sabato 17 dicembre 2022

QUANDO GESU’ E’ NATO?

 

Da sempre, gli storici ma anche i curiosi si sono interessati di conoscere la data del giorno della nascita di Gesù e molte sono state le ricerche che hanno portato a nulla di fatto. Il problema sta nel fatto che non si è eseguito, a priori, un esame approfondito delle Sacre Scritture nelle parti che indirettamente parlano della sua nascita e soprattutto vagliare il significato e il motivo, per il quale, non è stato menzionato il giorno della nascita di Gesù. La prima domanda da farsi su questo particolare è: il giorno della nascita è stato perso nella trascrizione delle Sacre Scritture o volutamente Dio ha nascosto il giorno glorioso della nascita di Gesù? Diciamo che la non menzione del giorno della sua nascita è corroborato ad un importante motivo di rivelazione nascosto dentro il ministerio di Gesù. E lì che dobbiamo cercare e soffermarci soprattutto nel capitolo, Ebrei 1:7 e seguenti.  Qui, ci accorgiamo che è strano che in questo capitolo è menzionato Melchisedek, come il sacerdote dell’Iddio Altissimo con tanta minuziosità di informazioni sulla persona a differenza del vecchio Testamento, ove, egli è stato fatto apparire e disparire in modo misterioso. In che modo, allora, Melchisedek abbia una forte correlazione con Gesù e, soprattutto, in che modo si deve collegare il tipo di comparsa del sacerdote con la nascita di Gesù? Sul fatto che il Sacerdote di Dio sia stato Gesù in Spirito si è largamente parlato ma quello che si vuole ora dimostrare è l’attinenza del giorno della nascita di Gesù con l’apparenza del sacerdote di Dio che tra di loro vi è un forte legame. Innanzi tutto, cominciamo a dire che sia il Sacerdote, che Gesù, sono divini e vengono dal cielo. Seconda osservazione, che Gesù sia Sacerdote alla maniera di Melchisedek ne ingloba divinamente numerosi aspetti simili e in special modo: in riguardo, come del Sacerdote di Dio non si conosce il suo giorno di nascita né di fine vita, controllare questa notizia in particolare, allo stesso modo, non si sa nemmeno la nascita e la fine della vita di Gesù, essendo Egli simile a Melchisedek. Per questo motivo, mai possiamo sapere la nascita di Gesù, perché, anche Egli, come Sacerdote dell’Altissimo è sceso sulla terra. Essendo Egli eterno, non può avere una nascita e una fine, anche se Gesù uomo, è morto sulla croce. Infatti, l’eternità di Gesù ha avuto solo un intervallo dentro il nostro tempo quando è sceso su questo mondo.  La prova della correlazione tra i due Sacerdoti divini, l’abbiamo anche visto quando Meltisedek ha offerto pane e vino nel momento della vittoria di Abramo e in forma corrispondente, l’offerta del pane e vino di Gesù, è stata nel momento della vittoria della salvezza dell’uomo. Quindi non essere noto il giorno della loro nascita né della loro fine terrena è stato nel potere divino, essendo che, i personaggi non sono di questo mondo e non sono soggetti al nostro tempo. Cercare di conoscere il loro giorno, significherebbe deteriorare la realtà divina, sminuendola al livello terreno. Questo cercare a tutti i costi la data di nascita e di morte di Gesù, annullerebbe la realtà divina e la certezza della nostra salvezza, poiché, considerandoli umani non faremmo altro che contentarci della fine dolorosa su questo pianeta senza speranza. Ma grazie a Gesù, eterno, saremo svincolati da questo mondo per accedere alla vita.

Pace e fede nel Signore

 

 

 

 

mercoledì 23 novembre 2022

LA MANO DI SCANDOLO

 

Sappiamo che in questo mondo nessuno è giusto e nemmeno perfetto ma nel sentire gli avvertimenti di Gesù, dobbiamo riflettere con sentimento di timore o di tranquillità? Matteo 9:47 Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna. Questo verso ci pone in un considerevole numero di problemi e riflessioni non del tutto felici, per il fatto che, non ci parla di perdono di ciò che ci aspetteremmo sentire da Gesù. Dovremmo essere giudici di noi stessi nell’individuare la colpevolezza del nostro agire ed essere esecutori materiali eliminando l’organo che ci ha portato a trasgredire? Tutto questo, se avvenisse, non contrasterebbe i principi del vangelo del perdono di Dio? E non contrasterebbe la forma di incorruttibilità richiesta per accedere al Regno di Dio? Effesini4:13 finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto. Il fatto di essere perfetto si riferisce anche al corpo o solo all’anima?  Se dobbiamo tagliare la mano o cavare l’occhio peccatore come saremmo nel regno dei cieli? Saremo monchi o ciechi di un occhio? Allora, la perfezione richiesta dell’uomo davanti a Dio dove sarebbe? Questo è un problema. Se Dio ha scelto i trecento guerrieri che lambirono l’acqua alla sponda del fiume. Giudici 7:5 Gedeone fece dunque scendere la gente all'acqua e il Signore gli disse: Quanti lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da una parte; porrai da un'altra quanti, per bere, si metteranno in ginocchio. Saremmo allora selezionati come non idonei se non abbiamo mozzato la nostra mano o cavato il nostro occhio? Certamente no! Vi è motivo di credere che la considerazione riferita è al comportamento dell’uomo e, siccome esso è morale, lo stesso sarà anche il significato. Infatti, Romani 12:2 Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. Così la perfezione si raggiunge non osservando l’andamento di questo mondo ma seguendo la virtù suggerita da Gesù. Infatti, a nessuno Gesù durante il suo ministerio ha ordinato a qualcuno seduta stante di tagliarsi una mano o cavarsi un occhio, ma le sue parole sono state sempre umili e consolanti per gli uomini. Infatti, Egli, come Salvatore del mondo si è sacrificato per tutti, affinché, nessuno si potesse tagliare una mano o cavarsi un occhio.  Gesù si è immolato sulla croce, perché nessuno potesse essere predato dalla morte. Quel peso della croce che decretava per gli uomini, Egli, se lo ha addossato su di se. Il fatto di tagliarsi la mano o cavarsi l’occhio è l’incitamento di esporre l’uomo ad affrontare l’atto disciplinare più arduo per abbattere la corruzione dei tempi avvenire e rendersi idoneo di ricevere la grazia di Dio che lo avrebbe salvato dal maligno già in questo mondo. Questo avvertimento, allora, dobbiamo leggerlo con l’umiltà di Cristo e non con la furbizia di satana.

Pace e fede nel Signore