giovedì 27 luglio 2023

IL DILEMMA DI PONZIO PILATO

 

 

Perché Pilato si è lavato le mani? E’ stato un atto irresponsabile di un magistrato romano o ha percepito di essere di fronte a un potere occulto? Egli era seduto in tribunale come giudice supremo senza alcun limite nell’esercitare la sua autorità ma dentro si sentiva incapace di risolvere una questione semplice ma enormemente misteriosa. Da un lato si trovò di fronte alla realtà di un verdetto espresso dalla maggioranza dei sacerdoti, semplice da eseguirlo, dall’altro la notizia fattagli recapitare da sua moglie che lo sconvolse profondamente.  Matteo 27:19 …. sua moglie gli mandò a dire: Non avere a che fare con quel giusto...  A questa notizia l’atteggiamento di Pilato cambiò tono ma senza alcuna manifestazione visibile che abbia fatto intravedere il suo dissenso al verdetto dato dal concistoro. Matteo 27:23 Ed egli aggiunse: Ma che male ha fatto? Essi allora urlarono: Sia crocifisso! Alla domanda, che male ha fato, i sacerdoti non hanno espresso pubblicamente i motivi di accusa ma solo il verdetto di morte, nascondendo mala fede e odio verso il Messia che sapevano che doveva venire.  Questo atto ha dimostrato la volontà di uccidere un innocente ignorando le dichiarazioni di Gesù di essere il Figlio di Dio.  In questo modo, hanno ignorato di attuare il perdono di Dio ponendo in atto l’odio dei pagani. Tra le due fazioni, cioè, quella dei sacerdoti e quella di Pilato si evince che il giudizio del governatore romano sia stato più equo di quello dei sacerdoti. L’atto che ha distinto il carattere più moralmente rilevante è stato che alla notizia della moglie, Pilato, nella sua riflessione legale fece prevalere quella di equità che lo portò, manifestamente a lavarsi le mani dando seguito al sogno di sua moglie da un lato e dell'altro a Dio per il suo estraniarsi dal giudicare Gesù. Pilato non poteva contrastare un popolo né tanto meno i sacerdoti di un popolo religioso, trovandosi in terra straniera e obbligato a dare a Cesare un rapporto positivo sul suo governo.  Egli, in modo indiretto ascoltò il consiglio di sua moglie avendo compreso che quel sogno era importante e guidato dagli dèi.  Non fu paura per Pilato ma discernimento di saggezza in un momento di grande difficoltà civile e politica dei rapporti di Roma con la Palestina. Per questo insistette nel ribadire, ma che male ha fatto. Ma se le cose dovevano andare così, allora, Pilato con il lavarsi le mani possiamo pensare che si è distaccato dal giudicare Gesù. Tuttavia, a torto o a regione egli occupa un posto preminente nel mistero di Gesù, essendosi reso neutrale di fronte a un giudizio che aveva radici divine più che ragione umane, ponendo solo i sacerdoti responsabili della morte di Gesù, perché collegati con la legge divina.  Come abbiamo visto non è stato Pilato ad avere avuto il sogno, poiché, se fosse stato lui ad averlo avuto, egli si avrebbe trovato in una difficile situazione quella di ubbidire o disubbidire, ma in quel modo, avvisato da un sogno proveniente da un terzo, ha potuto esercitare la mansione di giudice superpartes in ambito di un giudizio religioso faccende parte del popolo di Dio. Forse la sua conversione a Gesù incominciò da quel momento che da pagano pensò di lavarsi le mani per apparire senza colpa di fronte a Dio.  

Pace e fede nel Signore

 

 


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