martedì 30 agosto 2022

AI PIEDI DELL’ANGELO

 

Come è possibile che un angelo del cielo possa considerarsi servitore di Dio come un uomo sulla terra: Apocalisse 22:9 Ma egli mi disse: Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. E' Dio che devi adorare. Sembra che tra gli uomini e gli angeli non vi sia alcuna differenza nella qualifica di servitore di Dio, solo che gli uomini sono di carne e gli angeli di spirito. In riguardo all’adorare Dio, l’uomo non dovrebbe piegarsi ad un angelo. Questo è quello che Giovanni ha scoperto quando l’Angelo di Gesù disse: è Dio che deve adorare. Tuttavia, nello stesso tempo l’Angelo disse: Apocalisse 1:8 Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente. E qui Giovanni vedendo parlare l’Angelo in prima persona lo confuse con Gesù, per cui, gli si stava prostrando per adorarlo. L’Angelo parlava in prima persona come altre volte è avvenuto sulla terra, per esempio, quando Mosè si trovò di fronte al pruno arente. Ma se questo era l’Angelo di Gesù, dove era Gesù? Si suppone che stesse alla destra di Dio come Egli ha detto.  Apocalisse 22:16 Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Quindi l’Angelo ha parlato in prima persona come se fosse stato Gesù. Ci siamo accorti che se gli angeli vengono mandati in qualità di servitore come gli uomini e i profeti sulla terra, essi parlano in prima persona, mentre i profeti parlano in terza persona, Dio dice o Dio mi ha detto o Dio mi è venuto in sogno ecc. In realtà, Gesù non è stato mandato come fa Dio con gli angeli o i profeti, ma come la Parola fatta carne a Gesù nato da donna. Il compito di Gesù è volontario e non ha nessun riferimento o paragone con gli angeli, Egli, è l’identità divina per eccellenza che si prende la causa in prima persona. Quando l‘Angelo parla a Giovanni abbiamo visto che egli è infuso della volontà di Gesù e della sua immagine, ma che rimane sempre servitore come i servitori della terra. Tutto si muove come il volere di Dio vuole, ma che solo Lui sa, essendo che, tutto dipende dalla sua santa volontà. Nemmeno Gesù o lo Spirito della Parola, conoscono il pensiero di Dio. Tuttavia, in riguardo all’Angelo, sembra che Dio abbia trasmesso a Gesù la profezia e che Gesù abbia mandato il suo Angelo a Giovanni per rivelargli la profezia. Apocalisse 22:6 Poi mi disse: Queste parole sono certe e veraci. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve. Così tutto fa capo a Dio. Egli, ispira i profeti mandando loro il suo Angelo e nel caso dell’Apocalisse Dio la consegnò a Gesù ed Egli ha mandato il suo Angelo a Giovanni. Il punto conclusivo è quello che Gesù o il suo Angelo non hanno trasmesso a Giovanni il giorno della fine, ma gli è stata data una promessa, quella che verrà presto. Alla promessa, Gesù chiede di custodire le parole di questo libro, di stare all’erta per la sua venuta e rimanere fedele a Dio. Questo è tutto il significato dell’Apocalisse.   

Pace e fede nel Signore

 

 

 

 

lunedì 22 agosto 2022

I DUE TESTIMONI Apocalisse

 

            Molti tentativi di interpretazioni sono stati avanzati per identificare i due testimoni, ma sembra che gli sforzi siano stati vani perché solo Dio sa chi essi siano. Tuttavia, vogliamo avanzare delle ipotesi, che ci conducono a dire che i due Testimoni potrebbero essere, con grande probabilità, Elia e Mosè. A questo punto resta da dimostrare che i fatti e i versi descritti nelle Sacre Scritture si riferiscono a loro direttamente o indirettamente e che offrano dei rilevanti indizi che ci lasciano supporre tale convinzione. La prima stranezza che allerta la logica umana è questa: come mai i due Testimoni di Dio scesi sulla terra per compiere un mandato di Dio, siano stati martiri essendo stati uccisi dalla bestia e poi lasciati cadaveri nella piazza della grande città, di Gerusalemme, dove fu crocifisso Gesù? Sembra, secondo i fati che si svolgono, che la loro morte doveva essere accettata come necessaria o faceva parte della completezza del percorso divino stabilito, di cui, non riusciamo a capire. Tuttavia, secondo una legge divina è scritto che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio. Questo vincolo, allora, ci chiarisce tutto, per il fatto che, sia Elia che è stato rapito con cavalli di fuoco in cielo, che Mosè, di cui, si sconosce la sua ascesa in cielo, insieme sono apparsi nel monte della trasfigurazione a Gesù. In questo evento non è menzionato che i due profeti fossero in spirito, per cui, si ipotizza che fossero in carne, essendo che, nemmeno gli apostoli hanno fatto caso ad una loro possibile apparenza in spirito. Da questo si deduce che Dio non ha menzionato i nomi dei due testimoni perché già li conosciamo. E l’ipotesi più avvalorante è quella che essi, essendo saliti in carne, sono scesi in carne per poi morire sulla terra ed essere dopo trasportati in cielo da Dio nella forma di spirito come si conviene a tutti gli uomini che vedranno iddio.  Apocalisse 11:11 Ma dopo tre giorni e mezzo, un soffio di vita procedente da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli che stavano a guardarli. Per questa ferocia che gli uomini hanno avuto verso i due testimoni, Dio, fa morire sette mila persone.   Apocalisse 11:10 Gli abitanti della terra ………. sì rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra. Il popolo del tempo che verrà, deve ricordarsi di questi due testimoni, essendo che, essi sono stati scelti da Dio. Se si ricorderanno, Dio, potrà essere clemente e modificare il percorso dei tempi e gli effetti disastrosi della tribolazione. Riteniamo che è’ stata buona e utile questa riconoscenza dei due testimoni, poiché, giusto o sbagliata che sia la nostra individuazione, Dio, ne terrà conto dello sforzo che abbiamo fatto per individuarli e rispettarli con umiltà e fede in Dio. Ci sarebbe da considerare la facoltà che avrà la futura generazione nel vedere in faccia il volto di Elia e quello di Mosè che tanto li abbiamo studiati in terra e immaginati in cielo e rivisti come testimoni nella visione nel monte della trasfigurazione, con Gesù.    

Pace e fede nel Signore

 

 

giovedì 18 agosto 2022

LO SPIRITO E’ PRONTO

Giovani 1:14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Fu necessario, secondo i piani di Dio, che la Parola scendesse in Spirito sulla terra e il mondo l’avrebbe visto in Gesù, figlio unigenito di Dio Padre. Lo scopo del ministerio fu quello di salvare l’umanità dalla estinzione e che l’opera di Dio fosse manifesta nell’universo in eterno. Questo, per il solo fatto che Dio operò con le sue stesse mani a formare la creatura che avrebbe dato a Lui gloria nei cieli, manifestando la sua potenza al creato, il quale, quest’ultimo fu creato soltanto con la Parola. Ecco perché nella Genesi è scritto facciamo l’uomo alla nostra immagine, perché i compiti sono stati eseguiti dalle due entità di Dio sopra visionate dallo Spirito di Dio, per eccellenza, a nostro giudizio, seduto sul suo Trono. In questo misterioso piano, notiamo che il Verbo di Dio facendosi carne sulla terra, mostra una potenza divina così forte che è sopportata appena da Gesù.  Matteo 26:41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole. In questa circostanza vediamo l’entità dello Spirito divino possedere una potenza immisurabile difronte alla resistenza di Gesù carne. E’ logico che il seme di Dio nato da donna si è assuefatto al sistema terreno rimanendo incorruttibile ma che nei rapporti interni con Dio mostra l’effetto terra che ne indebolisce alcune facoltà, vegliate e pregate per non cadere in tentazione.  Chi sarebbe caduto in tentazione? Gli apostoli o Gesù. Dalla frase si intende che fosse Gesù. Quindi, la carne prova un certo cedimento di fronte alla morte, tale da far sudare Gesù con grumoli di sangue.  Luca 22:44 … e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.  Questo è il momento più tragico del suo ministerio pesino della stessa croce, nella quale, Gesù esistette al martorio, essendo che, in essa la volontà del sacrificio di immolarsi si era già formata.  In quel momento lo Spirito del Verbo si trovò in una fase di aspettativa perché la carne doveva concludere la salvezza dell’umanità. Solo il seme di Dio ha potuto superare la prova, chiudendo definitivamente la forza della morte che l’uomo con la sua disubbidienza ha fatto entrare nel mondo. Per causa sua il mondo deve essere rifatto, Gesù dice: io vado a prepararvi il posto…. Quello che Dio, con tanta determinazione, aveva iniziato con la costruzione del Giardino dell’Eden, ora, deve essere rifatto tutto di nuovo. Con questa riflessione abbiamo visto che lo Spirito non può mai cedere difronte alle tenebre e che Gesù, richiamandolo nel momento più buio è stato incoronato Salvatore del mondo. Con questo insegnamento, notiamo che anche l’uomo nel suo piccolo, ha la possibilità di richiamare lo Spirito di Dio e con fede superare gli ostacoli della vita, ma se si affida alla carne egli soccomberà perché essa è debole ed è anche surrogato della materia che diventerà polvere.  

Pace e fede nel Signore