La predizione di Gesù rivela
che gli ultimi giorni saranno traumatici e l’umanità sarà sconvolta da segni
sulla terra e nel cielo prima del grande giorno dell’apparizione di Gesù. Il
mondo si piegherà e tutte le teorie scientifiche lontani da Dio saranno
azzerati. Questo avvenimento, unico nella storia umana, ci spinge a conoscere
l’approssimarsi di quel giorno o per lo meno del tempo prossimo del suo
ritorno. La rivelazione di Gesù, sulla similitudine del fico, apparentemente
esaustiva, impone una corretta interpretazione. Matteo 24:32 Ora imparate dal fico questa similitudine:
quando ormai i suoi rami s'inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che
l'estate è vicina. Se valutiamo questi soli versi, non riusciamo a
determinare il tempo dell’avvento, essendo che le stagioni si ripetono e i rami
si inteneriscono ogni anno. La prima cosa, così, da determinare è il tempo e
dentro di esso la stagione. Il tempo è rivelato da: Matteo 24:33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste
cose, sappiate che egli è vicino, anzi alle porte. Quali sono queste cose?
Quando verranno i giorni, della tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non
darà il suo splendore, le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei
cieli saranno scrollate. Questo è il tempo cronologico degli avvenimenti che
tutti vedremo se appaiono in questa generazione o gli altri in quella futura.
Sulla identificazione della stagione, dobbiamo imparare dalla similitudine del
fico solo per la cronologia dei fatti ma non per quella del tempo. In altre
parole, se guardiamo letteralmente il fico, ci accorgiamo che tra i rami in
succhio e il frutto passano circa quattro mesi e questo tempo è in contrasto
con: Matteo 24:34 In verità vi dico
che questa generazione non passerà, finché tutte queste
cose non siano avvenute. A questo punto ci troviamo tra la similitudine
del fico e l’affermazione di Gesù, della generazione che non passerà. Il tempo del
fico è di quattro mesi circa, il secondo riferimento, sul quale dobbiamo
certamente soffermarci è di settant’anni[1]. Se seguiamo la prima, potremmo incorrere nella cattiva esperienza
dell’esempio delle cinque vergini disavvedute, non avendo olio sufficiente per
l’attesa di Gesù nei prossimi settant’anni. In effetti, la stagione del fico è
posta come similitudine e non da seguire letteralmente, poiché dice, imparate
dal fico, non dice seguite la stagione del fico. Il tempo reale è scandito dalla
generazione che non passerà, finché tutte queste cose non siano avvenute. A
questo punto è necessario che lo spirito dell’uomo sia proiettato alla fede e
all’attesa per un tempo più lungo che per quello più corto. In questo modo
apparterremo al gruppo delle cinque vergine avvedute, avendo sufficiente olio
da spendere per la venuta di Gesù. Molte cose devono ancora accadere ma non
appariranno come avvenimenti nascosti o poco appariscenti, per cui, si possa
reclamare a Dio, l’ignoranza di non essere stati a conoscenza, ma tutto sarà e apparirà
palese, come palese è stata l’inclinazione anomala sessuale dei nostri giorni, predetta
nel capitolo uno dei romani. Essa, non è avvenuta nascosta o a conoscenza di pochi
ma è avvenuta per legge, la quale è prova ineludibile della verace Parola di Dio.
Così, l’avvenimento delle cose e l’avvento di Gesù, saranno dentro l’arco di
tempo della generazione che incomincia a vedere queste cose. Se esse avvengono oggi
saremo noi quella generazione se avverranno domani sarà quella di domani.
Pace e fede nel Signore
[1]
La generazione umana è considerata essere di 35 o 38 anni, tuttavia, noi seguiamo
quella considerata da Dio, che in Numeri 32:13 è di quarantani, essendo che Dio
fece vagare nel deserto il suo popolo per tale periodo. Siccome questo periodo è
stato dato dopo che il popolo cadde in peccato, si deve sommare l’età media del
popolo al momento che peccarono ai quarant’anni, che facendo una media di età di
trent’anni, porta a un totale di settant’anni.