Mentre la croce, per molti, è
sinonimo di maledizione, troviamo che nelle Sacre Scritture è per la prima
volta menzionata ad onor di fede, e rappresenta l’unico modo di lasciare tutto
ciò che ci lega in questo mondo e seguire Gesù.
Matteo 10:38 E chi non prende la sua croce, e non viene
dietro a me, non è degno di me.
La croce è il patto di fedeltà
che collega tutti i credenti all’amore di Dio, ricordando che lo stesso Gesù è
stato il primo a promettere questo legame di fede per la salvezza di tutti,
prima della sua discesa.
La croce è salvezza, perché
rappresenta il dono della vita offerta nel luogo del Golgota con la
manifestazione di prodigi e miracoli, ove il Cristo ha dato il meglio di se,
lasciando scorrere il suo sangue come lavacro di santità per chi prende la sua
croce e lo segua, non significando di prenderla materialmente sulle spalle, ma
come scopo di rinuncia del professare il
male e operare il bene che nobilita l’anima e vivifica lo spirito.
La croce non è il luogo di
discriminazione ove i trasgressori vengono esclusi, ma come Gesù, ha accolto il
ladrone, accoglierà tutti i peccatori, che sono con animo di pentimento, dediti
a seguire la via stretta della rinascita.
La croce non è il luogo di
sconfitta ma di vittoria, perché Gesù ha conficcato la spada della croce nel
cuore di satana. Il suo corpo, che si trovava né in cielo né in terra, veniva
sorretto da tre chiodi, simbolo della Trinità che marcò la esecutività del
patto di sangue, a valor di gloria eterna, ed ancora, incoronando Gesù, Re dei
re e Signore dei signori, che è stato innalzato agli onori dell’altare e di
sedere accanto al Trono di Dio.
Gesù, il Crocifisso, è primizia
di tutta l’umanità e la croce rappresenta la sua chiave che apre tutte le porte
e quando le chiude nessuno le apre, ci dona la libertà e ci apre la via
dell’eterno con il privilegio di vivere dove Egli vive e di seguire i percorsi
del suo amore. Non c’è altra cosa che
potremmo desiderare di più, che essere amati da Dio mentre osserviamo le sue
vie, perché esse sono quelle che vivificano la nostra vita per sempre.
Marco 15:30 salva te stesso, e scendi giù di croce.
Se Gesù, fosse sceso dalla croce,
si sarebbe sottomesso al volere dell’uomo,
ed essendo l’uomo già sottoposto alla tentazione di satana, Egli si
sarebbe trovato sottomesso a tutti e due. Vana, quindi, sarebbe stata la sua
crocifissione, prezzo unico per ottenere la salvezza dell’umanità. Ma grazie al
suo sacrificio, tu ed io siamo salvati e vittoriosi contro la morte,
accogliendo la prospettiva del grande disegno divino che ci attende per dare
attuazione alla ricompensa dei nostri dolori.
Dr. Giuseppe Drago
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