Era necessario che Gesù si immolasse sulla croce e sopportasse
l’azione ignobile di essere ferito e ucciso come un malfattore? Non poteva Dio
allontanare quel calice che Gesù, afflitto, preferì la volontà del Padre?
Domande che ci disorientano nella comprensione della dialettica divina e ci
spingono ad esaminare più accuratamente le Sacre Scritture, chiedendo il
silente aiuto dello Spirito Santo.
Apocalisse 6:10 Essi
gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero,
per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la
terra?»
Il Signore vendicherà il sangue sparso dei martiri sulla terra,
per mezzo della sua Parola, che sarà simile a una spada a doppio taglio, ma il
sangue versato da Gesù sulla croce, non può essere motivo di vendetta, perché
Egli stesso confermò, prima di spirare: Luca 23:34 “Padre perdonali, perché non
sanno quello che fanno”, invece, il suo sangue versato sarà mezzo di salvezza,
sarà fiume d’acqua viva per quelli che lo amano.
Ma cosa centra il suo sangue? Spiritualmente è il mezzo di
purificazione delle coscienze e opera di rinascita dell’amore di Dio in ciascun
di noi.
Ebrei 9:14 quanto più il
sangue di Cristo, …………, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per
servire il Dio vivente.
Il sangue di Cristo disinquina la nostra anima e amalgama il
nostro corpo al corpo di Cristo, nello stato di attesa del suo ritorno.
Abbandonando le opere morte, ci impegniamo ad un contratto che ha lo scopo di
migliorare il nostro stato carnale con pensieri carnali in uno stato
incorruttibile con pensieri spirituali, ove in noi viene piantato il seme
dell’eterno vivere, il quale prende corpo solo se si è simili a Cristo e non
diversamente.
Anche se il suo sangue ha varcato i confini della terra, perché
carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, Gesù si trova ancora
nella fase di completamento del suo ministero, ma che alla fine:
Apocalisse 19:13 ed era vestito d’una vesta tinta in sangue; e
il suo nome si chiama: La Parola di Dio.
Sarà, con il suo corpo eccelso immacolato e incorruttibile, a
passeggiare tra i credenti, affinché tutti potessimo vedere nella sua veste la
macchia di sangue, come segno del suo sacrifico per la nostra salvezza.
Romani 5:9 Tanto più
dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui
salvati dall’ira.
Ora, siamo giustificati con il suo sangue, come quello
dell’agnello che per mezzo del quale furono imbrattati gli stipiti delle porte
degli Israeliti nel giorno della Pasqua, quel sangue che scorrendo ancora dalla
croce, inzuppa la terra e ricorda ai martiri che presto saranno vendicati. Riconosciamo che il suo sangue è la forza e
la potenza che libera l’uomo dalla schiavitù del peccato per essere degno di
Dio.
A Dio sia la gloria per quel sangue versato che ha marcato la via
dell’eterna vita e dell’eterna pace.
Pace e fede nel Signore.
Aforismi di g.d.
OPERE MORTE: nelle opere morte non vi è vita e non vi è nemmeno
speranza per chi le ama.
IL SANGUE VERSATO: Gesù era
consapevole che il suo sangue avrebbe salvato il mondo, ma che esso avrebbe
rievocato la sua memoria, lo stabilì quando fu sulla terra.
LA CROCE: Se la croce ferì le spalle di Cristo, certamente
squarciò il cuore di satana, nel momento in cui fu inchiodata nel Golgota.
Dr. Giuseppe Drago