giovedì 5 dicembre 2019

CHI E' IL CONSOLATORE?

                          Giovanni 16:8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Si è notato, leggendo le Sacre Scritture, che gli Apostoli spesso si sono sentiti sprovveduti nell’intendere i discorsi di Gesù, poiché, difficile era per loro coniugare i fatti della realtà della terra col ministero divino, cioè, era arduo, ma ancora lo è, comprendere come certe cose incomprensibili all’uomo sono considerati normali nell’esistenza divina. Nel dire, Gesù, che sarebbe ritornato da Colui che lo ha mandato, gli apostoli si rattristarono, poiché, pensavano che Gesù, essendo divino, sarebbe rimasto con loro per sempre. Nel caso in oggetto, introducendo Gesù il Consolatore ci dice che, dopo la sua dipartita, un’altra Persona lo avrebbe sostituito, come Spirito Santo, con il compito di insegnare agli uomini il ministero della Parola di Dio, agendo in modo più approfondito nei cuori e nella mente degli uomini per una più spirituale conoscenza di Dio.  Giovanni 16:7 ……, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. La parola “vi manderò” ci specifica che Gesù, avrebbe dato l’incarico o il mandato al Consolatore di sostituirlo a proseguire l’insegnamento che lui aveva interrotto sulla terra. Come è possibile che il Consolatore, essendo lo Spirito Santo, cioè, Dio stesso, fosse mandato da Gesù sulla terra? Avrebbe Dio preso ordine da Gesù? Piuttosto, si è visto che Gesù prende ordini dal Padre. Da questo, allora, si deduce che, la parola io ve lo manderò, non si riferisca che Gesù avesse mandato Dio Padre. Tuttavia, si suppongono due ipotesi: o che Dio avrebbe mandato il Consolatore, allora, non si spiega il perché Gesù abbia detto ve lo mando e l’altra ipotesi, che la Parola incorporata in Gesù sulla terra, avrebbe preso il posto di Gesù, in Spirito. Da queste due possibilità, ci si chiede: chi sarebbe, allora, il Consultore? Questo è un problema. Anche se si volesse supporre che, Dio, avendo sette Spiriti, di cui, non sappiamo la loro funzione, se non la conoscenza dei doni dello Spirito o quello riportato da Isaia 11:2 Lo Spirito del Signore riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Con la dicitura, Spirito di conoscenza e di timore del Signore, non sappiamo a chi si possa riferire la persona del Consolatore. In riguardo ai sette spiriti che stanno sempre vicino al trono di Dio, non sappiamo se il Consolatore potrebbe essere uno di loro, ma questo lo avrebbe dovuto dire Gesù se fosse stato uno di loro. Quindi la persona del Consolatore resta, fino a questo punto, un mistero. Tuttavia, essendo Gesù, in carne, alla destra del Padre, rimarrebbe da considerare che il Consolatore potrebbe essere la seconda persona della Trinità la “Parola”, che si è infusa, a suo tempo, in Gesù, al momento della sua nascita. Logico è, allora, pensare che il Consolatore potrebbe essere, la Parola di Dio, che avrebbe lasciato o si fosse distaccato da Gesù, carne e non essendo più necessario stare incorporato in Gesù, la Parola, sia discesa per la seconda volta nella terra come Consolatore, prendendo del suo, cioè di Gesù. Agendo invisibile nei cuori degli uomini insegna alla conoscenza più approfondita sulla spiritualità di Dio. Giovanni 16:14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Mentre Giovanni 14:15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre. Ciò vuol dire che Gesù avrebbe demandato al Padre il Consolatore e Gesù, poi, lo avrebbe mandato. Torniamo a parlare, ora, del compito del Consolatore, il quale, apre diversi argomenti progettuali difficili da capire. Se da un lato Gesù, diceva: la tua fede ti ha salvato o i tuoi peccati ti sono perdonati, Gesù non spiegava il percorso o le attitudini fisiche che il salvato doveva superare per raggiungere tale obiettivo, essendo che, l’uomo acquistava, in modo immediato, la salute e la salvezza. Il Consolatore, invece, ci fa conoscere con una certa graduatoria di gravità dei peccati per individuare le varie condizioni per costruirci una fede conforme al volere di Dio. In riguardo al compito del Consolatore, Egli, dice che convincerà di peccato chi non ha creduto in Gesù. Ciò vuol dire, che chi non crede in Gesù è in peccato. Infatti, sono in molti che sminuiscono la persona di Gesù, oppure, pongono in silenzio la sua parola e persino alcuni dubitano della sua esistenza comportandosi da blasfemi. Questo è peccato. E in quanto alla giustizia, notiamo che il sacrificio di Gesù, non essendo stato riconosciuto da tutti, come salvatore dell’umanità, ritorna al Padre deluso dal duro cuore umano che ha errato a non riconoscerlo come Figlio di Dio. Gesù, rimane vittorioso in giustizia, per avere sconfitto satana. In giudizio, poiché, lo spirito della sua parola ha giudicato satana già sulla terra, essendo che i suoi giorni sono contati.

Pace e fede nel Signore