Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Uno dei più discussi versi delle Sacre Scritture che l’uomo non riesce a decifrare e che lasciano nel cuore tanto mistero e tanta angoscia di percepire l’ignoto come un buio assoluto e la distanza siderale dalla sapienza di Dio. Tuttavia, chiediamo a Dio che ci conceda un po' di conoscenza più di ieri per oltrepassare il limite della realtà materiale e immetterci nell’invisibile trascendentale e provare a ragionare come gli angeli. Cominciamo a dire che se nel principio era la Parola, in quel preciso momento era, poco prima o molto prima Dio. Non vi è cronologia Dio sempre è. Per il fatto che la Parola si sia unita appo Dio, sorgono due questioni: che Dio fosse il cervello con la piena capacità di creare il creato e la Parola che fosse stata lo strumento che avrebbe fatto vibrare la voce di comando di Dio, necessaria per l’evento creativo e, quindi, insieme diventano Dio nella sua identità complessa e unica e assoluta dell’esistenza sul nulla e sovrano del tutto. Ma come sia stato possibile che Dio avrebbe avuto bisogno della Parola per creare? Questo è un problema, poiché non riusciamo a comprendere nemmeno la posizione dello Spirito Santo se fosse stato già con Dio. La lettura non specificando l’evento dello Spirito Santo con Dio, ci fa comprendere che era con Dio. Quindi Dio e Spirito Santo erano già una sola identità divina esistente in uno spazio chiamato Regno di Dio. La Parola può essere stata generata dal pensiero di Dio e quindi da Dio, essendo l’unica identità esistente prima della Parola. Essa essendo generata, diventa parte di Dio perché della stessa sostanza. Ecco che si è formato Dio nella sua misteriosa Trinità, pronta ad assumere la volontà come cervello che comanda alle labbra di parlare con voce umana. Questo ci ricorda che Dio avendo dato all’uomo la sua immagine, Dio ha le stesse labbra dell’uomo, così pure le mani e tutto il corpo ma in spirito. Quando Dio scrisse con la sua mano le tavole della legge nel monte Sinai, di fronte a Mosè, Dio o l’Angelo del Signore era presente ma invisibile. Sulla seconda frase, la Parola era Dio, non possiamo altro pensare che Dio si sia impersonato con la Parola, per fatto che parlando la Parola era come se parlasse Dio stesso, la Parola trasmette il pensiero e la volontà di Dio in suoni e parole. Ma come ha fatto la Parola a scendere e assumere un corpo umano sulla terra? Gesù seme di Dio è stato l’unico a riceverla dentro in suo corpo ma in parte, essendo che la Trinità è sempre unita a Dio. Una prova che la Parola riceve il comando dal cervello di Dio la possiamo capire quando a Gesù gli fu chiesto il giorno della fine del mondo e Gesù ha risposto che nessuno lo sa ma solo Dio. Da questo intendiamo che Dio come Cervello deciderà e quando deciderà lo trasmetterà alla Parola, cioè alle labbra di se stesso, che parleranno come Parola, terza identità di Dio.
Pace e fede nel Signore
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