Se,
tra tutte le cose visibili, in un’ottica etero coesa della materia, non si
contrastassero gli elementi della loro composizione strutturale, non vi sarebbe
equilibrio, né la natura potrebbe persistere nello stato funzionale. Così non
potrebbe esserci un medio clima nella terra se l’alta temperatura del sole non
venisse contraccambiata da quella più fredda locata a distanza. Il contraccambio,
quindi, si suppone che sia la bilancia dell’universo.
Riferendoci
al delitto perpetrato ai danni di un familiare, la legge della natura dell’uomo
imponeva un’azione uguale e contraria con la vendetta che, nell’antico
Testamento, veniva formulata come “occhio
per occhio e dente per dente”. Questa
legge antica marcava questo
contraccambio che più volte ha evocato nel corso degli avvenimenti il carattere
della sacralità, e si riteneva che la vendetta del familiare ucciso preservasse
dalla sofferenza i suoi cari.
Luca
14:12 Or egli disse a colui che l’aveva invitato: Quando tu farai un
desinare, o una cena, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi
parenti, né i tuoi vicini ricchi; che talora essi a vicenda non t’invitino, e
ti sia reso il contraccambio.
Questo
contraccambio, in cui i favori si uguagliano, si discosta dal modello richiesto
da Dio. Perché, se le benignità si equiparassero nel dare e nel ricevere, dove
starebbe la “carità”?. Perché solo nel
far desinare qualcuno che non può ricambiarci, si esplica la presenza del seme
dell’amore, altrimenti le azioni si annullerebbero e non si potrebbe attribuire
il credito di chi sia più caritatevole, virtù fortemente richiesta dal
Signore.
Luca
14:14 E sarai beato; perciocché essi non hanno il modo di rendertene il
contraccambio; ma la retribuzione te ne sarà resa nella risurrezioni dei giusti.
Il
beneficio del contraccambio dell’atto caritatevole, in accordo all’insegnamento
di Dio, è solo differito nel tempo. Ed ecco che viene in gioco la “fede”, la quale ci muove ad offrire
generosamente un bene al prossimo bisognoso, sapendo di non ricevere un immediato
contraccambio, ma un premio rinviato, non umanamente compreso, perché divino.
Conosciuta
la virtù della carità e la sua funzione, non è del tutto conveniente
discordarci da essa, copiando usi modani che non offrono altro che illusione,
ma apprezzare, invece, l’evento del contraccambio offerto da Dio, il quale è il
solo che contiene la realtà della ricompensa della vita, immune da ogni
inganno.
Matteo
24:12 E perciocché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si
raffredderà.
Perché
negli ultimi tempi, più ci invade la corruzione più è forte la grazia di Dio a
liberarci. Solo a condizione che la nostra fede sia salda nel Signore e che il
nostro cuore sia rivolto solo a Lui.
Abbiamo
allora un compito, quello di perseverare contrastando coloro che ci tirano
verso la concupiscenza, mentre noi li tiriamo verso la virtù di Dio.
Pace
e fede nel Signore
Dr.Giuseppe Drago