mercoledì 18 dicembre 2024

INSENSATI

 

 

 

Dopo la risurrezione, Gesù si incamminò nella via di Emmaus a nord ovest di Gerusalemme, ove incontrò due uomini, di cui, uno di nome Cleopa. Essi discutevano dei fatti avvenuti intorno alla morte di Gesù crocifisso. La loro conoscenza su gli ultimi avvenienti era lapidaria perché parlavano quasi di cose per sentito dire, più che di essere stati testimoni.  Giovanni 24:21 Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele… (prima critica), poi nel verso (24) Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato tutto come avevano detto le donne; ma lui non lo hanno visto (seconda critica). La frase “come avevano detto le donne”, può riferirsi al momento del seppellimento di Gesù, dai profumi e alla porta della toma arrotolata per chiuderla. Quello che fece indispettire Gesù sulla loro discussione fu quando dissero che coloro che erano andati per visitarlo non avevano trovato il corpo di Gesù nella tomba. Questo fece scattare apertamente il rimprovero di Gesù verso i due discepoli, che replicò loro: Insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette…Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria? 27 E incominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò e ricordò loro le profezie che avevano parlato di lui. Questo riferimento sulle Sacre Scritture meravigliò i due per il fervore e il sentimento che Gesù, come sconosciuto, emanava dalla sua persona e dalle sue parole. Arrivati al villaggio, Gesù, facendo come se volesse proseguire si staccò da loro ma fu invitato a restare. Gli dissero: Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno sta per finire.  Ma perché Gesù rimane nell’anonimato senza rivelarsi? Si pensa che voleva che quegli uomini lo riconoscessero. Evidentemente, era necessario che Egli avrebbe dovuto aprire loro gli occhi sulla dimostrazione e soprattutto sulla prova che Egli era risorto dopo la morte. Così invitato a tavola avvenne che nel momento che prese il pane, lo spezzò e lo diede loro, Gesù aprì loro gli occhi. Nel momento che lo riconobbero, Gesù scomparve. Dopo una breve discussione, sul fatto che, non avendolo riconosciuto sulla via di Emmaus, ora, si sentirono ardere il cuore pensando che era Gesù fra di loro quando lo incontrarono senza averlo riconosciuto. Subito dopo lasciarono il villaggio e andarono a Gerusalemme dove erano gli undici apostoli riuniti.  32 Ed essi dissero l'uno all'altro: Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentre egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?  Questa confessione dei due discepoli mostra la veracità della risurrezione di Gesù agire con sprono spirituale sui loro cuori e come fatto reale sugli eventi, essendo Egli apparso agli apostoli e ai discepoli nell’alto solaio. Resta da dimostrare il perché Gesù chiamò i due “Insensati”. Questo rimprovero sarebbe, a parere nostro, per la ragione che il suo ministero non fu riconosciuto dal popolo di Dio per la scarsa conoscenza delle Scritture ed anche per la superbia dei sacerdoti e degli Scribi che avevano ignorato la venuta del Figlio di Dio. Nella fase in cui fu riconosciuto nello spezzare il pane si deve notare che Gesù non fu riconosciuto nel volto. Per questo motivo Gesù ha dovuto mostrare le mani forate. Questo, fa pensare che il volto di Gesù sia stato un po' diverso come lo fu il volto di Mosè radiante di luce quando scese dal monte Sinai, che sembrò essere un altro. Così fu manifesto in Gesù il tocco divino, il quale, trasforma e fa brillare il volto umano miracolosamente perché porta la testimonianza della luce di Dio.  

Pace e fede nel Signore 

 

 

 

 

 


 

 

lunedì 11 novembre 2024

FUORI DI ME NON C’E’ ALTRO DIO

 


Se l’uomo vuole trovare in questo mondo il mistero della sua esistenza non deve studiare la scienza ma trovare chi ha posto il creato. A questa difficoltà di identificare il Creatore è necessario affidarsi alle Sacre Scritture, unica prova esistente sulla terra. Se esse non sono considerate come prova, allora, la scienza sarà lo strumento per leggere il creato.  Si è nel tempo arrivati a comprendere che esso non fornirà mai l’origine, essendo l’origine nascosto nel nulla. L’uomo si sforza di trovare un mezzo che possa scrutare l’invisibile per trovare chi ha fatto la materia. Da questo, come prima fase deve concepire che la materia possa essere nata dal nulla, condizione difficilmente accettabile, essendo l’uomo materia in una realtà relativa. Cioè, sotto un insieme eterogeneo di pensiero e parola, ove il pensiero sarebbe la volontà e la parola sarebbe il comando. Esisterebbe con questa ipotesi l’attività della volontà di Dio che agisce fuori dall’universo mentre il comando starebbe dentro l’universo. Queste due entità sono governate dallo Spirito di Dio che li muove per creare ed estinguere. Isaia 45:5 Io sono il Signore, e non ce n'è alcun altro; fuori di me non c'è altro Dio. Una rivelazione che lascia la mente umana senza alcuna alternativa di ricerca opzionale, resta solo il piegarsi al conforto di Dio mentre come realtà resterebbe l’esistenza dell’universo buio, illuminato solo da stelle sparse senza ordine apparente. Fino a quando l’uomo non si rende conto che vi è un solo Dio, il suo caos mentale lo renderà senza risposta e la sua speranza sarà obliterata dalla morte improvvisa. Solo se decide di credere, l’uomo può vivere come ovattato da un velo protettivo che lo porterà a riconoscere la via tracciata da Gesù, verso la dimensione che contiene la verità e il segreto dell’esistenza oltre la morte. Così, si comincia ad apprendere già sulla terra che Dio Trino si rivela all’uomo come unico Dio.  Questa rivelazione conforta l’uomo che spera di raggiungere uno stato superiore mentre percepisce la continuità dell’esistenza eterna nella sua mente. Ecco che prendono forma di appiglio le Sacre Scritture come ancora di salvezza perché contengono la verità nascosta scopribile solo con il sentimento di fede. Isaia 45:7 Io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l'avversità; io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose. Quando Dio dice che fa tutte queste cose, non resta altro che affidarsi a Lui, poiché, non esiste alcuno altro all’infuori di Dio. Anche se si ipotizzasse satana, anche lui è alle dipendenze di Dio. Giobbe1:6 Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore, e satana venne anch'egli in mezzo a loro. La prova schiacciante dell’esistenza di Dio si ha quando si considera il caso un intervento di Dio e si comincia a ringraziarlo. Ecco che la visione dell’uomo da quel momento sfora il materiale e si immette nel trascendentale ed il suo cuore comincia a provare ristoro. Se questo è accaduto agli altri accadrà anche a colui che prova questa esperienza ultra terrena. 

Pace e fede nel Signore