Le diverse teorie sull’origine dell’uomo, enunciate
dalla scienza, portano a considerare, come causa, una evoluzione della materia che
sebbene logica, lascia al pensiero umano un fitto mistero. Nell’approfondire tale teoria, ci si accorge
che mancano sia il collegamento tra le diverse fasi di trasformazione sia gli
elementi che l’hanno prodotto. Non resta che scrutare le Sacre Scritture, come
unica fonte disponibile, per conoscere l’origine dell’uomo. Come sappiamo dalla
Genesi 2:7 Allora l'Eterno Dio formò l'uomo
dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l'uomo
divenne un essere vivente. Il punto da approfondire, per avere un concetto
approssimato dell’origine dell’uomo è che cosa significa, un alito di vita. Per questo, consideriamo per prima cosa, la separazione
del corpo di polvere di terra dal soffio di vita. Il corpo dell’uomo è certamente
di questo mondo e la sua origine è la materia. Questa è una constatazione reale
e non lascia alcun dubbio di ipotizzare una provenienza diversa. Tuttavia, essa
si trova in contraddizione con quanto afferma Gesù in Giovanni 17:16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Per il fatto che Gesù è
andato al Padre, il significato - che non
sono di questo mondo - oltre a
significare di non far parte del mondo mondano, è certamente riferito a un
diverso mondo, come è il regno di Dio. Se non siamo di questo mondo, cosa Dio
ha soffiato nelle narici del corpo di terra? Se è stato, come è stato l’alito
di vita, il soggetto non di questo mondo sarebbe l’alito di vita, chiamato
spirito o meglio anima, essendo che Adamo fu fatto ad anima vivente. Dio, a quanto si possa supporre, ha fatto entrare
nel corpo l’anima prodotta o trasportata da Dio, dal suo regno, che si è
immessa nel corpo formato dalla polvere, in altri termini, il soffio entrando usò
il corpo come se fosse un suo vestito, vivificandolo. A questo punto, è chiara
la rivelazione che non siamo di questo mondo, come Gesù dice di non essere di
questo mondo. Il mistero di appartenenza ad un altro luogo o pianeta, chiamato
Paradiso, suscita interesse e fa comprendere come il ritorno di Gesù sarà un
avvenimento reale, esistendo una realtà diversa della terra. Col tempo, l’anima
vivente dentro il corpo si è impregnata di peccato, dal momento che fu corrotta
da satana e per questo motivo, ha bisogno di essere purificata. È necessario,
che ora acquisisca la santità trasmessa da Gesù, che è il santo, e che non si
corrompa ulteriormente. Tuttavia, essendo Gesù nato in carne, Egli, assume la
facoltà e non l’obbligo di santificarsi per trasmettere l’esperienza santifica
ai suoi discepoli. Giovanni
17:19 E per loro santifico me stesso, affinché essi pure
siano santificati in verità. Gesù con la sua santificazione dona la idoneità a chi
lo segue per divenire santo e suo seguace per entrare nel regno di Dio. In
definitiva, a mio modo di vedere, il rientro nel regno di Dio, sarebbe il
ritorno di quel soffio di vita, riprodottosi sulla terra, dopo essere stato purificato
per la originaria appartenenza. Tutto tornerebbe a Dio, essendo Egli, la vita
che forma e riproduce l’uomo in forma incorruttibile in tutto il suo regno, che
è l’universo. Se esiste, dove andremo, una tavola imbandita e berremo il vino con i patriarchi
e Gesù, deve trattarsi di un altro pianeta, ove tutto è rigorosamente perfetto
e incorruttibile.
Pace
e fede nel Signore
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