lunedì 8 aprile 2013

IL SANGUE VERSATO




Era necessario che Gesù si immolasse sulla croce e sopportasse l’azione ignobile di essere ferito e ucciso come un malfattore? Non poteva Dio allontanare quel calice che Gesù, afflitto, preferì la volontà del Padre? Domande che ci disorientano nella comprensione della dialettica divina e ci spingono ad esaminare più accuratamente le Sacre Scritture, chiedendo il silente aiuto dello Spirito Santo.
Apocalisse 6:10  Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?»
Il Signore vendicherà il sangue sparso dei martiri sulla terra, per mezzo della sua Parola, che sarà simile a una spada a doppio taglio, ma il sangue versato da Gesù sulla croce, non può essere motivo di vendetta, perché Egli stesso confermò, prima di spirare: Luca 23:34 “Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno”, invece, il suo sangue versato sarà mezzo di salvezza, sarà fiume d’acqua viva per quelli che lo amano.
Ma cosa centra il suo sangue? Spiritualmente è il mezzo di purificazione delle coscienze e opera di rinascita dell’amore di Dio in ciascun di noi. 
Ebrei 9:14  quanto più il sangue di Cristo, …………, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente.
Il sangue di Cristo disinquina la nostra anima e amalgama il nostro corpo al corpo di Cristo, nello stato di attesa del suo ritorno. Abbandonando le opere morte, ci impegniamo ad un contratto che ha lo scopo di migliorare il nostro stato carnale con pensieri carnali in uno stato incorruttibile con pensieri spirituali, ove in noi viene piantato il seme dell’eterno vivere, il quale prende corpo solo se si è simili a Cristo e non diversamente.
Anche se il suo sangue ha varcato i confini della terra, perché carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, Gesù si trova ancora nella fase di completamento del suo ministero, ma che alla fine:
 Apocalisse 19:13  ed era vestito d’una vesta tinta in sangue; e il suo nome si chiama: La Parola di Dio.
Sarà, con il suo corpo eccelso immacolato e incorruttibile, a passeggiare tra i credenti, affinché tutti potessimo vedere nella sua veste la macchia di sangue, come segno del suo sacrifico per la nostra salvezza.
Romani 5:9  Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira.
Ora, siamo giustificati con il suo sangue, come quello dell’agnello che per mezzo del quale furono imbrattati gli stipiti delle porte degli Israeliti nel giorno della Pasqua, quel sangue che scorrendo ancora dalla croce, inzuppa la terra e ricorda ai martiri che presto saranno vendicati.  Riconosciamo che il suo sangue è la forza e la potenza che libera l’uomo dalla schiavitù del peccato per essere degno di Dio.
A Dio sia la gloria per quel sangue versato che ha marcato la via dell’eterna vita e dell’eterna pace.
Pace e fede nel Signore.

Aforismi di g.d.
OPERE MORTE: nelle opere morte non vi è vita e non vi è nemmeno speranza per chi le ama.
IL SANGUE VERSATO:  Gesù era consapevole che il suo sangue avrebbe salvato il mondo, ma che esso avrebbe rievocato la sua memoria, lo stabilì quando fu sulla terra.
LA CROCE: Se la croce ferì le spalle di Cristo, certamente squarciò il cuore di satana, nel momento in cui fu inchiodata nel Golgota. 
Dr. Giuseppe Drago


martedì 12 marzo 2013

LA FORZA E LA DEBOLEZZA



Le Sacre Scritture insegnano che la debolezza non è inferiore alla forza. Considerando che le due qualità derivino dalla combinazione della funzionalità della materia, la forza, e del sentimento invisibile, la debolezza,  sarebbero nel loro svolgimento terrestre, uguali e opposti.
Possiamo così intuire, che la forza delle braccia sarebbe opposta al dolore, come il sorriso al pianto.

Se con un fiammifero si può bruciare una intera città, allora possiamo capire quale sia la capacità della debolezza, di cui parla Dio, che sconfigge l’intelligenza dei sapienti, la quale produce, se governata dall’io, una forza di volontà negativa che si oppone a Dio.

La buona novella, si presenta come forza debole, ma quando tocca il cuore dell’uomo, diventa potenza universale che salva. L’uomo, nel conoscere la Parola di Dio, più perde forza, più acquista quella debolezza che lo porta alla coscienza dell’umiltà, la quale lo fa idoneo a essere modellato da Dio.

1 Corinzi 1:25  poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Fra tutte le cose forti e le cose deboli, Dio ha scelto quelle deboli, perché l’amore di Dio è per tutti, incominciando dal più debole. 
Se il forte, con fede nel Signore, nutre nel suo cuore amore per gli altri, allora, ha tutte le qualità richieste da Dio per divenire grande nel suo cospetto. Saul era un forte accanito contro i cristiani, ma Gesù lo trasformò in un forte discepolo per la fede in Dio.

Quindi la forza e la debolezza sono uguali, se amalgamati nella configurazione dell’esistenza, per il fatto che entrambi, sono virtù creati da Dio per la diversa prospettiva caratterizzata nell’uomo.

Matteo 3:11  Io vi battezzo con acqua, ……; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.

Tutto si esplica, ipso tempore, per  Dio, che per mezzo della Parola crea ogni cosa visibile e invisibile, perché l’uomo possa vedere il materiale e pensare l’invisibile come esistenza superiore di essenza divina che si muove negli spazi dei cieli, come l’uomo si muove nei luoghi della terra.

Chi è debole, diventi forte nel Signore e chi è forte nel mondo, diventi debole nel Signore. Non si dilunga colui che rimanda al domani e non si perda colui che è immerso nel suo io, perché tutto svanisce e tutto si rinnova  in Gesù.  
2 Corinzi 4:16… il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 
L’uomo viene ad essere debole e nello stesso forte, temprato e provato, graziato e perdonato, eletto e premiato
per il domani eterno e per l’eterno domani.
Pace e fede nel Signore
Dr. Giuseppe Drago

domenica 3 febbraio 2013

LA VOCE E IL CANTO



Nel variegato afflusso d’aria che a lento volgere verso sentieri di spazi, pian si forma in vento, la voce estendendosi tra le diverse densità di strati d’aria ovattati di brina, con il modulare di vibranti onde tra le nuvole, acquista dolce armonia. Si estende, ancora, tra i diversi livelli di cielo, ove misteriosamente si muta in ineffabili vibranti note, per diventare canto. Esso, concretizzandosi, esprime la grazia che coinvolge l’amore, il quale compiacente, acquista forma di musica, che dolcemente si trasforma in coro di angeli, e poi, Voce di Dio.      
La più eccelsa voce che esprime nel suo diffondere l’amore universale e unico, è quella di Dio,  voce che è coronata dal coro degli angeli e di inimmaginabile sublima musica che si dirama nell’aria come canto. Le nuvole si inchinano al suo passaggio per permettergli di arrivare al cuore dell’uomo. E’ il suono ineffabile della Parola di Dio, che preserva l’uomo contro il male e gli ristora l’esistenza, proiettandolo verso la Luce e la Vita. Cosi, la voce di Dio si espresse agli uomini:
Marco 1:11  Una voce venne dai cieli: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto.
La voce di Dio, si diramò vellutata di grazia, mentre spargeva sicurtà ai viventi bisognosi di aiuto. Non fu una esperienza comune per gli uomini, ma essa toccò di certo, il più profondo sentimento dell’anima che rivoluziona l’esistenza della vita fino a oggi. 
La voce di Dio, che se la potessimo ascoltare, saremmo imbalsamati di armonia e di musica oltre la realtà di questo mondo, e ci muterebbe all’istante, degni seguaci del suo superno amore. Ma Egli ha permesso una soluzione più semplice, quella di sentirlo per mezzo dello Spirito Santo, nel cuore, ma non da crearci un trauma, ma con ineffabile sentimento spirituale, Egli ci cambia la vita, la cognizione totale di questo mondo che altri non sarebbero capaci se non col il suo volere.
Prova, ad avere questa esperienza, chiedendola tu stesso come io ho fatto, e ti sentirai come nato di nuovo in questo mondo, col privilegio di un alto grado di comprensione delle cose, che non vi è uguale. Il tuo intendimento supererà quello dei sapienti, legati alla loro ragione e al razionalismo, che li porta alla pazzia e dopo all’isolamento, ove nessuno avrà più memoria di loro.  
La voce di Dio, attraverso il suo Spirito si divulga ineffabile nell’aria, insegna e modifica l’essere, trasformandolo da creatura, in figlio e da figlio in amico, come lo fu Abrahamo, così tutti gli uomini.  Penetra nei cuori come il seme nella terra e cosparge la vita nostra come l’olio unge il pane e ci affascina come l’armonia della musica, perché solo Dio fa queste cose.  
Pace e fede in Gesù
Dott. Giuseppe Drago

Aforismi di g.d.

L’UDITO: solo l’udito ha il privilegio di sentire la voce, esso è l’avamposto del nostro corpo che da notizia del sentire della voce di Dio.
LA VOCE: ci permette di comunicare con il nostro interlocutore, ma la Voce di Dio prende forma nel cuore di chi l’ascolta e lo trasforma.  
IL CORO: è il riconoscimento degli angeli all’amore di Dio, che con armonia ineffabile lo glorificano sempre.


LA TUA VOCE

La tua voce mi chiama
se ti dimentico,
mi avvisa se cado,
mi consiglia se sbaglio,
mi conforta se piango.
Poi, per sempre, la sentirò in eterno.