martedì 4 febbraio 2020

L'ESSERE UNO



         E’ estremamente difficile, comprendere l’unità di Dio se la si intende come unità terrena: Giovanni 16:22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno. I credenti se sono uno nella fede in Dio, come devono intendere questa loro unione? Sarà come spiritualmente è la chiesa dei fedeli, chiamata sposa di Cristo o saremo una unità non identificabile, complementare a quella di Gesù con Dio? Quello che possiamo intendere con la mente umana è che sarebbe diversa l’unità della chiesa di Cristo con l’unità di Gesù con Dio. Innanzi tutto, per il numeroso corpo dei fedeli, secondariamente, per l’origine terrena dell’uomo che pur avendo acquisito il corpo incorruttibile, sarà sempre inferiore all’unità Trina. Tuttavia, se ci discostiamo dall’immaginare l’unità come unità terrena, forse arriveremo a comprendere l’unità spirituale, di cui, parla Gesù. Infatti, quella a cui si riferisce la domanda è l‘unità come entità spirituale, nella ipotesi immaginaria che lo spirito possa essere unito, come Dio è unito con la sua stessa Parola. Sarà invece, incomprensibile comprendere l’unità di Gesù, carne, con Dio Spirito, come espresso nel verso Giovanni 16:22.  L’unità di Gesù con Dio, Spirito, allora, sarebbe una para-unione come la chiesa lo è spiritualmente con Gesù, poiché, nel momento che vi sarà il trono di Dio e il trono di Gesù nella nuova Gerusalemme, vi sarebbe anche l’unione di Gesù con Dio, in virtù dello Spirito della Parola che è in Gesù, carne, ovvero, la Parola Spirito, seconda persona della Trinità, adombrerebbe, Gesù carne a Dio Spirito. La similitudine sopra riferita, conferma che, come noi saremo, uno, nello spirito con Gesù in carne, Egli, seduto con il Padre nel trono, lo sarà in spirito con Dio. Quindi, il legame dello spirito è il soggetto chiave della natura dell’unità, di cui, parla Gesù. Efesini 4:3 sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace. E’ chiaro che se il vincolo dell’unità dei credenti, per mezzo dello spirito sono uno con Gesù si comprende che saremo uno, in virtù, dello stesso legame che vi sarà tra Gesù con Dio. Ne deriva, allora, che l’unità non si intende essere riferita a quella materiale, poiché, essa è di terra ma si riferisce a quella spirituale, essendo che, Dio è Spirito e allo stesso modo quando saremo cittadini del cielo, con corpo incorruttibile, saremo uniti in spirito a Dio. Gesù, in questa rivelazione, ci dà il preannunzio di quello che saremo spiritualmente uniti in Dio, tale che, dove sarà Lui saremo anche noi come unità operante dello Spirito di Dio nel suo regno. In definitiva sulla terra siamo materialmente membra del corpo di Cristo e nel cielo saremo, in unione spirituale, con Cristo. Così, dallo stato attuale passeremo allo stato di corpo incorruttibile come Gesù e saremo con Lui, nel nuovo luogo che Egli sta preparando, chiamato “Paradiso”. Tutti saremo sotto l’egida di Dio Padre. Questa appartenenza all’unicità sarà uguale per tutti i credenti che saremo con Dio. Alla fine, vi sarà la conclusione del ministero di Dio sull’uomo, che sarà reso superiore a quegli angeli ribelli di Lucifero, per il fatto che, l’uomo ha conosciuto sulla terra il bene e il male. Alla fine, Dio si compiacerà dell’ubbidienza dell’uomo e della fede che ha nutrito per Lui. Per il presente il credente deve fare uno sforzo di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo dell’amore.  Efesini 4:2 con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore. Lo sforzo sarà quello di distaccarsi dalla carne e abituarci a sentire la voce dello Spirito che ci apre alla comprensione delle cose divine. Pian piano sentiremo il cambiar della nostra vita mentre essa si assuefà a quella di Gesù. Ecco che il miracolo può avvenire in noi, già in questa terra.   
Pace e fede nel Signore

domenica 12 gennaio 2020

GUAI A QUELL'UOMO

         

                         La trasgressione di Adamo ed Eva, intesa come “peccato originale”, ha coinvolto in maniera rilevante Gesù che è dovuto venire nel mondo a sacrificare la sua vita terrena con la morte e resurrezione ed ancora ha subito il tradimento di un uomo, il quale, per tale malafede ha perso definitivamente la vita. Gesù. Marco 13:21 Certo il Figlio dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito. Se consideriamo il supplizio e la susseguente morte di Gesù divenuta capro espiatorio per il cielo e quella dell’uomo traditore come capro espiatorio per la terra, ci accorgiamo che è molto difficile comprendere la pena scaduta sull’uomo traditore, essendo che, in una occasione Gesù aveva perdonato Pietro avendolo rinnegato tre volte. Nel caso del traditore Giuda, per un motivo che ci sfugge non riusciamo a comprendere come Gesù non abbia considerato l’atto di quell’uomo che poteva tradirlo. Se quell’uomo normale come tuti gli altri fu accolto come apostolo, cosa è successo nella sua vita per scagliarsi contro Gesù, che predicava la salvezza? Consideriamo due ipotesi: la prima che quell’uomo sia stato influenzato da satana e la seconda che sia stato avido di denaro. Sulla base di queste due ipotesi, l’apostolo Giuda non aveva alcuna giustificazione della sua azione, essendo che i comportamenti considerati sono da Dio condannati. In concomitanza di ciò Gesù, lancia una maledizione inaspettata che radicalmente cancella quell’uomo dall’esistenza sin dalla sua nascita. Questa condanna pone un problema e nello stesso tempo un timore se mai l’uomo moderno cadesse in peccato grave, egli potrebbe perdere la possibilità di giustificarsi e, quindi, di redimersi. Nascerebbe allora la necessità che se l’uomo perdesse la sicurezza della sua realtà si avvicinerebbe al divino, essendo che le sue forze non gli assicurano più nessun futuro. In riguardo a questo timore l’uomo ha la sensazione di essere isolato e la solitudine lo renderebbe discriminato dai benefici e del favore di Dio, quindi, si sentirebbe già come se fosse un morto vivente. Rimane in definitiva all’uomo, come esempio da seguire tassativamente di non guardare il mondo come riferimento di sicurezza ma di seguire l’insegnamento di Gesù, poiché, solo Lui ha parole di vita eterna.  Matteo 18:7 Guai al mondo a causa degli scandali…….ma guai all'uomo per cui lo scandalo avviene!  Qualcuno afferma, se lo scandalo è necessario che avvenga, non si capisce perché esso causerebbe un guaio per colui che lo provoca. Tale conseguenza si spiega che in realtà gli scandali non dovrebbero avvenire, essendo che, con il sacrificio Gesù, ha completato il ministero sulla terra nel momento in cui disse “tutto è compiuto.” A questo compimento, bisogna ancora considerare, tuttavia, l’opera del principe di questo mondo, satana, che ancora ha poteri di distruggere i piani di Dio. Così, Gesù nel preannunciare che vi sarà il tempo della corruzione, questa inevitabilmente coinvolgerà molti. Tuttavia, il detto che, saranno guai per quell’uomo per cui lo scandalo avviene, sembrerebbe una contraddizione, avendo Gesù pronunciato prima, che tutto è compiuto. Bisogna, allora, stare attenti di non farsi influenzare da satana, poiché, con le sue lusinghe e inganni facilmente molti ne saranno preda. Diciamo, allora, in quale posto saranno collocati quegli uomini che sono stati causa di scandali? Questo è un problema, poiché, considerando i fatti, quegli uomini, non sarebbero altro che vittime di adescamento psicologico o raggiro da parte di satana e che verrebbero considerati, secondo il giudizio umano, capro espiatorio di un progetto divino.  Ecco che, è da attuare in questa circostanza, per superare ogni dubbio, la fede in Dio. Infatti, se Adamo ed Eva avessero avuto tanta fede in Dio, non avrebbero commesso la trasgressione, qualunque avrebbe potuto essere la lusinga di satana. Infatti, dobbiamo ricordare il fatto che, come il nemico tentò di corrompere Gesù nel deserto e non gli riuscì, tenterà noi. Ma noi non siamo Gesù, e per questo abbiamo la Parola e la conoscenza dei fatti divini che non ci permettono alcuna giustificazione che attuare la fede e la preghiera che Gesù ci ha insegnato per liberarci da ogni laccio.

Pace e fede nel Signore