Giovanni
16:28 Proprio così, ero col Padre e da lui sono venuto nel mondo. Ora partirò
dal mondo, per ritornare al Padre. Sebbene Gesù abbia detto che dal Padre è
venuto sulla terra prima di ritornare al Padre, non ha dato nessuno indizio dove
si trovasse il regno di Dio. Nell’universo l’uomo si sente perduto, poiché non
riesce a collegare la realtà di Gesù con la sua logica razionale quando osserva
l’universo. Il fatto che Gesù attraversava i muri, camminava sul mare o si
spostava da un luogo all’altro, annullando le leggi fisiche di questo mondo,
invoglia l’uomo a scoprire l’invisibile regno di Dio. Così, incomincia a
ipotizzare l’universo comparando la conoscenza scientifica con le Sacre
Scritture. Da questo studio, si domanda, dove starebbe Dio, essendo scritto che
la terra è lo scannello dei suoi piedi? Secondo la ipotetica teoria delle
stringhe, sarebbe Egli, dentro o fuori il nostro universo? Tuttavia, quando
Gesù, in Giovanni 14, dice che sta andando a preparare il luogo, sarebbe da
ipotizzare che il regno divino starebbe non lontano dalla terra e comunque
dentro questo universo. Vedendo, poi, la santa Gerusalemme, composta da dodici stadie
cubica che scende dal cielo, ci si accorge che essa è diversa dai corpi celesti
sferici fino a ora conosciuti. Questa struttura cubica è la prova della diversa
forma dei corpi componenti il regno di Dio, proveniente da un altro universo?
Non sappiamo. Certamente, una correlazione deve esistere, tra la città santa
che scende dal cielo e il terzo cielo ove Paolo è arrivato, identificato
come il Paradiso. Collegando questa rivelazione dell’apostolo Paolo e quella
che Gesù fece al ladrone, che quel giorno stesso sarebbe stato con lui in
Paradiso, si ipotizza che il regno di Dio, potrebbe essere tra di noi,
occultato in una diversa dimensione. Il regno di Dio che possa essere della
stessa specie del nostro mondo, lo si immagina leggendo lo scritto, che quando
saremo a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe, Gesù berrà il vino insieme a
noi. Se quel luogo produrrebbe del vino, Dio abiterebbe nel nostro universo e
il suo regno sarebbe simile alla terra e l’universo, anche il suo dominio.
Si suppone, anche che,
oltre questo universo ci sarebbe il nulla. Esso è lo stesso di cui Dio ha
creato ogni cosa. Giovanni 1:3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui
(la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. Il nulla, così, si
può immaginare come il pensiero di riposo di Dio, dato che Dio si riposò dopo
aver creato ogni cosa. Esso sarebbe l’attimo prima di pensare qualcosa, quando
il pensiero è a riposo, identificato come il non pensare, per cui, sarebbe la
fase senza spazio e senza tempo. Giovanni 8:23 Ed egli disse loro: Voi siete
di quaggiù, mentre io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di
questo mondo. Questi versi ci portano a pensare che il regno di Dio starebbe
sopra di noi, io son di lassù. La teoria delle dimensioni invisibili suppone
che un altro pianeta potrebbe essere sopra la terra, e la collocazione sarebbe
come quando noi vediamo noi stessi allo specchio. Concludendo, secondo questa
ardita ipotesi, Dio è uno, l’universo è il suo regno e la sua casa è la terra
nascosta sopra la nostra. I segni che noi vediamo fisici atmosferici o nel
grano, sono segni che partono dalla realtà di Dio, essendo così meravigliosi
come le parole ineffabili che ha ascoltato Paolo al terzo cielo.
Pace e fede nel Signore
.
Nessun commento:
Posta un commento