domenica 3 maggio 2015

L'AMMISSIONE TARDIVA



Inimmaginabile è la ferocia che possa nascondersi dentro il sentimento dell’odio, essa può provocare persino l’autodistruzione pur di soddisfare la propria rivincita. Dello stesso peso sarà il risentimento che l’artefice prova se alla fine della vendetta si accorge di avere agito contro un innocente. Il riconoscimento tardivo di questo sentimento di rimorso evidenzia quanto grave sia stato il disegno ingrato del mondo contro il Figliolo di Dio e, nascondendosi dietro le spalle del militare, non ha fatto altro che marcare il sacrilegio più atroce della storia umana.
Matteo 27:54  Ora il centurione, e coloro ch’erano con lui, guardando Gesù, veduto il tremoto, e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente costui era Figliuol di Dio.
La pregnante azione di disprezzo è stata seguita dalla scorrettezza linguistica del soldato quando mancò di rispetto a Gesù, chiamandolo “costui”. Pur conoscendolo e averlo chiamato Figlio di Dio, non ha considerato doveroso di chiamarlo Gesù, umiliandosi al Creatore che da Lui stesso ha ricevuto la vita. La condotta del romano rispecchia l’apostasia dell’uomo di oggi, che modificando nel proprio cuore quello che doveva essere gioia per avere ottenuto, per mezzo di Gesù, la chiave della vita eterna effonde in tutte le direzioni corruzione d’animo sia nel mondo sia nella stessa chiesa.
Grazie per i pochi puri di cuore che riconoscono Gesù come Figlio di Dio e professano con sforzo il suo esempio, fanno si che rimanga saldo il filo conduttore che sollecita la sua pietà. Non è perché si pronunzia il suo nome che uno è idoneo di ricevere grazia ma solo se si professa rispetto e fede.
Non a caso il Signor Gesù disse che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede e rinnegheranno il suo Nome. Se l’umanità, stanca di attendere la realtà divina si volge ad altro, non si allontanerà solo da Dio ma si distaccherà dal progetto della vita eterna che Gesù stesso ne ha personificato la via.  

Matteo 10:22 E sarete odiati da tutti per lo mio nome; ma chi avrà sostenuto fino alla fine, sarà salvato. Luca 21:33 Il cielo e la terra passeranno; ma le mie parole non passeranno.  Eppure, Gesù, sarà misericordioso verso i ritardatari che si convertiranno a Lui, altrimenti, cosa rappresenterebbe il suo sacrificio sulla terra e la sua intercezione alla destra del Padre?  Certo che morire in Cristo è duro ma la vita che Dio ci donerà è più che la gioia e i poteri sulla terra.  
Pace e fede nel Signore.