mercoledì 27 dicembre 2023

LA PREGHIERA

 

 

Con la preghiera, se vi sono le condizioni nel cuore dell’uomo, Dio fa avvenire miracoli con evidenza strabiliante. Alcuni ammalati sono stati guariti quasi istantaneamente, da dolori, da problemi ortopedici e persino dal cancro. La guarigione più diffusa è l’acquisizione del sentimento spirituale intimo di comprendere l’esistenza di Dio. Questa sensazione divina trasforma la persona facendola lungimirante e più sapiente sul trascendentale. Tuttavia, non è la preghiera in sé che guarisse come se fosse un intervento magico ma la grazia e la benedizione che Dio dà, converte e ripristina il cuore dall’inquinamento del male. La preghiera deve essere il fiore che nobilita la virtù di ogni casa, essendo che, chi prega è un uomo che ha coscienza della sua esistenza come creatura di Dio e non come processo di evoluzione.  Matteo 21:13 E disse loro: È scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne fate un covo di ladri. Facile capire che mancando la preghiera vi è la probabilità che possono entrare effetti dannosi alla persona e sul suo sentimento. Sappiamo che satana causa l‘infermità e malattie: Luca 13:16 Gesù capì che era satana la causa di quell’infermità. Infatti, satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, una donna curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi.  Da questo si deduce anche che la preghiera è il mezzo, da cui, Dio fa grazia di guarigione secondo la sua divina volontà. Dio è sovrano su Satana. Il diavolo non ha mano libera in questo mondo. Egli è tenuto al guinzaglio, e può fare solo quello che Dio gli permette.[1] Tornando alla preghiera apprendiamo dalle Sacre Scritture che essa mette in atto un potere di liberazione dall’infermità: Marco 9:29 Egli disse loro: Questa specie di spiriti non si può fare uscire in altro modo che con la preghiera. La preghiera è, quini, il mezzo di attenzionare Dio ad intervenire nella liberazione dal maligno.  Vi sono altri casi nei quali la malattia è attribuita soltanto al piano di Dio: Giovanni 9:3 Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. Essendo molto difficile capire da chi è prodotta l’infermità, la soluzione suggerita dalle Sacre Scritture è quella di pregare Dio con tutto il cuore e poi affidarsi alla sua misericordia. Certo, la preghiera sarà ascoltata e valorizzata nella sua interezza e Dio sarà il solo ad esaminarla col suo divino giudizio. Di fronte alla infermità è bene non reclamare di essere immeritevoli protestando contro Dio, ma solo è sufficiente pregare lasciando ogni decisone a Dio, ricco d’amore e misericordia. Su questo esempio ricordiamo l’apostolo Paolo che chiese a Dio di liberarlo dal suo male e Dio gli rispose “la mia grazia ti basta”. Tra la preghiera e l’infermità sta il percorso della vita che sottopone l’uomo a esperienze e ostacoli da superare, come lo stesso Gesù li ha dovuto passare.  L’uomo deve accettare l’infermità in silenzio poiché ogni protesta è segno di debolezza e di incostanza nella fede.  Ricordiamo le parole di Gesù nel Giardino di Getsemani prima del sacrificio “o Padre la tua volontà sia fatta”. La preghiera rimane lo scudo, da cui, l’uomo si difende dalle insidie di satana avvicinandosi al cuore di Dio.  L’uomo che prega è sempre virtuoso in terra e in cielo, chi si ribella è già giudicato.  

Pace e fede nel Signore        

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

martedì 21 novembre 2023

PERCHE’ GESU’ SI BATTEZZO?

 

 

È difficile se addirittura impossibile capire il perché Gesù si sia fatto battezzare se Giovanni battezzava nell’acqua chiedendo alla gente il ravvedimento dei loro peccati, mentre Gesù non aveva bisogno di alcun ravvedimento e di nessun battesimo perché Figlio di Dio.  Il fatto inspiegabile si evidenzia quando Gesù appena uscito dalle acque i cieli si sono aperti. Matteo 3:16 Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.  Fu necessario che Gesù si battezzasse nelle acque per vedere l’aprirsi dei cieli e ricevere lo Spirito di Dio come cerimonia confermata dall’avallo di Dio per dare inizio al suo ministero? Il Signore lo sa. Ed ancora Marco 1:12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; 13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Si nota nei primi e nei secondi versi una sequenza di regole obbligatorie che vengono eseguite da Gesù, così pure si notano alcuni presupposti rivelatrici di regole divine eseguite dai profeti anche in modo diverso. Si pensi a Mosè che stette quaranta giorni e quaranta notti nel monte Sinai come Dio gli aveva comandato. Esodo 24:18 Mosè entrò in mezzo alla nuvola e salì sul monte; Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.  Così anche per Gesù la regola divina fu adottata ma per un diverso motivo, se prima con Mosè lo scopo fu reale e carnale questa volta, con Gesù, fu spirituale con efficacia universale che diede inizio alla rivelazione di Gesù come Parola di Dio. Tornado alla cerimonia del battesimo di Gesù ci accorgiamo che Giovanni si meravigliò che Gesù si battezzasse. Matteo 3:14 Ma questi vi si opponeva dicendo: Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me? Sembra che vi sia stata una opposizione cerimoniale amorevole, per la quale, Giovanni mentre non si considerava idoneo di battezzare si abbassò a Gesù come suo servitore e, in riguardo al motivo, non intuì il significato del battesimo di Gesù come manifestazione del ministerio di salvezza, diverso dal suo che era solo in vista del ravvedimento. Come Gesù si sottopose al battesimo nelle acque, vediamo che si sottopose anche al digiuno e nella terza fase ad essere tentato da satana. Tre percorsi progettati da Dio, in cui, la Trinità fu presente in ogni dettaglio. Ed ancora mentre prima, con Giovanni, nelle acque fu considerato superfluo il battesimo di Gesù, ora nel deserto fu necessario che Egli sopportasse la tentazione di satana che, come esecutore del disegno divino, disse a Gesù: tutto questo che mi è stato dato te lo do se tu mi adori. Ma quando Gesù rifiutò tutto ciò che gli fu offerto e superato tutto ciò che gli fu tentato, pur trovandosi ad essere un po' meno degli angeli la sua natura trionfò contro le forze del male. Ebrei 1:7 Tu lo hai fatto di poco inferiore agli angeli; lo hai coronato di gloria e d'onore. Gesù diventa in questo modo, speciale perché degno di essere lodato in cielo e in terra perché unico. Quel momento che si immerse nelle acque non fu per Gesù un ristoro ma un annichilimento come per essere imbalsamato per il sacrificio. Quell’acqua che nel battesimo bagnò il corpo di Cristo, fuoriuscì dal suo costato quando fu ferito. Quell’annichilimento diventò acqua di vita e il suo sangue ancora guarisce per chi va ai piedi della croce.  

Pace e fede nel Signore           

 

domenica 12 novembre 2023

NON MI HAI DATO UN BACIO

 

 

Non si è visto in nessuna occasione nel Vangelo, in cui, Gesù abbia salutato con un bacio un suo discepolo o suo apostolo. Tuttavia, in una occasione, Gesù ha preteso di essere baciato avendo fatto visita ad un suo amico.  Luca 7:45 Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Questa pretesa di Gesù che volle essere baciato dall’amico Simone il fariseo, lascia aperta una riflessione se colui che va a trovare un amico debba salutare per primo il padrone di casa o viceversa. Sembra che sia giusto che il padrone di casa dovesse salutare per primo con un bacio l’ospite, essendo che, sarebbe un atteggiamento invadente se l’ospite baciasse il padrone di casa per primo. Su questo principio siamo tutti d’accordo nell’affermare che Gesù ci abbia dato una lezione importante di comportamento. La pretesa di quel bacio, tuttavia, non rappresenta per Gesù solo un saluto di accoglienza, ma una riconoscenza giusta e meritatevele che l’uomo fariseo avrebbe dovuto dare a Gesù mostrandogli rispetto e sottomissione per la vita che il Messia stava per dare per tutti noi. Se in quel momento l’amico per il fatto che si trovò all’improvviso davanti alla eccezionale presenza di Gesù non lo baciò come di uso, sicuramente la conoscenza delle opere e i miracoli che Gesù faceva avrebbero dovuto disporre il cuore di quell’uomo a salutare il Messia con un bacio.  Diverso è stato il comportamento della donna che ha letto meravigliosamente il significato della presenza divina di Gesù che non si contentò di baciargli le vesti o le mani ma addirittura gli baciò i piedi e continuò a farlo fino ad attrarre l’attenzione di Gesù che all’istante gli rinfacciò all’amico la grande umiltà e sottomissione della donna. Illustre contegno di questa donna che potremmo rappresentarla come la chiesa che umilmente ai piedi di Gesù si rende disponibile a servirlo ungendogli i piedi con olio profumato.  Diverso è stato il bacio di Giuda. Egli si presentò e baciò Gesù con invadenza e con rilevante disposizione di tradire il Maestro. Gesù avrebbe potuto fermare Giuda e possibilmente scacciarlo ma quel bacio portava il fiele della morte e il buio delle tenebre. Luca 22:48 Gesù gli disse: Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo? Per questo Gesù non ha posto resistenza né alcuna difesa, essendo che quel bacio fu l’ultimo della cattiveria e della irriconoscenza dell’uomo per il futuro sacrifico del Messia. Solo le lacrime di Maria ai piedi della croce rappresentano la richiesta di perdono per tutta l’umanità. Esse valsero come bacio e come olio profumato che imbalsamarono a distanza il Figlio sulla croce. Non fu poca cosa vedere il Figlio avuto in dono da Dio, vederlo appeso sulla croce insanguinato e ucciso per avere salvato il mondo.  Il bacio di Maria resta come bacio spirituale e simbolico della chiesa, che non avendolo potuto toccare, ne sente la presenza. Ed ancora questo bacio di Maria ovattato di dolore sarà perpetuo nella memoria degli uomini.  1 Pietro 5:14 Salutatevi l'un l'altro con bacio di carità. Pace a voi tutti che siete in Cristo! Il saluto con bacio tra i cristiani rappresenta ora l’amore che ci lega a Gesù. Incessantemente quel bacio si perpetua vivente nel volto dei cristiani e ogni volta che si salutano, compongono il corpo di Cristo.

Pace e fede nel Signore