martedì 1 aprile 2014

L’ORO O IL TEMPIO




Come può suscitare tanta influenza il valore dell’oro?  E’ perché è una risorsa scarsa o perché biblicamente è considerato il metallo nobile per eccellenza. Nella nostra esistenza risulta essere fonte di ricchezza e causa di morte. Tuttavia l’uomo non si arrende dall’avidità di possederlo e persino di adoralo.
Matteo 23:17  Stolti e ciechi! Perché, cosa è più grande, l’oro o il tempio che santifica l’oro?

Cosa significa mai che il tempio santifica l’oro? Si trova esso nella media posizione tra la santità e il peccato, oppure occupa la zona media dell’albero della conoscenza del bene e del male?  Il fatto sta, che la differenza della posizione tra l’oro e il tempio è talmente vicina a quella spirituale, che Gesù è costretto a porre all’uomo un interrogativo serio, quello di discernere con obiettiva coscienza la loro posizione.

Questa precisazione spinge la coscienza a esaminare la condizione del nostro rapporto con Dio. Se fra Dio e noi c’è l’oro, allora per arrivare a Dio dobbiamo eliminare l’oro, come pure è da scartare l’oro per valorizzare il tempio. Prima di scartarlo però, dobbiamo conoscerlo, perché Gesù dice:

Apocalisse 3:18  Ti consiglio di comperare da me dell’oro affinato col fuoco………
Ciò vuol dire che l’oro terreno, essendo pericoloso, bisogna saperlo controllare e non mai essere succubi del suo fascino. L’oro che Gesù ci offre, invece, è la sua Parola, che è come oro affilato col fuoco dallo Spirito Santo ed ha valore altissimo per il regno di Dio. Questa è la qualità spirituale, degna di grazia e di benedizione elargita da Dio a chi acquista il suo oro affilato.
Matteo 23:16  Guai a voi, guide cieche! che dite: Se alcuno ha giurato per lo tempio, non è nulla; ma se ha giurato per l’oro del tempio, è obbligato.  

Se l’oro con tutte le cose è stato creato da Dio, come possiamo dare gloria all’oro che è materia che si distrugge e non lodare Iddio che l’ha formato?  Sarebbe come considerare le stelle e non apprezzare l’universo che li contiene. Saremmo più preoccupati del nostro corpo e non dello spirito, che riveste il corpo. Così, non abbiamo concezione di che cosa è venuto a fare Gesù sulla terra e nemmeno cosa sia la salvezza o cosa sia l’eternità. La nostra visione sarebbe proiettata solo verso il basso senza considerare il cielo.

Ci è stata data da Dio la facoltà di ammirare il cielo come opera delle sue mani, ma noi guardiamo l’oro della terra come eterno bene.  Se non abbiamo la capacità di distinguere ciò che è oro e ciò che è vita, Gesù che è “Vita” non sta in noi e il tempio è sacrificato dall’oro e l’oro sacrificherà noi.  Amiamo, allora, solo Gesù e non l’oro o le ricchezze, perché Egli ci insegna a contentarci del giusto, perché esso lo troveremo sempre, anche nell’aldilà.
Pace e fede nel Signore 
Dr. Giuseppe Drago