giovedì 1 maggio 2014

DUE MONETE



Il complesso strutturale umano sin dai tempi si è avvalso, dopo l’esperienza del baratto, di un sistema funzionale che velocizza i rapporti commerciali tra l’uno e altro popolo. Gli uomini, nel far uso della moneta, insieme all’utilità dello scambio hanno sviluppato, purtroppo, tutte le fattispecie del raggiro. Sono rimasti due principi naturali inamovibili, uno negativo che rappresenta la croce e l’altro positivo che rappresentala testa: il primo, è quello che col denaro non si può comprare la vita e l’altro col denaro si può in parte curare l’esistenza del proprio corpo. Quest’ultima necessità ha fatto sorgere, come per riflesso, l’obbligo morale di assistere anche chi è bisognoso di cure. La morale collaborativa non ha però, sempre brillato nella coscienza degli uomini. Tuttavia, Gesù nelle sue parabole ci ha spesso richiamato ad applicare il sentimento umano ad applicare l’amore, detto anche “altruismo”, verso il prossimo ma esso nell’applicarlo, è stato come un seme caduto nella terra arida. Si fa richiamo al comportamento del samaritano in: Luca 10:35 E il giorno dopo……, prese due denari, e li diede al locandiere, dicendogli: "Prenditi cura di lui e tutto quello che spenderai in più, te lo renderò al mio ritorno". Attuando la carità verso il vero bisognoso con sincero sentimento d’affetto, come ha fatto il samaritano nel soccorrere il malato con la promessa che al suo ritorno avrebbe dato il di più, allo stesso modo, Gesù al suo ritorno donerà anche a noi l’eccedenza se a qualcuno bisognoso abbiamo dato supporto. Anzi, conoscendo il suo cuore, darà tre volte tanto. A questo punto ci accorgiamo che il sistema monetario, non sarebbe solo il mezzo di sussistenza per far vivere bene solo chi possiede il denaro ma serve anche per dare assistenza ai bisognosi, essendo che, la ricchezza di questo mondo appartiene a Dio e noi ne siamo solo usufruttuari. Queste cose insegnano le Sacre Scritture.  Gesù, infatti, pur essendo ricco ha sostenuto questo principio di umiltà con grande amore: Matteo 8:20 E Gesù gli disse: Le volpi hanno delle tane, …………….. ma il Figliuol dell’uomo non ha pur dove posare il capo. Se Gesù per amore è vissuto povero, Dio lo fece ricco per dimostrare la sua originaria ricchezza agli uomini, quando alla fine del suo ministero fece ospitare il suo corpo nella tomba di un uomo ricco.  Matteo 27:57 Poi, in su la sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato per nome Giuseppe, il quale era stato anch’egli discepolo di Gesù. Gesù così ha avuto due “Giuseppe”, uno povero dove Egli è nato e l’altro “Giuseppe di Arimatea”, ricco ove il suo corpo riposò.

Dio, secondo il nostro parere, ci ha voluto spiegare le due forme di monete una materiale che si riferisce a chi si riconosce di essere nella ricchezza e l’altra, invisibile, che porta il presupposto di superiore vita, avendo l’emblema della generosità usata in questo mondo per essere soddisfatta, poi, con la vera ricchezza di Dio della vita eterna. E’ tempo, allora, che tu ed io cerchiamo di disporre di queste due monete, una per sopravvivere e l’altra per vivere in eterno.

Pace e fede nel Signore