martedì 13 settembre 2022

LA SPERANZA CHE NON DELUDE

 

La speranza, supponiamo che sia uno stato d’ansia di una aspettativa probabilmente possibile, ove l’uomo la pone nella memoria collegata ad un filo di realtà che fa muovere il cuore con attimi di apparente visone di gioia o di dolore e che resta accesa fino ad un tempo indefinito e può modificare l’aspetto e il carattere di una persona fino alla fine dei suoi giorni. Questo aforisma, se può essere considerato logico, non collima affatto con la speranza che offre Dio nella sua rivelazione coadiuvata dallo Spirito Santo: Romani 5:5 La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Così, impariamo che la speranza che Dio ci offre è reale perché non delude, ed essa è una certezza così perfetta che l’uomo può percepirla e realizzarla come vera, essendo che, sta tra la terra e il cielo. Il velo che ostruisce questa reale aspettativa divina, come l’arcobaleno, può nascondersi tra le nuvole e può essere vista e, nel nostro caso, sentita da pochi, cioè, da quelli a cui Dio dona la comprensione di essere divinamente guidati dall’alto. Ma come facciamo a capire che questa speranza che Dio ci offre non deluda?  Romani 5:6 Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito.   Ecco il segreto. Come ha potuto Gesù morire per salvare gli uomini con la certezza che gli uomini lo avrebbero seguito?  Da questo notiamo che la speranza che nutre Gesù sulla credibilità della fede degli uomini, è oltremodo più grande e è più salda di quella terrena, poiché, non appartiene a questo mondo ma all’Essere eterno. Su questo, nessun uomo può obbiettare sulla speranza di Gesù che possa essere modulare o osculante con quella terrena. Dio è Dio e nessuna particella della materia può resistergli né tanto meno l’uomo creato a somiglianza di Dio. Da questa disparità è necessario l’intervento dello Spirito Santo che illumini l’uomo ma soprattutto che gli faccia sentire la realtà della speranza che Dio gli ha promesso. Così, per dimostrare che la realtà della speranza divina è universale, Gesù, la infonde al più incredulo uomo peccatore, per raccogliere la piena fede dai più saggi, per mezzo della sua luce, come sapienza illuminante e con il suo amore, come la rete dei pescatori. E come la terra riceve la luce dal sole, così l’uomo è pieno della speranza di Dio. Infatti, come è vero che sarà giorno così è la realtà della speranza di Dio. Infatti, il sacrificio di Gesù sulla croce e la sua ascesa in cielo sono la conferma del patto della salvezza per l’uomo ma soprattutto la conferma della speranza del suo ritorno. Questo sentimento di speranza divina diviene così il sentimento più ambizioso dell’uomo che supera ogni promessa umana. La nostra esistenza è legata a questa speranza che solleva l’uomo dal suo dubbio e lo inoltra a guardare il cielo come luogo della sua vera dimora. Già avertiamo sintomi di questa nuova esistenza quando la paura del morire ci incalca il passo. Chi nutre questa speranza, il suo cuore non è lontano da Dio. 

Pace e fede nel Signore.