E’
estremamente difficile, comprendere l’unità di Dio se la si intende come unità
terrena: Giovanni 16:22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me,
affinché siano uno come noi siamo uno. I credenti se sono uno nella fede in
Dio, come devono intendere questa loro unione? Sarà come spiritualmente è la chiesa
dei fedeli, chiamata sposa di Cristo o saremo una unità non identificabile, complementare
a quella di Gesù con Dio? Quello che possiamo intendere con la mente umana è che
sarebbe diversa l’unità della chiesa di Cristo con l’unità di Gesù con Dio. Innanzi
tutto, per il numeroso corpo dei fedeli, secondariamente, per l’origine terrena
dell’uomo che pur avendo acquisito il corpo incorruttibile, sarà sempre
inferiore all’unità Trina. Tuttavia, se ci discostiamo dall’immaginare l’unità come
unità terrena, forse arriveremo a comprendere l’unità spirituale, di cui, parla
Gesù. Infatti, quella a cui si riferisce la domanda è l‘unità come entità spirituale,
nella ipotesi immaginaria che lo spirito possa essere unito, come Dio è unito
con la sua stessa Parola. Sarà invece, incomprensibile comprendere l’unità di Gesù,
carne, con Dio Spirito, come espresso nel verso Giovanni 16:22. L’unità di Gesù con Dio, Spirito, allora,
sarebbe una para-unione come la chiesa lo è spiritualmente con Gesù,
poiché, nel momento che vi sarà il trono di Dio e il trono di Gesù nella nuova
Gerusalemme, vi sarebbe anche l’unione di Gesù con Dio, in virtù dello Spirito
della Parola che è in Gesù, carne, ovvero, la Parola Spirito, seconda persona
della Trinità, adombrerebbe, Gesù carne a Dio Spirito. La similitudine sopra
riferita, conferma che, come noi saremo, uno, nello spirito con Gesù in carne, Egli,
seduto con il Padre nel trono, lo sarà in spirito con Dio. Quindi, il legame
dello spirito è il soggetto chiave della natura dell’unità, di cui, parla Gesù.
Efesini 4:3 sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo
della pace. E’ chiaro che se il vincolo dell’unità dei credenti, per mezzo
dello spirito sono uno con Gesù si comprende che saremo uno, in virtù, dello stesso
legame che vi sarà tra Gesù con Dio. Ne deriva, allora, che l’unità non si
intende essere riferita a quella materiale, poiché, essa è di terra ma si
riferisce a quella spirituale, essendo che, Dio è Spirito e allo stesso modo
quando saremo cittadini del cielo, con corpo incorruttibile, saremo uniti in
spirito a Dio. Gesù, in questa rivelazione, ci dà il preannunzio di quello che
saremo spiritualmente uniti in Dio, tale che, dove sarà Lui saremo anche noi
come unità operante dello Spirito di Dio nel suo regno. In definitiva sulla
terra siamo materialmente membra del corpo di Cristo e nel cielo saremo, in
unione spirituale, con Cristo. Così, dallo stato attuale passeremo allo stato
di corpo incorruttibile come Gesù e saremo con Lui, nel nuovo luogo che Egli
sta preparando, chiamato “Paradiso”. Tutti saremo sotto l’egida di Dio
Padre. Questa appartenenza all’unicità sarà uguale per tutti i credenti che saremo
con Dio. Alla fine, vi sarà la conclusione del ministero di Dio sull’uomo, che sarà
reso superiore a quegli angeli ribelli di Lucifero, per il fatto che, l’uomo ha
conosciuto sulla terra il bene e il male. Alla fine, Dio si compiacerà dell’ubbidienza
dell’uomo e della fede che ha nutrito per Lui. Per il presente il credente deve
fare uno sforzo di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo dell’amore. Efesini 4:2 con ogni umiltà e
mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore. Lo
sforzo sarà quello di distaccarsi dalla carne e abituarci a sentire la voce
dello Spirito che ci apre alla comprensione delle cose divine. Pian piano
sentiremo il cambiar della nostra vita mentre essa si assuefà a quella di Gesù.
Ecco che il miracolo può avvenire in noi, già in questa terra.
Pace e fede nel Signore
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