sabato 24 giugno 2023

COLLEGATI ALL’ETERNO

 

 

Non sappiamo nemmeno da dove incominciare, per dare una definizione di cosa sarà la vita eterna, se non riflettere su quanto ci insegnano le Sacre Scritture e di quanto ci afferma il Signore Gesù. Questa realtà futura è talmente discussa e immaginata che ci appare come se fosse indefinita, essendo che, non possediamo alcuna capacità di vedere oltre il visibile. Riflettendo, sulle parole di Gesù, possiamo dedurre che la nostra origine non è causale in questa terra come se fossimo apparsi da una unione di elementi ma Gesù ci afferma che la nostra origine appartiene a Dio: Giovanni 17:16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. In questo caso, sia se il riferimento è spirituale che materiale la realtà è che non apparteniamo a questo mondo ma a Dio. Come tali, non siamo di questo mondo perché Dio è Spirito e anche noi siamo spirito. Tuttavia, essendo che siamo dentro a un corpo nel comunicare con noi, Dio, si manifesta attraverso l’Angelo di Dio o parla dalla nuvola.  Se Gesù non essendo di questo mondo è apparso in carne, la nostra realtà sulla terra sarebbe un’apparizione esistenziale temporanea, poiché, le nostre origini prenderanno la loro vera forma quando saremo nel nuovo luogo che Gesù sta preparando. Dove sarò io sarete anche voi. Potremmo dire che siamo degli eterni che temporaneamente sono stati collocati su questa terra per vivere in un mondo limitato per la costituzione di motivi logistici a noi sconosciuti. Per tali ragioni, ritorneremo alla natura eterna primiera. In riguardo a questa appartenenza celestiale dell’uomo, ricordiamo alcune frasi dette da Gesù: Giovanni 17:6 Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. Quindi, l’umanità appartiene a Dio e Gesù ha il mandato di salvarci con la condizione che da Dio, erano tuoi, dopo la salvezza passeremo a Gesù, sotto l’egida di Dio: Io vado a preparavi il posto. La vita eterna non è da intendere come uno stato passivo dell’uomo come erroneamente si possa pensare ma sarà simile a questa terrestre attiva e profondamente ordinata. A questo nuovo sistema di vita umana, Gesù, pone la sua richiesta: Giovanni 17:24 Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, Ecco che per potere essere trasportati nel nuovo luogo denominato, Paradiso, che è un pianeta simile alla terra, dobbiamo essere trasportati. Quelli ancora viventi, nel momento della partenza, saranno trasformati dopo quelli risuscitati dai morti. Questo, avverrà quando Gesù apparirà nella nuvola, in vittoria. E’ chiaro che questo progetto umano fondato da Dio, dall’essere evolutivo di una perfezione, a causa della disubbidienza l’uomo, sta passando attraverso il materiale che è il surrogato degli elementi nobili della perfezione. Infatti tra un robot di intelligenza artificiale e l’uomo vi è un abisso come tra la morte e la vita. Il filo conduttore tra le due creazioni, una di intelligenza e l’altra di potenza divina esiste un piccolo margine di avvedutezza ove facilmente l’uomo può cadere verso la parte dell’albero della conoscenza del male e allontanarsi da quella del bene. Tuttavia, Dio con la sua potenza non permetterà che il fine glorioso dell’uomo possa vacillare. L’uomo resterà sempre la sua gioia.

Pace e fede nel Signore    

 

 

 

 

 

Nessun commento: