giovedì 6 giugno 2013

IO NON HO LORO PARLATO




Chi mente, colui che afferma il falso per sostenere il vero o colui che dice il vero per sostenere il falso? Certamente mentono tutti e due perché hanno travisato il corso della verità, dimenticando che il nostro parlare sia il vero.
Matteo 5:37  Anzi, sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; ma ciò che è di soverchio sopra queste parole, procede dal maligno.
Questo messaggio non è solo per i comuni credenti, ma anche per quelli che si credono grandi nelle vie del Signore e per sino per i profeti.  
Geremia 14:14 E il Signore mi disse: Quei profeti profetizzano menzogna nel Nome mio; io non li ho mandati, …………… Quei profeti si sono gravati di un compito tanto importante quanto pericoloso, per questo il Signore li ha puniti severamente, perché hanno preso possesso della volontà di Dio, facendone un proprio uso.
Quanto detto, deve farci riflettere sul modo di interloquire e sul modo di pregare. Su molte cose che diciamo o che profetizziamo, assumiamo che il nostro profetizzare è accettevole al Signore.
Certo tutto è possibile a Dio, ma il fatto sta, se la nostra richiesta si possa o meno trasformare in comando. Come facciamo per essere sicuri che non offendiamo Dio? Ricordiamo Uzia, che rimase folgorato nel trattenere l’Arca del Signore. Zaccaria che perse la parola fino a quando non vide Gesù. Ancora ho visto molti, predicatori e credenti, che sbattono la Sacra Bibbia o la Società Editrice cristiana che intitola il libro “Bibbia”, invece di “Sacra Bibbia” – i musulmani il loro libro lo intendono “Sacro Corano” - e noi che siamo cristiani ci lasciamo sfuggire spesso questo obbligo-dovere verso Dio nostro.
Ecco, allora, che il modo più accetto è quello di seguire i suoi insegnamenti, di pregare nella nostra cameretta, in silenzio, e ciò vuol dire anche in disparte, presentando la nostra umile, genuina e fedele preghiera a Dio, liberando il nostro pensiero dalle angosce di questo mondo e esporre il nostro cuore solamente a Lui.
Per sapere se, il Signore ci risponde, dobbiamo essere sensibili alle future evenienze che si succedono in torno a noi e capire quale di queste è stato un messaggio di risposta che il Signore ci ha voluto mandare, sì, perché Dio ci parla in silenzio, e se siamo spirituali capiremo per certo il suo aiuto e la sua risposta. Dobbiamo misurare la nostra persona, se essa è nelle grazie di ricevere un soffio della Parola di Dio.
Galati 6:4  Ora provi ciascuno l’opera sua, ed allora avrà il vanto per riguardo di sé stesso solo, e non per riguardo d’altri.
Da questi versi notiamo che non è facile provare a noi stessi di essere nell’errore, e lo scopriamo quando ci poniamo in uno stato spirituale che sentiamo una sensazione di vuoto e di sgomento per l’atteggiamento che egoisticamente abbiamo preso, anche verso gli altri.
Nella chiesa, facile è la probabilità di ingannare se stessi se non ci si ricordi di questi semplici  avvertimenti, e quando si crede di far bene, ciò può non risultare conforme alle Sacre Scritture, e quindi a Dio.
Pace e fede nel Signore.
Dr. Giuseppe Drago