La fede è lo stato d’animo più importante che l’uomo debba avere per piacere a Dio. Essa deve essere ora manifesta nelle opere ora trascendentale nell’anima ma non è commisurabile con lo strumento umano. Solo Dio ne può valutare il peso e la grandezza, essendo che, Egli, è il solo che la concede e l’uomo l’accresce con l’aiuto di Dio. La fede risulta essere la virtù più eccelsa della sensibilità intima che l’uomo possa avere in questa terra, senza di essa, l’uomo sarebbe simile agli animali. Oltre la fede è necessario avere la realtà innata della conoscenza del rapporto di appartenenza a Dio, cioè, concepire che non siamo nati dal nulla ma creati da Dio. Per questo Gesù fa appello alla sensibilità dell’uomo in riguardo alla fede e spesso la misura rivelando quando essa è grande o poca. Se l’uomo ha una fede come un seme di sesamo essa è considerata sufficiente per spostare i monti. Ma quanto grande è stata la fede di Pietro quando disse a Gesù, Matteo 14:28 Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull'acqua…. E quanto poca sia stata la sua fede: 31 Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: Uomo di poca fede, perché hai dubitato? Il fatto che Pietro abbia dubitato e conseguentemente affondava nel mare, indica che Pietro si è trovato in un dilemma, ove vi è stato un momento dubitativo di credere se Gesù fosse in carne o in Spirito. Dissero: È un fantasma! Per questo due condizioni si aprono: una, la certezza che Pietro credesse fortemente che Gesù fosse in carne quando disse: comandami di venire da te sull'acqua, la seconda, quella che Gesù fosse in Spirito, la quale, fu assorbita dalla paura di pensare che Gesù fosse veramente in Spirito, più la furia della tempesta. Queste due situazioni fecero sì che lo fecero affondare in acqua. In quel momento con la paura che Gesù fosse in Spirito e non potesse aiutarlo, Pietro, già in balia delle acque, cominciò a affondare. In quell’attimo gridò: Signore, salvami! come ultima speranza di salvezza, pur credendo che Gesù fosse in Spirito. Così, il credere che Gesù fosse in Spirito e la tempesta fecero dubitare Pietro della realtà di Gesù. Da questo, ricordiamo che Gesù rimproverò Pietro per la poca fede, ma attenzione non per la mancanza di fede. Gesù mostra la debolezza dell’uomo che alla prima difficoltà la sua fede traballa, ma pure, essendo che il suo sacrificio sulla croce non è stato vano per impiantare la fede negli uomini che fino ad oggi, essa si fortifica nei cuori dei credenti. Diverso è il ritrovamento della fede grande in alcune persone che han fatto sbalordire Gesù. Matteo 15:28 Allora Gesù le replicò: Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri. E da quell'istante sua figlia fu guarita. Così la fede, dall’uomo non è possibile valutarla se non superficialmente, poiché, anche se si vede esplicita nel carattere e nelle opere, solo Dio sa quando essa sia grande. Gesù ha mostrato la sua fede come la più eccelsa, la più perfetta divinamente infusa da Dio in Gesù fin dalla nascita. Per questo l’uomo deve prendere esempio della fede di Gesù per imitarla nella sua vita, non avendo nessun uomo mai avvicinatosi nemmeno un poco. Gesù giudicherà la nostra fede avendo davanti le nostre opere e il nostro dolore. È da ricordare che la fede di Gesù fu manifestata al mondo con profonda emozione e ubbidienza: Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi.
Pace e fede nel Signore
Nessun commento:
Posta un commento