La nostra identità è rappresentata dal nome e da un cognome che indicano la nostra appartenenza ad uno rango di famiglia o di casato. Sta il fatto che nessuno dei due appellativi sono stati scelti da noi, tuttavia, nella vita ci sentiamo fortemente legati ad essi che ci piaccia o no, almeno che, si faccia richiesta alle autorità, ove, il giudice decreta il nuovo cognome e nome da noi scelto. Questo sistema non coincide con il sistema identificativo con il quale Dio ci chiama per nome: Isaia 45:3 … io sono il Signore che ti chiama per nome, Modo diverso da quello che l’uomo ci identifica con due appellativi o soprannomi, con il cognome originario dato dall’uomo e il nome scelto dai genitori. Il problema nasce dal fatto che con i cognomi non sappiamo a quale delle dodici tribù di Israele apparteniamo, mentre solo Dio conosce la nostra appartenenza. Da questo, il nome che i genitori ci hanno dato non è stato scelto da loro ma è stato ispirato da Dio, essendo che, Egli ci chiama per il nome che abbiamo ricevuto e non con il cognome. Solo il nostro nome che, secondo il volere di Dio, è stato collegato alla tribù di appartenenza, Egli, lo usa solo in questo mondo. Infatti, il nostro nome, che viene identificato da Dio all’appartenenza di una tribù di Israele, prima di andare nei cieli verrà cambiato da Gesù: Apocalisse 2:17 A chi vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve. Perché avremo un nuovo nome? Quando risorgeremo con un corpo incorruttibile sarà come una nuova nascita, per la quale, Gesù ci darà il nuovo nome della tribù del cielo, di cui, apparterremo e per essere identificati quando: Apocalisse 22:4 vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte. Sarà un cambiamento totale della nostra esistenza nei cieli, per la quale, il nostro nome sarà motivo d’orgoglio di essere stati scelti pe la nuova vita a servire Gesù che ha dato la sua vita in sacrificio per noi. Quando Dio ci chiamerà col nuovo nome, anche se pensiamo che vi saranno nomi uguali, noi sapremo che tra quelli Egli sta chiamando noi, essendo che, la sua voce fa vibrare il nostro cuore con la sua affabile voce e con il suo immenso amore. Avverrà, che Dio e Padre di noi tutti viventi eterni, ci conforterà e se i ricordi terreni ci dovessero procurarci dolore, Egli, asciugherà le nostre lacrime e ci farà vedere la gioia della vita eterna e della gloria raggiunta, superiore a quella terrena. Della nostra identità terrena resterà solo memoria ma la ricorderemo, poiché, con essa abbiamo vissuto sulla terra e conosciuto Dio e Gesù, suo Figlio diletto e salvatore del mondo e perché con Lui vivremo. Di quello che sappiamo, che il nuovo nome non dovrebbe essere molto diverso da quello che abbiamo, ricordando ché, il nome di Sarai, Dio la cambiò in Sara e quello di Abramo lo cambiò in Abraamo, ma può essere totalmente diverso, come quello di Giacobbe che lo chiamò Israele.
Pace e fede nel Signore
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