mercoledì 1 maggio 2013

LA CROCE E IL CROCIFISSO


Mentre la croce, per molti, è sinonimo di maledizione, troviamo che nelle Sacre Scritture è per la prima volta menzionata ad onor di fede, e rappresenta l’unico modo di lasciare tutto ciò che ci lega in questo mondo e seguire Gesù. 
Matteo 10:38  E chi non prende la sua croce, e non viene dietro a me, non è degno di me.
La croce è il patto di fedeltà che collega tutti i credenti all’amore di Dio, ricordando che lo stesso Gesù è stato il primo a promettere questo legame di fede per la salvezza di tutti, prima della sua discesa.
La croce è salvezza, perché rappresenta il dono della vita offerta nel luogo del Golgota con la manifestazione di prodigi e miracoli, ove il Cristo ha dato il meglio di se, lasciando scorrere il suo sangue come lavacro di santità per chi prende la sua croce e lo segua, non significando di prenderla materialmente sulle spalle, ma come scopo di rinuncia del professare il  male e operare il bene che nobilita l’anima e vivifica lo spirito.
La croce non è il luogo di discriminazione ove i trasgressori vengono esclusi, ma come Gesù, ha accolto il ladrone, accoglierà tutti i peccatori, che sono con animo di pentimento, dediti a seguire la via stretta della rinascita.
La croce non è il luogo di sconfitta ma di vittoria, perché Gesù ha conficcato la spada della croce nel cuore di satana. Il suo corpo, che si trovava né in cielo né in terra, veniva sorretto da tre chiodi, simbolo della Trinità che marcò la esecutività del patto di sangue, a valor di gloria eterna, ed ancora, incoronando Gesù, Re dei re e Signore dei signori, che è stato innalzato agli onori dell’altare e di sedere accanto al Trono di Dio.   
Gesù, il Crocifisso, è primizia di tutta l’umanità e la croce rappresenta la sua chiave che apre tutte le porte e quando le chiude nessuno le apre, ci dona la libertà e ci apre la via dell’eterno con il privilegio di vivere dove Egli vive e di seguire i percorsi del suo amore.  Non c’è altra cosa che potremmo desiderare di più, che essere amati da Dio mentre osserviamo le sue vie, perché esse sono quelle che vivificano la nostra vita per sempre.
Marco 15:30  salva te stesso, e scendi giù di croce.
Se Gesù, fosse sceso dalla croce, si sarebbe sottomesso al volere dell’uomo,  ed essendo l’uomo già sottoposto alla tentazione di satana, Egli si sarebbe trovato sottomesso a tutti e due. Vana, quindi, sarebbe stata la sua crocifissione, prezzo unico per ottenere la salvezza dell’umanità. Ma grazie al suo sacrificio, tu ed io siamo salvati e vittoriosi contro la morte, accogliendo la prospettiva del grande disegno divino che ci attende per dare attuazione alla ricompensa dei nostri dolori.
Dr. Giuseppe Drago