa riferimento a uno scettro della casa di Giuda, che secondo le Sacre Scritture non sarebbe passato di mano fin quando non sarebbe venuto colui al quale, quello appartenesse. Il segno fu profetizzato da Giacobbe per suo figlio Giuda: Genesi 49:11  Egli lega il suo asinello alla vite, E al tralcio della vite nobile il figlio della sua asina; Egli lava il suo vestimento nel vino, E i suoi panni nel liquor delle uve.

L’entrata trionfante in Gerusalemme non fu compresa dal popolo né dai discepoli, perché il riferimento che Gesù impersonò in quel momento fu di ardua interpretazione, anche per i dottori della Legge, i quali avrebbero dovuto ricollegare l’avvenimento alla profezia di Israele fatta a Giuda, perché furono turbati grandemente e non ebbero la sensibilità di andare a cercare conferma nelle Scritture.
Il motivo per il quale Gesù indirizzò gli apostoli a un preciso luogo per trovare l’asina e il suo puledro, dimostra la corrispondenza al dettato delle Sacre Scritture che è immutabile e non trapassabile. Dimostra anche che, l’asino, umile creatura legata alla vite sarebbe stata la chiesa come tralcio legata alla vite, che è Gesù. 
Il suo vestito lavato nel vino, simboleggia che sarebbe stato macchiato di sangue e i suoi panni, unti nel liquor dell’uva, sarebbero stati profumati dopo la morte, come se fossero stati annaffiati con onoranze di Re.
Il popolo di Gerusalemme, spinto da una rivelazione divina, all’apparire di Gesù stese nella via, delle palme formandone un tappeto unico e speciale, mentre lo acclamavano, Re di Israele. E’ da notare che il popolo fu più sensibile dei sacerdoti a comprendere il momento storico-divino che Gesù stava riferendosi, mentre gli Scribi, pur sapendo chi, Egli fosse, si opposero con pieno, animus malus, culminante in una perpetrazione di reato che insieme a Giuda fecero assassinare, il Figliolo di Dio.
  
 Non è poca cosa che Gesù, abbia rispecchiato le Sacre Scritture dimostrando che esse sono la sua stessa Parola e che solo Lui può impersonarle. Il fatto che cavalcò il puledro, secondo le Scritture, ci rivela, nel loro rispetto, che Egli ritornerà in gloria e non più cavalcando un’asina, ma un cavallo bianco, sguainando la sua spada a doppio taglio contro tutti i re della terra. 
Questa rivelazione ci deve confortare, poiché non può avvenire un olocausto nel mondo, altrimenti quale nazione s’inginocchierebbe a Lui e quale popolo lo acclamerebbe? Apocalisse 22:12  Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco, per rendere a ciascuno secondo che sarà l’opera sua.
Oggi, sembra che siamo abbandonati da Dio, ma non lo siamo, perché non lo fu il suo popolo sotto il faraone e non lo sarà ora.  Gesù acquisterà lo scettro del dominio di tutto il mondo nella sua piena realtà e lo farà presto. Da questa certezza, non dobbiamo voltare le spalle a Dio, perché le conseguenze possono essere gravi così, ma una preghiera fatta con fede, avvicinerà la sua venuta.
Pace e fede nl Signor