venerdì 3 luglio 2015

GESU' TROVA UN ASINELLO



Giovanni 12:14 E Gesù, trovato un asinello vi montò su, secondo ch’egli è scritto.
Si fa riferimento a uno scettro della casa di Giuda, che secondo le Sacre Scritture non sarebbe passato di mano fin quando non sarebbe venuto colui al quale, quello appartenesse. Il segno fu profetizzato da Giacobbe per suo figlio Giuda: Genesi 49:11  Egli lega il suo asinello alla vite, E al tralcio della vite nobile il figlio della sua asina; Egli lava il suo vestimento nel vino, E i suoi panni nel liquor delle uve.

L’entrata trionfante in Gerusalemme non fu compresa dal popolo né dai discepoli, perché il riferimento che Gesù impersonò in quel momento fu di ardua interpretazione, anche per i dottori della Legge, i quali avrebbero dovuto ricollegare l’avvenimento alla profezia di Israele fatta a Giuda, perché furono turbati grandemente e non ebbero la sensibilità di andare a cercare conferma nelle Scritture.
Il motivo per il quale Gesù indirizzò gli apostoli a un preciso luogo per trovare l’asina e il suo puledro, dimostra la corrispondenza al dettato delle Sacre Scritture che è immutabile e non trapassabile. Dimostra anche che, l’asino, umile creatura legata alla vite sarebbe stata la chiesa come tralcio legata alla vite, che è Gesù. 
Il suo vestito lavato nel vino, simboleggia che sarebbe stato macchiato di sangue e i suoi panni, unti nel liquor dell’uva, sarebbero stati profumati dopo la morte, come se fossero stati annaffiati con onoranze di Re.
Il popolo di Gerusalemme, spinto da una rivelazione divina, all’apparire di Gesù stese nella via, delle palme formandone un tappeto unico e speciale, mentre lo acclamavano, Re di Israele. E’ da notare che il popolo fu più sensibile dei sacerdoti a comprendere il momento storico-divino che Gesù stava riferendosi, mentre gli Scribi, pur sapendo chi, Egli fosse, si opposero con pieno, animus malus, culminante in una perpetrazione di reato che insieme a Giuda fecero assassinare, il Figliolo di Dio.
  
 Non è poca cosa che Gesù, abbia rispecchiato le Sacre Scritture dimostrando che esse sono la sua stessa Parola e che solo Lui può impersonarle. Il fatto che cavalcò il puledro, secondo le Scritture, ci rivela, nel loro rispetto, che Egli ritornerà in gloria e non più cavalcando un’asina, ma un cavallo bianco, sguainando la sua spada a doppio taglio contro tutti i re della terra. 
Questa rivelazione ci deve confortare, poiché non può avvenire un olocausto nel mondo, altrimenti quale nazione s’inginocchierebbe a Lui e quale popolo lo acclamerebbe? Apocalisse 22:12  Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco, per rendere a ciascuno secondo che sarà l’opera sua.
Oggi, sembra che siamo abbandonati da Dio, ma non lo siamo, perché non lo fu il suo popolo sotto il faraone e non lo sarà ora.  Gesù acquisterà lo scettro del dominio di tutto il mondo nella sua piena realtà e lo farà presto. Da questa certezza, non dobbiamo voltare le spalle a Dio, perché le conseguenze possono essere gravi così, ma una preghiera fatta con fede, avvicinerà la sua venuta.
Pace e fede nl Signor

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