lunedì 3 giugno 2019

CHE COSA ANDASTE A VEDERE?


         Non sempre l’attribuzione di un giudizio corrisponde alla identificazione corretta di un fatto. Questo perché l’uomo vive di esperienza e solo avanzando negli anni si avvicina alla conoscenza delle cose e meglio stima le persone che lo circondano. Tuttavia, sulla capacità di stima, non possiamo dire che gli uomini siano perfetti, considerando il rimprovero forte e chiaro che Gesù fa agli uomini, in riguardo al giudizio che hanno dato a Giovanni Battista. Matteo 11:7 …. Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Questo verso espone due aspetti significativi, il primo è rivolto alla insufficienza cognitiva dell’uomo alle cose divine, nello specifico, Gesù avendo valutato Giovanni essere un grande profeta, la maggior parte della folla non è riuscita a comprendere né la sua persona né la sua missione. Gesù, nel riprendere la folla dice che Giovanni non era affatto una canna insignificante nel deserto dimenata dal vento, piuttosto, in modo sottinteso, loro stessi avrebbero dovuto considerarsi della steppa che girovaga nel deserto spinta dal vento. Se l’evangelizzare del profeta fu confermato dalla voce di Dio, nel momento che battezzò Gesù, quanto ancora di più loro avrebbero dovuto credere alla sua missione? Invece, fu arrestato e fu decapito, per un piacere di corte, luogo di lascività ed inganno. Gesù, ha dovuto ricordare che Giovanni, per la sua grandezza, supera tutti i profeti precedenti ed ancora, nella sua semplicità, il suo vestimento superò quello di un re. Ma se nel dubbio, la folla è andata nel deserto per vedere se fosse un profeta, si, egli era il profeta, per eccellenza, che preparò la via al Re dei re. Il secondo aspetto sulla persona di Giovanni è riferito a Gesù stesso, che è sceso sulla terra, indossando una cronografia simile a quella di Giovanni, povero ed umile per salvare il mondo e non è stato riconosciuto né dagli uomini né dai sacerdoti, che lo hanno, senza timore, fatto morire, preferendo a Dio, il potere temporaneo costituito di ricchezza volitiva e di miseria. Eppure, se la permanenza di Gesù non suscitò la conversione rapida e totale dell’umanità, l’efficacia del suo post mortem cambiò la cognizione delle menti nel mondo a riconoscere il vero Dio. Se Giovanni conobbe la morte per la lascività della corte, Gesù trovò la morte per l’odio del mondo scatenatosi contro l’unigenito Figlio di Dio. Egli, fu appeso alla croce e, come una canna dimenata nel deserto, fu inchiodato sulla croce nel deserto del cuore della terra, indesiderato da non meritare nemmeno conforto. Tuttavia, Dio, ha trasformato quella croce in spada e l’ha conficcata nel cuore di satana. Che cosa andaste a vedere, al Golgota, una croce dimenata dal vento o la pietà di Dio a salvare l’umanità senza speranza? La visione del mondo è stata cieca, spoglia di un che minimo di amore, verso Dio, mentre continua a pregare falsamente con le labbra, mostrando un amore inesistente.  I miracoli e tutto ciò che ha fatto Gesù, sembrano che, invece di convincere l’uomo della realtà di Dio, lo abbiano esercitato ad un effetto contrario, quello di avere suscitato superbia e odio ingiustificato, verso quello che sarebbe meglio che si piegassi fino a terra e riconoscere il Salvatore. L’umanità ha visto la via della vita e l’ha ripudiata, ha conosciuto l’amore e lo ha ricambiato come legame di catena (Salmo2). Tuttavia, riflettendo, dobbiamo anche ricordare: Matteo 10:30 Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Dio è in controllo di tutto e la sua volontà preverrà sempre, e alla fine, per amore della sua misericordia, non abbandonerà l’uomo.
Pace e fede nel Signore 


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