Spesso
ci domandiamo se mai un giorno, Dio nel concederci misericordia, possa
rivelarsi a noi nella sua natura e nella sua integra forma. Questa ardua speranza,
sebbene in contraddizione con il progetto di Dio è coronata dal desiderio di
vederlo e si poggia, concretamente, su due considerazioni, una è quella che Gesù
con il suo sacrificio ha posto l’umanità nelle condizioni di ricevere
redenzione da Dio, essendo che il peccato è stato vinto, l’altra condizione è
quella che, ricordando che Dio nel Giardino dell’Eden passeggiava con Adamo ed
Eva, ancora potrebbe farlo, se l’uomo
seguisse appieno le sue vie, ora che è stato liberato dal peccato. Questa ipotesi,
se pur fantasiosa ma in buona fede, nasce per la nostalgia dell’uomo di vedere
Dio sulla terra, anche se, come detto sopra, contrasta con le Scritture e in
buona parte con quel grande gruppo di fedeli che asseriscono che Dio è
infinito. A tal proposito, come possiamo conciliare, il suo stato di infinità col
volerlo camminare sulla terra, come al tempo dell’Eden? Per coniugare questa
possibilità dell’infinito essere di Dio che operi nel mondo razionale è necessario
che chiariamo il concetto dell’infinità di Dio. Prima di tutto, le Sacre
Scritture non rivelano che Dio è infinito e nemmeno il suo amore è infinito, d’altra
parte se il suo amore fosse infinito, non ci sarebbe spazio per la sua ira per
la sua vendetta o per la sua gelosia, poiché, sarebbe nella totalità amore,
ragione per cui, l’uomo potrebbe fare quello che vuole, poiché, Dio è amore
all’infinito. Quindi, Dio non potrebbe giudicare, essendo nella sua totalità
amore. L’affermazione della onnipresenza di Dio è dedotta dalla conoscenza
delle Sacre Strutture che, tuttavia, non sappiamo come è presente in ogni parte
dell’infinito. Possiamo supporre che se l’uomo, in un attimo, col pensiero può
arrivare all’infinito, Dio in un attimo, con la sua presenza, si trova in ogni
posto dell’infinito. In riguardo alla sua natura, vi sono molti riferimenti che
dicono che Dio è Spirito e che ha anche forma umana. Oltre ai riferimenti detti
sopra, consideriamo il momento quando Mosè vide Dio di spalle, Esodo 33:23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle,
ma il mio volto non lo si può vedere. Come, Mosè, avrebbe potuto vedere Dio
se Egli fosse infinito? In Jobbe, Dio è seduto nel suo Trono e tutti gli angeli,
compreso satana, gli stavano di fronte. Giobbe 1:6 Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e
anche satana andò in mezzo a loro. E poi, si considera anche il caso, in
cui, Dio stesso ci asciugherà le lacrime per avere noi avuto tanto dolore sulla
terra. Isaia 25:8 Eliminerà la morte per sempre; il Signore
Dio asciugherà le lacrime su ogni volto… Per ultimo, Apocalisse 22:3 E non vi sarà più maledizione. Il trono di
Dio e dell'Agnello sarà in mezzo a lei(città) e i suoi servi lo adoreranno. Vi
è un riferimento che lascia a intendere che Dio possa essere enorme più della
terra, il verso di Matteo 5:35 né per la
terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la
città del gran re. Questa parola sgabello
non ha riferimento figurativo ma di valore o di considerazione. Infatti, per
Dio, la terra ha grande valore perché Dio ha posto dentro la sua creatura, dopo
che ha creato la natura, essendo entrambi opera delle sue mani, ma come potenza la
terra con tutta l’umanità, è grandemente inferiore, tale che, tutto il mondo lo
considera come il suo sgabello, soggetto ad essere distrutto in qualsiasi
momento, da Lui, come fece con il diluvio. Se la parola sgabello avesse significato figurativo, non si spiegherebbero tutti
i versi richiamati sopra, sulla persona di Dio. In conclusione, diciamo che, abbiamo
fatto lavorare un po' la mente e riconosciamo che la natura di Dio non può
essere compresa dall’uomo e sicuramente nemmeno dagli angeli, perché sono stati
creati anche loro, ma una cosa è certa, che la gloria appartiene a Dio solo.
Noi speriamo che Egli, si compiaccia della nostra ricerca per avere
investigato, come dei piccoli fanciulli, parte del suo mistero, confermando la
sua potenza e la sua santità che si espande per tutto l‘universo.
Pace e fede nel
Signore.