La
correlazione tra il perfetto e l’imperfetto dello stato delle cose ci impone
una scelta che verte sulla perfezione ma senza mai raggiungerla, essendo che
non si riesce a determinare l’assoluto del giudizio, mancando sempre un quid
per il suo raggiungimento. Da questo sappiamo che tutto ciò che gli occhi
vedono come perfetto, ha bisogno di un miglioramento per avvicinarsi alla forma
statica universale. Per deduzione divina, il perfetto propriamente inteso
risiede nella creazione e nell’uomo, i quali, costituiscono il riferimento base
della perfezione esistente nella realtà terrena. Tuttavia, il corpo umano, fin
dalla sua creazione, precisamente funzionale, negli ultimi tempi è conteso da
una surrogazione robotica prodotta dalla scienza che cerca in tutti i modi di
duplicarlo senza riuscirci, poiché, esso pur di terra, è stato creato a
immagine di Dio. In concordanza alla profezia dichiarata da Gesù, l’uomo sta
lentamente perdendo valore e integrità, per il fatto che la sua esistenza è
bersagliata di continuo dalla corruzione, impersonata dal maligno. Per tali
motivi, il Signore non chiederebbe all’uomo la totale integrità del corpo,
piuttosto viene incontro accettando il corpo, mancante della parte imperfetta
per salvarlo dalla sicura morte.
Matteo 18:8 Ora, se la tua mano,
o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te; è
meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi
ed essere gettato nel fuoco eterno. Non è poca cosa che il Signore chiede
all’uomo di amputare, spiritualmente, parte del proprio corpo contaminato,
piuttosto che entrare nel regno con la parte contaminata. Da questa pretesa,
come possiamo intendere l’entrare nella vita eterna in condizione di mozzo,
zoppo o persino cieco di un occhio, se Dio è perfettissimo? Se Gesù, sulla
terra ha sanato lo zoppo e ha dato la vista al cieco, non sarà altrettanto
pretensioso della perfezione dell’uomo per entrare nel suo regno? Certo! Da
ciò, si deduce che nel momento della resurrezione, nell’ultimo giorno, Egli,
darà un corpo incorruttibile diverso da quello terreno, così, la sua condizione
di imperfezione sarà confermata dalla perfezione acquisita, della quale, l’uomo
ne disconosce la forma e la materia.
Matteo 5:48 Voi
dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli.
L’uomo già sulla terra, per quello che è conoscibile, deve sforzarsi di essere
perfetto, in questo modo agevola quella condizione richiesta da Dio, mentre
segue i consigli di Gesù che sono quelli di imitare la perfezione del Padre,
che è nei cieli. Questo comportamento ci assicura una più facile integrazione,
secondo i piani di Dio, ad assumere l’idoneità di angeli, adoperandoci ai canoni
della perfezione richiesta, che saranno eseguiti per mezzo della fede. Ne
consegue che chi accetterà il giogo di Gesù proverà gioia di servirlo e sarà
come discepolo del suo vangelo. Si conoscerà, di conseguenza, cosa sia la
salvezza ottenuta per il sacrificio di Cristo, che è la base su cui si fonda la
perfezione del servitore di Dio. Questa perfezione è legata all’amore di Dio e
al compimento di tutte le cose, secondo il suo volere. Tessalonicesi 3:13 Questo farà sì che i
vostri cuori si rinforzino nella fede, perché siate santi e perfetti
davanti a Dio……………. Lo sforzo di perseguire la perfezione ci renderà idonei
ad accogliere Gesù con tutti i suoi angeli, essendo che siamo stati suoi
seguaci nel divulgare la realtà divina sulla terra, prima della sua
apparizione, giorno della sua gloria, che salverà tutti quelli che avranno
gridato il suo nome.
Pace e fede nel Signore
Nessun commento:
Posta un commento