Dopo che Gesù fu risuscitato dai morti,
si unì con i suoi apostoli nel momento in cui essi stavano consumando la
colazione. Al termine, fece una domanda specifica a Pietro e gli disse. Mi ami più di questi? A questa domanda
Pietro si meravigliò e fu confuso per la natura personale della domanda e per
la comparazione del suo amore verso Gesù, se fosse stato più degli altri.
Angosciato di essere stato esposto, a motivo del suo amore, a confronto con gli
altri apostoli, rispose in modo sottomesso: Sì,
Signore, tu sai che ti voglio bene. Tuttavia, se la domanda di Gesù, sembrò
essere strana, in effetti non lo fu. Infatti, essendo che il tempo della
dipartita si avvicinava, Gesù volle confermare se la sua scelta su Pietro, come
guida, fosse stata idonea anche per affrontare il sacrificio, che
immancabilmente sarebbe scaduto su ciascuno degli apostoli. Quella domanda fu
la base su cui si sarebbe fondata la missione di Pietro, come guida per gli
apostoli e per la chiesa. A quella
risposta, Gesù gli comunica il compito arduo di pascere i suoi agnelli. Se da un lato Pietro si sentì qualificato per
la richiesta del Maestro, fu di nuovo sorpreso per la ripetizione della stessa.
E questa volta sentitosi incalzato, rispose: Signore tu sai che ti voglio bene.
Ecco che Pietro entra in panico e non sa se intendere quelle domande come
elogio o come rimprovero. Ma quando Gesù
ripeté la stessa domanda, Pietro fu rattristato che gli avesse detto per la
terza volta: Mi vuoi bene? Così, egli
rispose: Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene. Pietro
adesso intuisce che le domande rivoltogli non erano più di elogio o di
rimprovero ma che Gesù sembrava volere confermare qualcosa di più importante
dal pretendere la fiducia di Pietro, considerando, nel caso, il riferimento
all’arresto di Gesù, quando cantò il gallo per la seconda volta e Petro lo
tradì. Ma quale motivo vi era nascosto in quelle domande oltre a quella di
escogitare la fiducia di Pietro? Giovanni 21:19 Gesù, Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato
Dio. Nel contesto, l’esempio che Gesù espone del giovane e dell’anziano,
apre un significato che se apparentemente sembra disgiunto, esso è strettamente
legato alla morte di Pietro. Il paragone del giovane Pietro che si cingeva da
solo e andava dove voleva e nella sua vecchia, avrebbe steso le sue mani
affinché un altro lo avrebbe cinto e lo avrebbe condotto dove non avrebbe
voluto, sta a significare proprio che se durante la predicazione del vangelo di
Gesù, Pietro sarebbe andato in giro per il mondo senza che qualcuno lo avrebbe
cinto, al momento dell’approssimarsi della sua morte, egli sarebbe stato
coinvolto dalla fede profonda in Gesù ed essa lo avrebbe cinto e guidato come
il giovane conduce il vecchio. Che non fosse stato più lui capace di muoversi
ove avrebbe voluto ma che la fede in Gesù, lo avrebbe condotto direttamente e
senza titubanza verso il sacrificio per onorare Dio. Giovanni 21:19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Già
una volta Petro glorificò Dio Matteo 16:16 Simon
Pietro rispose: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Ma ora Pietro,
divenuto guida della chiesa, ne diviene anche colonna di fede rispecchiando
assieme tutto il carattere umano presentato alla grazia di Dio. Egli, ora con i
suoi errori ora con la sua fermezza di fede, resta l’apostolo che più degli
altri ha dialogato con Gesù esperimento e mostrando tutti i segreti del
carattere umano. Così, Gesù lo ha apprezzato e lo ha onorato alla dignità di
esserlo anche difronte a Dio.
Pace e fede nel
Signore
Aforismi di g.d.
Pietro:
Pietro nel mostrare il suo carattere umano pur rimane l’apostolo meritevole di
onorare Dio.
Mi ami:
la domanda mi ami più degli altri è rivolta anche a noi, per cui, ognuno si
deve sentire di amare Gesù più degli altri.
Essere pronti:
dobbiamo essere pronti a ricevere la domanda simile a quella di Pietro, e
prontamente rispondere a Gesù, si ti amo più degli altri. Certo, che lo Spirito
Santo ci aiuterà a confermarlo.