lunedì 28 marzo 2022

NESSUN PRODIGIO

 

         Marco 10:52 E Gesù gli disse: Va’, la tua fede ti ha salvato. E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada. E’ un problema capire se l’evento del prodigio pronunziato da Gesù, la tua fede ti ha salvato, nei confronti di una persona sia unilaterale, cioè, se sia o meno necessaria la collaborazione di fede di chi chiede il beneficio divino. Diciamo che, essendovi in Gesù lo Spirito della Parola, Egli, non ha bisogno di nessuna collaborazione da chi riceve il prodigio, perché Egli è il Creatore. Una prova della sua divina preesistenza come Creatore, l’abbiamo visto quando affermò che prima che Davide fosse nato, Egli era. Luca 20:44 Davide, dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio? Se Gesù, può fare prodigi in ogni tempo e in qualsiasi situazione, come mai a Nazareth, Marco 6:5 E non vi poté operare nessun prodigio? Questo è un problema. Tuttavia, in quello specifico caso ma anche in altre situazioni, sappiamo che Gesù bussa alla porta del cuore dell’uomo e se egli lo apre Gesù si manifesterà in lui. E’ da concludere che il suo popolo, avendo posto una forte resistenza non ricevette il miracolo. Ma quali potrebbero essere i motivi della non operatività di Gesù ad eseguire il prodigio? Se pensiamo che la sua gente lo aveva visto crescere come il figlio di Giuseppe, il carpentiere, potrebbe essere giustificato il fatto che difficilmente potevano accettare che Gesù potesse fare, tutto in un colpo, prodigi divini. Ricordandoci che Gesù disse a Maria, in occasione delle nozze di Cana, che la sua ora non era ancora arrivata, la sua gente aveva ancora assistito a tali prodigi. Ecco che rimase perplessa rimanendo legata più la mondo reale che accettare l’evento divino come prodotto da Gesù. Se è vera questa ipotesi, dobbiamo anche dire che, in un modo o nell’altro, la sua gente aveva sentito pur parlare di Gesù e dei suoi miracoli e del suo ministero e dei suoi apostoli, dopo le nozze di Cana. Quindi la loro indisponibilità a non credere fu di origine odiosa e in mala fede. Ecco che Gesù, non si adoperò più di tanto a dimostrare il suo potere salvifico, anzi, si lamentò della loro freddezza ed incredulità. Per cui, si suppone che se il miracolo lo poteva fare, Gesù lo fermò perché considerò che la sua gente non era degna. Degno, invece, considerò il comportamento di alcuni malati, lì vicino, che nel bisogno di essere guariti, nel silenzio, accrebbero la loro fede in Gesù ed Egli li esaudì imponendo loro le mani. Da questo, possiamo dire che il bisogno di essere liberati da fatti irreparabili e delle malattie aprono il cuore dell’uomo alla sottomissione a Dio e quindi l’accrescimento della fede il Lui, condizione necessaria per ricevere la benedizione. A questa condizione di ricevere la grazia, alcuni dicono: perché Dio non opera oggi con gli stessi prodigi di allora? Si possono evidenziare a nostro parere, due situazioni: una, se dovesse avvenire il miracolo l’uomo è talmente coinvolto con la scienza che presto dirà che è stato un caso o un evento naturale, l’altro è da considerare che oggi, l’umanità è talmente colma di peccato che per arrivare a capire di avere ricevuto un miracolo occorre una seria e profonda fede verso Dio o aspettare un lungo tempo per riceverlo, sempre se Dio lo decide di farlo. Ricordiamoci che l’amore di Dio è per tutti coloro che lo amano. Per quelli che non lo conoscono o non lo amano, sono sottoposti a pene e sofferenze che, se pur le stesse di quelli che lo amano, pagheranno come è vero che la terra e il cielo passeranno ma le sue parole non passeranno.

Pace e fede nel Signore

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