venerdì 4 novembre 2022

LA CASA DI GESU’

 

Se ci chiedessimo: Gesù ha avuto una casa durante il suo ministero?  La risposta potrebbe essere incerta, essendo che, non è semplice determinare la sua residenza per almeno tre motivi.   Sebbene, Gesù uomo è discendente da Davide, re di Gerusalemme, Egli, è nato in una mangiatoia. Se il luogo di tale nascita non può essere attribuito come sua casa, certamente, Gesù visse da ospite nella casa di Giuseppe e Maria. Tuttavia, la risposta certa della sua residenza la dà Gesù, quando dice che: Matteo 8:20   Gli rispose Gesù: Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo. Cosa voleva intendere, Gesù, oltre al diretto significato delle parole? Che Egli non poteva possedere una casa perché povero o perché era ricco e si era spogliato per mandare un messaggio di umiltà o dimostrare che in questo mondo nulla è per sempre? Se le volpi e gli uccelli avrebbero avuto un luogo per dormire, se pur in uno stato brado, come Egli non avrebbe evidenziato che vi sarebbe stato pure un posto per se stesso?  Dicendo ciò, ha fatto capire che un luogo, come lo avevano gli animali, Egli, non lo avrebbe avuto e non avendo quel posto si è posto come ultimo degli ultimi, poiché non avrebbe avuto nemmeno quel posto che gli animali avrebbero certamente trovato. La frase di Gesù sembra una espressione molto deludente, quasi scoraggiante per chi avrebbe voluto seguirlo. Tuttavia, il bisogno di aiuto divino e la profonda fede che Gesù emanava, determinò la confessione pubblica di un giovane del desiderio del suo cuore. Matteo 8:19 Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai. Queste parole mostrano la piena confessione del giovane che sicuramente seguì il Maestro nei suoi spostamenti e viaggi di evangelizzazione. In riguardo alla casa, siamo a conoscenza dalle Scritture che Gesù veniva ospitato ora da una famiglia ora da un amico con tuti i suoi apostoli. Si ipotizza che Gesù non avesse una casa per il fatto del suo ministero di durata di tre anni circa, per cui, non gli permetteva di avere un luogo stabile, essendo che, veniva del continuo chiamato e desiderato da moltitudini e da famiglie da ogni luogo, come per esempio, la famiglia di Lazzaro.  Se il regno di Gesù non è di questo mondo, allora, nemmeno la casa di questo mondo non è del suo mondo, essendo che, ogni cosa rimarrà e nemmeno la carne il sangue potranno ereditiere il Regno di Dio.  Da tutto questo, ragionando con lo spirito che è in noi, diciamo che la casa di Gesù sta dentro di noi e quando Egli bussa noi saremo pronti ad aprile e fare entrare il Re dei re nel nostro cuore, che rimarrà d’essere il Tempio di Dio sulla terra. Questa è la casa di Gesù e questa casa, siamo noi. Concretamente tutte e chiese del mondo sono la  sue casa, costruite con arte e dedicazione perché Egli li possa visitare mentre tutto il suo popolo commemora la santa cena. E qui, che Gesù sarà il padrone di casa mentre ci accingiamo a mangiare il suo pane e bere il suo vino. Questa cerimonia fatta per commemorarlo in terra sarà poi, riaffermata nella sua casa celeste, in Paradiso.  Cosa avrebbero potuto offrirgli Giuseppe e Maria se la loro casa era la sua casa e la nostra casa è la sua casa. Gesù è il Signore del mondo e tutto gli appartiene Egli non sapeva dove posare il capo perché il suo impegno non glielo permetteva, non perché non poteva averla o possederla.  

Pace e fede nel Signore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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