domenica 16 giugno 2024

DIO CHIAMA SAMUELE

 

Anna moglie di Elcana, essendo sterile chiese al Signore un figlio con la promessa che lo avrebbe consacrato a Dio per tutti i giorni della sua vita. Dio le concesse il desiderio. Questo evento miracoloso provocato da Dio di rendere Anna fertile in circostanze imprevedibili fa sbalordire l’uomo che, nel vedere compiersi situazioni possibili di fronte all’impossibilità gli fa accettare la realtà divina come la forza dominatrice dell’impossibile terreno. Così è stato con Sara moglie di Abramo, lo è stato con Anna, madre del profeta Samuele e nel caso eclatante quello di far nascere Gesù dalla vergine Maria. Questo fenomeno ci fa capire che la nostra natura è limitata perché opera in un mondo condizionato dalle leggi terrene che seguono cronologicamente il fine della completezza dei fatti.  Così nel caso di Anna sterile non vi sarebbe stato un elemento naturale capace di modificare il suo status per renderla fertile ma solo la forza superiore divina, subordinata alla volontà di Dio Creatore, si sarebbe attuata per rendere operosa la cosa inerte. Ma questo evento oltre a dipendere dal volere di Dio, avviene con la richiesta dell’uomo che fa a Dio ma non avviene a comando del richiedente, poiché, il divino non è sottomesso al volere dell’uomo ma viceversa. Lo spirito divino opera sotto specifiche condizioni che hanno a che fare con la preghiera, essendo l’uomo materia legato alla terra e lo spirito superiore divino perché è del regno di Dio. Il Signore come una volta accontentò Sara con Isacco, accontentò Anna con Samuele che viene ospitato nel tempio come sacerdote e profeta. Da subito Samuele cominciò a profetizzare ad Eli, dicendogli che l’ira di Dio si sarebbe voltata su di lui e sulla sua casa. Samuele viene ordinato da Dio profeta e giudice di Israele per tutto il tempo della sua vita e gli da il privilegio di ungere Saul e Davide, quest’ultimo, progenitore di Gesù.  Samuele fu giudice di Israele per tutto il tempo della sua vita che fu di circa di novant’anni.  Ogni anno egli andava in giro a Betel, Galgala e Mizpa, esercitando l'ufficio di Giudice, in Israele e in altre località. Poi ritornava a Rama, perché là era la sua casa e anche là giudicava Israele. Samuele fu il profeta che unse Saul: 1 Samuele 9:17 Quando Samuele vide Saul, il Signore gli disse: Ecco l'uomo di cui ti ho parlato; egli è colui che governerà il mio popolo. Ma se Samuele fu il profeta che unse il primo re d’Israele fu anche l’espressione della condanna contro il re Saul.  Se da un lato abbiamo visto Abramo discutere riguardo la condizione del ricco epulone e di quella del povero, scoprendo l’esistenza dell’aldilà, con Samuele scopriamo la possibilità che un’anima possa essere chiamata dall’Ades e risalire ed avere la facoltà di parlare con i viventi.  Samuele per questo motivo ci apre una speranza nel credere alla realtà del dopo morte che esiste la vita sotto altre forme ed è simile a quella dei viventi, essendo che, egli si presentò alla chiromante con la stessa parola e gli stessi vestiti, riconosciuto da Saul.  Non è poca cosa che Dio ci ha voluto rivelare un mistero che sta oltre la morte e che esso non è altro che il principio di una nuova esistenza essendo Dio il Dio dei vivi.   

Pace e fede nel Signore

 

 

 

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