giovedì 18 settembre 2025

PIETRO RIMPROVERA GESU’

 


Alla domanda che Gesù fece agli apostoli chi pensassero che fosse, Pietro si fece avanti ad esprimere il suo giudizio: Tu sei il Cristo di Dio e Gesù gli rispose: Matteo 16:17 Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. Questa frase per l’eccellente verità espressa da Pietro, soddisfò Gesù, che con senso di approvazione rivelò che non l’uomo né la sua fede abbiano concepito il valore della presenza di Gesù sulla terra come Figlio di Dio, ma Pietro fu beato per assumere la posizione di ambasciatore del segreto divino agli uomini, privilegio che fu nominato beato collegandolo alla missione di Cristo come angelo del cielo. Ma come è stato possibile che nella più eccelsa beatitudine, perimetrata dallo scudo divino, satana abbia avuto modo di modificare ciò che era sublime e profetico agli occhi degli angeli e degli uomini. Il primo anomalo comportamento coinvolge Pietro nel chiamane da parte Gesù con il proposito di rimproverarlo esperimento una buona azione di alto sentimento collaborativo e di altruismo che ebbe tuttavia, una efficacia quanto mai disastrosa per lui.  Matteo 16:22 Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». 23 Ma egli, voltatosi, disse a Pietro: Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, fu la risposta che annichilì tutta la beatitudine offerta con benedizione da Gesù all’apostolo, di cui, aveva dato le chiavi della chiesa. Pietro divenne in poco tempo strumento di tenebra che pur pronunziando amore, avrebbe impedito il sacrificio di Gesù, esclamando “Dio non voglia”. Nessuno mai si era permesso nei Testamenti vecchio e nuovo di rimproverare Dio o Gesù, essendo che il rimprovero proviene dalla parte dal chi sta un gradino sopra, mentre chi sta un gradino sotto può al massimo lamentarsi ma mai rimproverare Gesù o Dio, sarebbe una blasfemia a Dio, essendo che solo Lui, in assoluto è tre volte Santo. In questo caso, Gesù si adirò talmente che escluse Pietro dalla responsabilità perché ingenuo ma investi con forza della sua parola satana che gli disse: Vai via satana! Pietro si sentì quasi per miracolo, non offeso, ma estranio a quella esclamazione tonante, come se fosse venuta da oltre il cielo e che non avesse nulla a che fare con lui. Il fatto che Pietro non replicò non si pensi che avessi avuto un senso di colpa ma avvertì per certo che Gesù parlò con entità divina, per questo, il suo amore per Gesù fu immutato. L’unica volta che l’uomo si è permesso di rimproverare Gesù è stato in questo caso, per il quale, Gesù, rispose acerbamente contro satana e non contro l’uomo. Come si è detto sopra, Dio è tre volte santo non come numero di volte, altrimenti sarebbe riduttivo essendo Dio infinito anche nella sua santità, ma per il fatto che si riferisce al santo il Padre, santo il Figlio e santo allo Spirito Santo.

Pace e fede nel Signore  

 

 

 


 

giovedì 4 settembre 2025

NEL PRINCIPIO Approfondimento

 


Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Uno dei più discussi versi delle Sacre Scritture che l’uomo non riesce a decifrare e che lasciano nel cuore tanto mistero e tanta angoscia di percepire l’ignoto come un buio assoluto e la distanza siderale dalla sapienza di Dio. Tuttavia, chiediamo a Dio che ci conceda un po' di conoscenza più di ieri per oltrepassare il limite della realtà materiale e immetterci nell’invisibile trascendentale e provare a ragionare come gli angeli.  Cominciamo a dire che se nel principio era la Parola, in quel preciso momento era, poco prima o molto prima Dio. Non vi è cronologia Dio sempre è. Per il fatto che la Parola si sia unita appo Dio, sorgono due questioni: che Dio fosse il cervello con la piena capacità di creare il creato e la Parola che fosse stata lo strumento che avrebbe fatto vibrare la voce di comando di Dio, necessaria per l’evento creativo e, quindi, insieme diventano Dio nella sua identità complessa e unica e assoluta dell’esistenza sul nulla e sovrano del tutto.  Ma come sia stato possibile che Dio avrebbe avuto bisogno della Parola per creare?  Questo è un problema, poiché non riusciamo a comprendere nemmeno la posizione dello Spirito Santo se fosse stato già con Dio. La lettura non specificando l’evento dello Spirito Santo con Dio, ci fa comprendere che era con Dio. Quindi Dio e Spirito Santo erano già una sola identità divina esistente in uno spazio chiamato Regno di Dio. La Parola può essere stata generata dal pensiero di Dio e quindi da Dio, essendo l’unica identità esistente prima della Parola. Essa essendo generata, diventa parte di Dio perché della stessa sostanza. Ecco che si è formato Dio nella sua misteriosa Trinità, pronta ad assumere la volontà come cervello che comanda alle labbra di parlare con voce umana. Questo ci ricorda che Dio avendo dato all’uomo la sua immagine, Dio ha le stesse labbra dell’uomo, così pure le mani e tutto il corpo ma in spirito. Quando Dio scrisse con la sua mano le tavole della legge nel monte Sinai, di fronte a Mosè, Dio o l’Angelo del Signore era presente ma invisibile.  Sulla seconda frase, la Parola era Dio, non possiamo altro pensare che Dio si sia impersonato con la Parola, per fatto che parlando la Parola era come se parlasse Dio stesso, la Parola trasmette il pensiero e la volontà di Dio in suoni e parole. Ma come ha fatto la Parola a scendere e assumere un corpo umano sulla terra?  Gesù seme di Dio è stato l’unico a riceverla dentro in suo corpo ma in parte, essendo che la Trinità è sempre unita a Dio. Una prova che la Parola riceve il comando dal cervello di Dio la possiamo capire quando a Gesù gli fu chiesto il giorno della fine del mondo e Gesù ha risposto che nessuno lo sa ma solo Dio. Da questo intendiamo che Dio come Cervello deciderà e quando deciderà lo trasmetterà alla Parola, cioè alle labbra di se stesso, che parleranno come Parola, terza identità di Dio.

Pace e fede nel Signore