Gesù, non avrebbe
potuto salvarci se prima non avesse, Egli, sanato la colpa della trasgressione
dell’uomo. Questa massima rivela, in parte, i motivi, per cui, Gesù è sceso
sulla terra per redimere l’uomo caduto nella morsa della morte. Il sacrificio
di remissione, non poteva essere eseguito da un uomo ma da un divino, essendo
che la creatura si è posta sotto il peccato della carne. Come si richiedeva,
nel vecchio Testamento, che il sacrificio fosse consumato per mezzo di un
agnello puro, così fu necessario che Gesù, santo e incontaminato, si offrisse
per la salvezza di tutta l’umanità.
Ci si chiede, essendo
che il tutto ebbe inizio dalla condanna generata della legge divina e applicata
all’uomo, non poteva Dio, annullare la sua stessa legge? Trattandosi di un suo specifico
ordine, aveva una durata illimitata, cioè eterna, per cui, solo un divino poteva
modificare la legge e non un mortale. Diverso fu il modo e la fattispecie,
quando Dio dichiarò di distruggere l’umanità, essendosi pentito di avere creato
l’uomo.
In quel caso, Egli, per
sua facoltà, intervenne ripristinando il mondo, con il diluvio. Se, Egli agì in
modo così radicale con il diluvio, non poteva Egli salvare l’umanità, risparmiando
il sacrificio del suo unico Figlio? Questa
domanda l’ha fatta anche Gesù, se ricordiamo, nel giardino di Getsemani, quando
chiese al Padre se poteva essere esonerato da quel calice e, implicitamente se,
il Padre avesse potuto considerare sufficiente il suo mistero svolto sulla
terra, se no, la sua volontà sarebbe stata fatta.
Vi è, su questa richiesta,
un’importante considerazione da fare. Gesù
in gloria, nei cieli, accolse la richiesta di Dio per salvare l’umanità attraverso
il sacrificio della sua morte terrena. Quest’atto d’amore gli avrebbe provocato
di percepire le sensazioni e le debolezze terrene, per cui, essendo nello stato
della carne, Egli, sarebbe stato considerato per un po’ minor degli angeli. Ebrei
2:7 Tu
lo hai fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, tu lo hai coronato di
gloria e di onore e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani.
Egli, in forma umana,
ha saputo combattere nel deserto e durante tutto il suo ministero, contro satana
che come un leone ruggente lo attaccò fino alla croce. L’offerta di Gesù parte
dal presupposto di avere Egli rinunciato alla sua gloria e avere assunto l’effetto
della morte sul suo corpo, ma non sulla sua vita. La crocifissione, invece, è
stata l’offerta dell’uomo a chi gli ha offerto la vita.
Anche se l’uomo, dopo il sacrificio, abbia
capito chi fosse realmente Gesù, nulla ha fatto per riconoscerlo nel tempo. Poiché,
proprio il tempo ha giocato a sfavore dell’uomo. Se mille anni sono come un giorno e un giorno come
mille anni, l’umanità non ha voluto capire cosa significa tempo e cosa sia eternità.
Ha usato il metro terreno, pur riconoscendo di essere come un soffio in questo
mondo, per cui, il concetto dell’eterno non l’ha mai considerato come possibile
nella natura di Dio. Ricordando che l’offerta di Gesù, resta una vivente
esperienza del Figlio di Dio sulla terra, l’uomo ha il compito, ora, di
aspettare il suo avvento che sarà verace come il giorno che sorge la mattina. La
nostra fede è l’umica offerta che Gesù accetta, essendo che l’uomo senza Dio,
non può far nulla.
Pace e fede nel Signore
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