lunedì 16 gennaio 2023

IL PENSIERO DI DIO E L'UNIVERSO

Mentre la scoperta di Einstein nel 1917 sulla relatività suggeriva che l’universo doveva essere in espansione o in contrazione, dalla conferma di Edwin Hubble sappiamo che l’universo si sta effettivamente espandendo aumentando anche in accelerazione. Considerando quanto sappiamo della logicità nell’interpretare i piani di Dio, con ipotesi fantasiosa, tentiamo di formulare una teoria che usufruisce delle affermazioni degli scienziati sopra richiamati collocandoli alla teoria del prof. Brian Cox sul fatto che nel lontano futuro non rimarrà nulla nell’universo ma solo fotoni[1] vaganti in uno spazio indefinito. Cerchiamo di spiegare il concetto del titolo di questo paragrafo, tracciando una linea verticale, separando due sezioni una a sinistra e una a destra. Nella parte sinistra consideriamo la teoria del Big Bang ed in quella di destra la pura creazione prodotta dal comando di Dio. In riguardo alla prima teoria diciamo che dalla esplosione del Big Bang, tutti i frammenti si siano diramati nello spazio in modo disuguale con una velocità eterogenia che tende a rallentare fino al punto zero dell’accelerazione. Su questo principio, diciamo che non dovrebbero esistere relazioni di conformità di forma dei corpi né di percorso, essendo che, l’accelerazione dei corpi non troverebbe alcuna guida o legge fisica da osservare perché potesse formasse una disposizione regolare nell’universo. Tuttavia, non si capisce come tutti i corpi celesti, contrariamente all’effetto causato dal Big Bang, abbiano una posizione che sembra preordinata e che segua una certa legge universale a noi sconosciuta. Ma ancora più difficile immaginare è che da quella esplosione ne sono venuti fuori dei corpi a sfere come lo sono la terra, la luna o il sole e il gran numero degli astri esistenti.  Da questa realtà si desume che la causa non dovrebbe essere stata il Big Bang, poiché, molti aspetti naturali e fisici dei corpi celesti non collimano con le osservazioni astronomiche, i quali, risultano essere posti o che seguano un ordine apparentemente regolare. Tornando, a sviluppare l’interpretazione biblica, essa risulta essere più complessa, poiché, si distacca nettamente da quella scientifica. Infatti, consideriamo che Dio creò tutte le cose e ciò che ha fatto nessuna cosa fatta è stata fatta prima da altri. Per primo ci chiediamo: l’esistenza di Dio con il suo regno sta dentro il nostro universo o fuori? Dalla lettura che la terra è il suo scannello, si suppone che il regno di Dio starebbe dentro l’universo. Affermato questa ipotesi, ci chiediamo: nel momento della comparsa della Parola, Dio, si trovava nella sua identità biunivoca e dopo la Parola che si incorporò appo Dio divenendo Dio, Egli cominciò ad operare? Giovanni1:1. Fu da quel momento che Dio cominciò ad operare nel suo progetto creativo? E tornado alla questione se il regno di Dio si trovi dentro l’universo è da collocarlo alle affermazioni di Gesù, che disse nella casa del Padre mio vi sono molte stanze? Riferibili le stanze ai pianeti? Nel momento della creazione, di fronte alla Trinità, esisteva lo spazio identificato come il nulla, essendo che, Dio dal nulla ha fatto tutte le cose? Il nulla sarebbe lo spazio vuoto di cui possiamo immaginarlo senza la presenza dei corpi celesti? A questo punto, allora, nel principio vi era Dio nella sua identità Trina e lo spazio? Il punto interessante da sapere sarebbe: questo spazio come è comparso o come Dio lo abbia formato? Se lo spazio è una grandezza creata, si deve supporre che all’inizio era solo Dio nella sua eterna complessità potente da creare lo spazio e poi porre dentro di esso tutte le cose. Tuttavia, è difficile immaginare tutto questo, poiché, non sappiamo da dove incominciare e nemmeno sapere se lo spazio sia illimitato. E ancora, è da domandarci chi contiene l’universo o dove esso poggia? Se tutto è nella mente di Dio e nessun altro dio esiste oltre Lui, dobbiamo pensare che lo spazio che conosciamo, l’universo, è stato prodotto e materializzato dal suo pensiero? Così pure la Parola, parte funzionale della sua identità si sia personificata in Gesù? Ecco che se entriamo in questa dimensione di pensiero, tutto il creato ha una funzionalità voluta e non causale. Come l’acqua, che può essere liquida, solista e vapore, pure il creato scomponendosi può divenire un composto di fotoni e poi spirito ed ancora memoria ed entrare nel pensiero di Dio, passando dalla dimensione invisibile a quella di puro pensiero. Ecco che, dopo di ciò, il tutto ritornerebbe dentro l’identità di Dio Creatore in fase di riposo. Questa ipotesi è legata al fatto che quando Gesù sgridò il mare esso si calmò o ad un altro evento quando Egli attraversò il muro nell’alto solaio e poi si sedette per mangiare. I miracoli danno prova che il pensiero di Dio contiene l’universo e tutto il creato è dentro il suo pensiero. Tutto ciò che vediamo nell’universo sarebbe l’evoluzione della mente di Dio in opera che, dall’infinita dimensione può ridurla in un atomo personificato e farla entrare nel giusto posto del suo pensiero. Così, come fa Gesù ad un corpo morto dire alzati e cammina, così ai corpi celesti Dio comanda di raccogliersi e divenire un atomo dentro la sua di identità. Il fatto che Dio dice che l’uomo sarà eterno, vuol dire che Dio ha fatto un piano nuovo dell’esistenza e si suppone che l’uomo, essendo stato fatto con le mani di Dio, avrà una eterna posizione che cambia lo stato eterno primiero per la gloria di Dio, offrendo Egli una nuova identità alla sua creatura uomo, facendogli rispecchiare in eterno la sua immagine. Ecco perché non possiamo leggere la mente di Dio perché siamo parte della sua identità, Cioè, come dire che, la nostra mano non può leggere il nostro pensiero.  Ricordiamo quando satana disse a Gesù se sei Figlio di Dio trasforma queste pietre in pane? Ecco, che allo stesso modo l’universo ridotto in spirito occuperebbe un posto nell’identità di Dio. Tornado all’accelerazione dei corpi celesti, abbiamo detto che gli scienziati affermano che l’universo è in espansione. I corpi accelerano fino a che arrivano presso il confine dell’universo, che si suppone che sia di forma ellissoidale, alla prossimità dell’estremo dell’altro fuoco una forza magnetica li faccia ristornare in dietro fino al raggiungimento della primiera posizione di origine. E lì, si suppone, che Dio provvederà secondo il suo pensiero e la sua potenza a organizzare il fine. Un fatto curioso da dire: quando Dio disse ad Abramo che il suo popolo sarebbe stato schiavo per quattrocento anni, Dio, lo sapeva perché lo aveva progettato nel suo ministerio o perché già era avvenuto? Essendo il tempo sotto il potere di Dio, il passato il presente e il futuro sono sotto gli occhi suoi e sotto il suo potere, per cui, non riusciamo a capire come Dio conosca tutti gli eventi avendo anche il potere di modificarli. Questo è un problema che crediamo che mai lo sapremo non in questo mondo ne nell’altro.  Ciò che abbiamo scritto è pura fantasia ma potrebbe esserci del concreto.

Pace e fede nel Signore        

 

 



[1] Il fotone è il quanto di energia della radiazione elettromagnetica. Storicamente chiamato anche quanto di luce, fu introdotto all'inizio del XX secolo.  Cosa sono i fotoni a cosa servono? Image result for fotoni Il fotone ha avuto una rilevanza fondamentale nello sviluppo della meccanica quantistica, come nel campo dell'ottica, e ha importanti applicazioni in fotochimica, microscopia, trasferimento di energia per risonanza e comunicazioni ottiche come la crittografia quantistica

 

lunedì 9 gennaio 2023

CHI SONO I FIGLI DEL REGNO?

 

Un argomento apparentemente contrastante, di cui, non si riesce a capire chi sono i figli del regno riferibili al verso Matteo 8:11 Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, (12) mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti. Questi figli del regno, secondo il verso (10) precedente, nel quale Gesù ammirò la fede del centurione, possono essere riferiti a tutti quelli, il cui seme è caduto come nella terra poco fertile e che, pur godendo del regno dei cieli, non sono stati molto fedeli a Dio e quindi, non meritevoli di pranzare con Abramo, Isacco e Giacobbe ma essere cacciati dal regno dei cieli. Questo episodio, ci fa considerare che nei cieli possono esserci de figli che non godranno della grazia di Dio? Dio lo sa. Ma ancora più significativo è il fatto che i molti, quindi, i fedeli veri, che verranno da oriente e da occidente mangeranno nella mensa con i patriarchi. Ma nella frase che parla del regno dei cieli, cosa possano significare le parole oriente e occidente? Se oriente è la parte del pianeta da dove sorge il sole e l’occidente dove avviene il tramonto, il luogo ove saremo con i patriarchi sarebbe un pianeta come la terra? Possibile che lo sia, essendo che, la vita che si racconta riferita nel brindare e nel bere il vino, sembra essere simile alla vita della nostra terra. Collimerebbe, allora, il discorso di Gesù quando dice che Egli va a prepararci il posto. Questo posto, avendo bisogno della luce che ce la da Dio ed esistendo l’oriente e l’occidente, tutto lasca ipotizzare che  si tratterebbe di un Pianeta. Consideriamo adesso i figli del regno che sono qualificati buoni. Matteo 13:38 Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno…  Questi figli buoni del regno si riferiscono ai fedeli a Dio che sono ancora nella terra ove il seme è caduto in loro come nel terreno fertile e che si trovano ad operare insieme ai figli del maligno. Essi stanno sotto protezione del divino, poiché, meritevoli di entrare nel regno di Dio. Ritornando al concetto dei figli del regno che vengono cacciati da regno di Dio, ci si chiede, come sia possibile che il seme delle Parola che è stato accolto nei cuori dagli uomini come nel terreno poco fertile abbiano avuto la possibilità di trovarsi nel regno di Dio? Questo è un problema. Si suppone che Dio abbia dato loro una possibilità di fortificarsi nella fede ma che pur ascoltando la Parola sono rimasti insensibili all’amore di Dio. Tuttavia, se ciò fosse così, che efficacia avrebbe la resurrezione dell’ultimo giorno che tutti risorgeremo incorruttibili? Dio lo sa. Il fatto che in tutti e due casi, i figli vengono chiamati figli del regno, può causare un errore di interpretazione che l’uomo ne potrebbe fare confusione. Resta, allora, da considerare che quando leggiamo i figli del regno, dobbiamo investigare a quale regno si riferisca la frase se è terreno o dei cieli.  

Pace e fede nel Signore