Matteo 27:46 E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: Eli, Eli, Lama sabatini? cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Questo momento conclusivo del ministerio sulla terra di Gesù è difficile da capire e soprattutto da spiegare. Ma cerchiamo con l’aiuto del Consolatore di approfondire la lettura per trarre quanto più ci verrà trasmesso. Non fu un abbandono da parte di Dio, anzi la sua presenza fu marcata nel vedere il popolo la cortina del tempio che si squarciò in due e la terra tremò, le rocce si schiantarono, le tombe s'aprirono e molti corpi dei santi, usciti dai sepolcri entrarono nella città santa e apparvero a molti. Questo è stato il modo in cui Dio fece sentire la sua presenza. Non aveva Dio bisogno di parlare per soddisfare l’uomo che già gli aveva ricevuto suo Figlio in sacrificio, ma fu sufficiente che Gesù pronunziasse, perché mi hai abbandonato, per verificare che Dio era presente e risuscitasse Gesù dalla morte. Se Egli nel giardino di Getsemani accettò il sacrificio, che significato avrebbe avuto il grido di dimostrare all’uomo o a satana di essere stato abbandonato dal Padre? Che immagine avrebbe avuto Gesù di fronte a satana che gli offrì nel deserto tutto il potere sulla terra? Se veramente Gesù fosse stato abbandonato come mai il soldato disse veramente costui era il Figlio di Dio? Queste ad altre domande potrebbero essere fatte e resteremmo incapaci di spiegare il perché Gesù gridò. È un mistero fuori dalla comprensione dell’uomo. E la stessa incapacità di comprensione si ha, quando Gesù si caricava delle malattie ove lo vedevamo come il liberatore, ma non sappiamo cosa avveniva nella sua persona. Quando Gesù sanava il popolo dalle malattie e perdeva parte della sua virtù era forse come un pegno pagato a satana, essendo le malattie inserite da satana? E per questo avremmo detto che sarebbe stato un sottomesso? Mai sia. E al grido Dio mio perché mi ha abbandonato penseremmo veramente che Dio avrebbe abbandonato Gesù suo unigenito? Mai sia. Allora questa espressione che non intendiamo, essendo un colloquio strettamente divino tra Figlio e Padre, quale presunzione avremmo per giudicare? Se ha gridato Gesù come uomo e non come Parola, seconda Persona di Dio, cosa ne sappiamo? La nostra fede se fa nascere dei dubbi che valore avrebbe di fronte al sacrificio di Gesù? Non sarà meno che di un seme di senape e meno ancora se restiamo nel dubbio? Non ci basta la risurrezione dai morti? Non ci bastano i miracoli? Dobbiamo ancora pretendere di fare come domandò Giovanni Battista? Non ci basta l’ascensione di Gesù di fronte a migliaia di persone? E non ci bastano le profezie dell’Apocalisse che stanno avvenendo punto per punto come quelle di Matteo cap.24? Se Dio avesse abbandonato Gesù oggi saremmo perduti nel buio dell’universo conoscendo solo la morte e saremmo come insistenti nell’universo. L’uomo non avrebbe nessuno scopo di vivere e tutto sarebbe utopia senza significato. Ma grazie al quel grido di Gesù e il grido del popolo di Dio che schiavo in Egitto Dio li ascoltò, abbiamo sentito che Dio esiste e, come ha liberato il suo popolo, ci risorgerà a vita eterna. Non cerchiamo di esser giudici di quello che è divino. Consideriamo piuttosto la nostra vita che dipende da Dio e dall’opera salvifica di Gesù.
Pace e fede nel Signore
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