venerdì 5 gennaio 2018

SIAMO DI QUESTO MONDO?



Le diverse teorie sull’origine dell’uomo, enunciate dalla scienza, portano a considerare, come causa, una evoluzione della materia che sebbene logica, lascia al pensiero umano un fitto mistero.  Nell’approfondire tale teoria, ci si accorge che mancano sia il collegamento tra le diverse fasi di trasformazione sia gli elementi che l’hanno prodotto. Non resta che scrutare le Sacre Scritture, come unica fonte disponibile, per conoscere l’origine dell’uomo. Come sappiamo dalla Genesi 2:7 Allora l'Eterno Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente. Il punto da approfondire, per avere un concetto approssimato dell’origine dell’uomo è che cosa significa, un alito di vita. Per questo, consideriamo per prima cosa, la separazione del corpo di polvere di terra dal soffio di vita. Il corpo dell’uomo è certamente di questo mondo e la sua origine è la materia. Questa è una constatazione reale e non lascia alcun dubbio di ipotizzare una provenienza diversa. Tuttavia, essa si trova in contraddizione con quanto afferma Gesù in Giovanni 17:16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Per il fatto che Gesù è andato al Padre, il significato - che non sono di questo mondo -  oltre a significare di non far parte del mondo mondano, è certamente riferito a un diverso mondo, come è il regno di Dio. Se non siamo di questo mondo, cosa Dio ha soffiato nelle narici del corpo di terra? Se è stato, come è stato l’alito di vita, il soggetto non di questo mondo sarebbe l’alito di vita, chiamato spirito o meglio anima, essendo che Adamo fu fatto ad anima vivente. Dio, a quanto si possa supporre, ha fatto entrare nel corpo l’anima prodotta o trasportata da Dio, dal suo regno, che si è immessa nel corpo formato dalla polvere, in altri termini, il soffio entrando usò il corpo come se fosse un suo vestito, vivificandolo. A questo punto, è chiara la rivelazione che non siamo di questo mondo, come Gesù dice di non essere di questo mondo. Il mistero di appartenenza ad un altro luogo o pianeta, chiamato Paradiso, suscita interesse e fa comprendere come il ritorno di Gesù sarà un avvenimento reale, esistendo una realtà diversa della terra. Col tempo, l’anima vivente dentro il corpo si è impregnata di peccato, dal momento che fu corrotta da satana e per questo motivo, ha bisogno di essere purificata. È necessario, che ora acquisisca la santità trasmessa da Gesù, che è il santo, e che non si corrompa ulteriormente. Tuttavia, essendo Gesù nato in carne, Egli, assume la facoltà e non l’obbligo di santificarsi per trasmettere l’esperienza santifica ai suoi discepoli. Giovanni 17:19 E per loro santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità. Gesù con la sua santificazione dona la idoneità a chi lo segue per divenire santo e suo seguace per entrare nel regno di Dio. In definitiva, a mio modo di vedere, il rientro nel regno di Dio, sarebbe il ritorno di quel soffio di vita, riprodottosi sulla terra, dopo essere stato purificato per la originaria appartenenza. Tutto tornerebbe a Dio, essendo Egli, la vita che forma e riproduce l’uomo in forma incorruttibile in tutto il suo regno, che è l’universo. Se esiste, dove andremo, una tavola imbandita e berremo il vino con i patriarchi e Gesù, deve trattarsi di un altro pianeta, ove tutto è rigorosamente perfetto e incorruttibile.
Pace e fede nel Signore

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