Fu un caso, che Gesù fu posto in
croce tra due ladroni, o Egli ha voluto che fosse in quel modo, per mandarci un
messaggio? Se leggiamo i versi nel vangelo di Matteo 5:17 NON pensate ch’io sia venuto per annullar la legge ……anzi per
adempierli., ci accorgiamo che tutto quello che Gesù ha fatto e detto è
stato in stretta osservanza di quanto annunziato dai profeti e confermato dalla
Legge. Quando Egli operava, lasciava una traccia della manifestazione di Dio
sulla terra, tale che, ognuno potesse trarre uno specifico significato divino
del suo ministero. Così, nel momento in cui battezzava o quando divideva il
pane, Egli, eseguiva una direttiva di Dio. Proprio quando fu sulla croce, che disse,
tutto è compiuto, l’osservanza della Legge
fu adempiuta, così dal principio, fino alla fine del suo soggiorno terreno. Il
significato ultimo trasmesso da Gesù, vale soprattutto, per il modo in cui Egli
fu messo in croce tra i due ladroni, poiché essi fanno parte a pieno titolo, al
completamento del suo ministero sulla terra. Matteo 27:38 Allora
furono crocifissi con lui due ladroni: l’uno a destra, l’altro a sinistra. I
ladroni, non furono messi da un lato, ma uno alla sua destra e l’altro alla sua
sinistra, per un preciso concetto divino, ignoto a quelli che lo crocefissero e
agli stessi sacerdoti.
Quale poteva essere il significato
di quella posizione, quanto mai singolare? Esaminiamo prima il significato delle tre
croci, ove al centro stava Gesù. La croce, oltre a mostrarci Gesù martoriato
per il sacrificio, ci ricorda le sue parole quando aveva detto di essere, la
via, la verità e la vita, e di essere l’Alfa e l’Omega. Se l’Alfa, rappresenta
il principio del creato e non il regno di Dio, allora, quando il Signore fece
crescere la vegetazione nel Giardino di Eden, già l’albero della vita,
rappresentava Gesù, che è la vita ed è anche l’Alfa, mentre l’Omega, avrebbe
avuto il significato della fine della sua dimora sulla terra e non quella in
cui si trova, nel regno di Dio, che è eterno.
Da tutto questo si deduce che i
ladroni, rappresentarono l’albero della conoscenza che stava, nel Giardino, accanto
all’albero della vita. Così, nel Golgota, quando uno dei ladroni si convertì a
Gesù, raffigurò il ramo del bene dell’albero che passò dalla parte di Gesù, mentre
l’altro ramo della conoscenza, rimase nel lato del male. Lo stesso quadro della croce, come fase finale
di Gesù sulla terra, ci richiama l’Omega,
con riferimento a quello che Gesù era l’Alfa, nel Giardino di Eden che era
anche la vita. In quel momento, nel
Golgota, lo scontro con le forze avverse, fu aspro ma Gesù li vinse offrendosi
come l’agnello senza macchia e uomo senza peccato, e la croce, simboleggiò la
spada conficcata nel cuore di satana, sconfitto e saldamente inchiodato.
Una lettura, questa, che coinvolge tutto il percorso
biblico dalla Genesi fino al sacrificio, mentre resta attuale il ministero di
Gesù operante alla destra del Padre e del suo ritorno. Ricordare di leggere le
sue promesse è un obbligo, essendo che abbiamo a che fare con Dio. Quanto
appreso da questa interpretazione, ci rafforzerà di credere in Lui e della
realtà del suo ritorno. Egli solo potrà porre fine al nostro dolore, essendo
Egli, il Creatore di tutte le cose e soprattutto, di noi.
Pace e fede nel Signore