domenica 1 maggio 2016

LA LEGGE E DIO



Quando l’uomo osserva la legge dello stato, anche se essa è restrittiva della libertà o ingiusta, egli è sempre considerato un buon cittadino. Come, sarà egli ritenuto, nei confronti di Dio, se tale legge contrasta quella divina? Deve aver paura di ricevere una condanna o considerarsi vittima del potere di questo mondo. Nel secondo caso, può egli chiedere una scusante? L’uomo non possiede alcuna giustificazione di fronte a Dio, altrimenti se l’avesse, Dio nel suo regno, non avrebbe motivo di giudicarlo. Come deve, allora, regolarsi l’uomo, nell’ubbidire la legge dello stato ed essere conforme a quella di Dio?
Romani 13:1 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio.
E’ una condizione necessaria, che l’uomo sia un buon cittadino sulla terra per essere accettato da Dio, ma non sufficiente, poiché occorre che egli conosca Dio. Se nell’osservare la legge dello stato, non importa conoscere il legislatore, nell’osservare quella divina, è necessario conoscere il Legislatore. Questa condizione è quella che fa, di un uomo, un membro del corpo di Cristo. Così, si diviene un seguace che assume un funzionamento integrante per esistere e vivere nella consapevolezza del futuro che lo attende.
Matteo 10: 15  Io vi dico in verità che quei del paese di Sodoma e di Gomorra saranno più tollerabilmente trattati nel giorno del giudizio, che quella città. Parlando, sul modo di accoglimento e sull’osservanza della legge, Gesù, include nel giudizio generale di Dio, anche quelli di Sodoma e Gomorra, che appartengono al vecchio testamento, di cui, non l’hanno conosciuto.
Come dobbiamo intendere questo principio, con il verso Romani 2:12 Perciocché tutti coloro che avranno peccato, senza la legge, periranno senza la legge; e tutti coloro che avranno peccato, avendo la legge, saranno giudicati per la legge. E’ chiaro che, sia quelli prima e dopo Gesù, saremo giudicati tutti alla stessa stregua, ma quale sarà la legge di riferimento, se essa è una?
Notiamo, in quest’ultimo verso, una piccola differenza, che i primi periranno, mentre i secondi, saranno giudicati. La condizione di base resta quella che sia i primi e i secondi hanno conosciuto Dio e non vi è scusante per nessuno, poiché quelli, hanno avuto i profeti e la testimonianza della potenza, mentre gli altri hanno avuto Gesù, come Dio misericordioso sulla Terra.
Come Dio, nel vecchio Testamento si comportava come portentoso e guerriero, allo stesso modo saranno condannati i vissuti di quel periodo che periranno in quel modo. Mentre nella seconda fase, Dio assume l’atteggiamento di istruire l’uomo per completare la fase della conoscenza del bene e del male e renderlo idoneo per il trasloco, Giovanni 14. Ora, l’uomo, più evoluto alle cose divine, verrà giudicato. Ognuno avrà il suo peso e la sua colpa di fronte a Dio, e solo sua facoltà di alleviare o no la condanna.
Tutto è ordinato in modo perfetto poiché Egli è perfettissimo. Non per nulla Egli è Dio giusto, poiché la giustizia, è Lui stesso.
Pace e fede nel Signore