Come Gesù ha rivelato che è sceso dal cielo, nell’ultima cena quando fu tradito, rivela cosa rappresentano il pane e il vino. 1Corinti 11: 24 ... e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me. Il pane rappresenta il suo corpo come espressione del suo patto. Le parole: che è dato per voi sono diversi dalle parole io do per voi come avrebbe dovuto dire, essendo che, il soggetto è Lui che dà il suo corpo per il sacrificio. Ma le parole: è dato per voi, indicano una relazione esterna che lo lega ad una promessa espressa a un mandato ricevuto dal Padre. Da questo ci ricordiamo in Apocalisse: .... Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli? …il leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli. Così, Gesù, nel dire: il mio corpo è dato per voi, rivela l’accettazione del mandato ricevuto dal Padre. Il quale mandato subisce una modifica nel Giardino di Getsemani quando Gesù disse al Padre: se possa passare questo calice, se no la tua volontà sia fatta. Essendo che, Gesù carne sentì i sentimenti puri del dolore umano. Da quel momento il suo corpo è divenuto offerta di sacrifico per il mondo. Ecco perché Gesù dice: che è dato per voi, poiché, il corpo di Gesù immacolato si sacrificò per l’uomo che doveva essere purificato. In riguardo al calice, esso, rappresenta la forma figurativa del brindare al patto accettato da Gesù. Il vino che sta all’interno del calice rappresenta il suo sangue che similmente a quello di Abele, Genesi 4:10 Il Signore disse: Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra. Il sangue di Abele era lo spirito che gridava. Così, il vino rappresenta il sangue cioè lo Spirito di Gesù e quindi, la Parola, che è scesa dal cielo. Questo vino riferito al sangue non è stato per ricordare un atto solenne di terra ma è stato un rito spirituale e divinamente eseguito che ha rivelato il collegamento di Gesù, il sacrificio e la Parola per salvare l’uomo. Ed ancora, ha rappresentato la disponibilità di Dio che si è sostituito ad Abramo sacrificando l’unigenito Figlio Gesù, come fece Abramo quando stava sacrificando l’unigenito suo figlio Isacco. Per questo, Gesù fece l’ultima cena perché essa rappresentò il suo momento finale sulla terra che sarà collegato alla cena iniziale quando saremo con Gesù, Abramo e Giacobbe nei cieli. È motivo di profonda riflessione pensare che poca cosa può fare l’uomo di fronte all’immensità di Gesù. Tuttavia, Egli non chiede molto, solo che l’uomo abbia fede il Lui fino alla fine. Poiché, se berremo del vino nel regno di Dio, per conseguenza vi sarà una nuova Terra. Se a questa terra Dio ha dato nome terra, vuol dire che esiste già una nuova Terra che è la Terra madre ove tutti saremo come lo furono Adamo ed Eva, ma in modo diverso con più sapienza, fede e conoscenza.
Pace e fede nel Signore
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