martedì 12 marzo 2013

LA FORZA E LA DEBOLEZZA



Le Sacre Scritture insegnano che la debolezza non è inferiore alla forza. Considerando che le due qualità derivino dalla combinazione della funzionalità della materia, la forza, e del sentimento invisibile, la debolezza,  sarebbero nel loro svolgimento terrestre, uguali e opposti.
Possiamo così intuire, che la forza delle braccia sarebbe opposta al dolore, come il sorriso al pianto.

Se con un fiammifero si può bruciare una intera città, allora possiamo capire quale sia la capacità della debolezza, di cui parla Dio, che sconfigge l’intelligenza dei sapienti, la quale produce, se governata dall’io, una forza di volontà negativa che si oppone a Dio.

La buona novella, si presenta come forza debole, ma quando tocca il cuore dell’uomo, diventa potenza universale che salva. L’uomo, nel conoscere la Parola di Dio, più perde forza, più acquista quella debolezza che lo porta alla coscienza dell’umiltà, la quale lo fa idoneo a essere modellato da Dio.

1 Corinzi 1:25  poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Fra tutte le cose forti e le cose deboli, Dio ha scelto quelle deboli, perché l’amore di Dio è per tutti, incominciando dal più debole. 
Se il forte, con fede nel Signore, nutre nel suo cuore amore per gli altri, allora, ha tutte le qualità richieste da Dio per divenire grande nel suo cospetto. Saul era un forte accanito contro i cristiani, ma Gesù lo trasformò in un forte discepolo per la fede in Dio.

Quindi la forza e la debolezza sono uguali, se amalgamati nella configurazione dell’esistenza, per il fatto che entrambi, sono virtù creati da Dio per la diversa prospettiva caratterizzata nell’uomo.

Matteo 3:11  Io vi battezzo con acqua, ……; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.

Tutto si esplica, ipso tempore, per  Dio, che per mezzo della Parola crea ogni cosa visibile e invisibile, perché l’uomo possa vedere il materiale e pensare l’invisibile come esistenza superiore di essenza divina che si muove negli spazi dei cieli, come l’uomo si muove nei luoghi della terra.

Chi è debole, diventi forte nel Signore e chi è forte nel mondo, diventi debole nel Signore. Non si dilunga colui che rimanda al domani e non si perda colui che è immerso nel suo io, perché tutto svanisce e tutto si rinnova  in Gesù.  
2 Corinzi 4:16… il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 
L’uomo viene ad essere debole e nello stesso forte, temprato e provato, graziato e perdonato, eletto e premiato
per il domani eterno e per l’eterno domani.
Pace e fede nel Signore
Dr. Giuseppe Drago