Davide, unto dal profeta Samuel, per la sua umiltà e le sue preghiere pensiamo che la benedizione di Dio entrò in lui come entrò in Salomone, suo figlio. Egli ebbe la prerogativa di essere progenie di Gesù e nello stesso tempo figlio: Matteo 15:22 Ed ecco una donna Cananea, …. si mise a gridare: Pietà di me, Signore, figlio di Davide…. Una correlazione genealogica che Davide nemmeno pensava di avere ma se avesse visto nel futuro avrebbe visto Gesù pregare il Padre come lui pregava Dio. Ne sono prova i brani dei salmi, nei quali, Divide, avvolte profetava guidato da una forza spirituale misteriosa che lo lasciava incantato ascoltando nelle sue parole il tocco dello Spirito di Dio. Se da un lato, Davide, con tutto il carisma divino, per la debolezza della carne, ha assaporato la condanna di Dio, sanata con la grazia che Dio diede a Salomone, non è stato così con Gesù, Figlio di Dio, il quale, come discendente di Davide, si è caricato di tutti i peccati dell’uomo per espiarli con la morte sulla croce. Ma Dio, avendolo fatto minor degli angeli, lo ha coronato di onore e di gloria. È la divina strada obbligata per avvicinarsi a Dio che bisogna essere minor degli altri come Gesù fu minor degli angeli. Egli non fu esempio per sé stesso oppure Dio lo abbia fatto per testare la sua persona terrena, ma perché l’uomo capisse quanto è ferma la promessa di Dio, soprattutto la sua ferma volontà di salvare l’uomo, caduto e graziato, avendogli donato anche la salvezza con il sacrificio del Figlio. Ma che cosa è l'uomo perché te ne ricordi o Dio. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi. Lo stesso Gesù per accedere al Padre ha dovuto passare dalla gravosa tortura con il suo corpo dilaniato e ha dovuto soffrire il dolore umano mentre acqua e sangue ne usciva dal suo corpo per appagare l’odio umano. Ma Egli ha vinto la morte favorendo e salvando quello stesso uomo che lo ha ucciso e che ignaro delle forze tenebrose che lo avvolsero, divenne cieco. Ma Gesù è entrato con gloria alla corte di Dio: Oh porte! lasciate entrare il Re di gloria, inchinatevi perché Egli ha salvato il mondo, lo ha tolto come un tizzone al fuoco che satana voleva distruggerlo. Oh! morte dov’è il tuo dardo? L’uomo deve comprendere prima il sacrificio di Gesù e il suo significato, per poter apprezzare la sua opera universale, poi valutare se stesso come essere transitorio su questo mondo e riconoscere di essere dipendente da Dio. E come Gesù fu dipendete da Dio nel Giardino di Getsemani accettando il sacrificio, l’uomo deve essere dipendente a Dio per avere il privilegio di vivere e di vedere come Egli è. Un ministero che non possiamo mai capire, come Dio creatore del creato possa avere deciso di sacrificare il proprio Figlio in modo così severo per un obbligo che non riusciamo a comprendere che anche satana è sottomesso a Lui. Isaia 45:6 Io sono il Signore e non v'è alcun altro.7 Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo. Una cosa sappiamo, che Gesù è la verità vivente è la via vivente è la vita vivente. Il nostro credo deve essere totale ed inamovibile fino alla fine. Allora, saremo vittoriosi di ricevere il dono della vita.
Pace e fede nel Signore
Nessun commento:
Posta un commento