NEL principio la
Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel
principio appo Dio. (EVANGELO DI S.
GIOVANNI 1:1-2
Difficile capire
l’esistenza di tutte le cose se seguiamo le teorie degli scienziati. Se alcuni sono
d’accordo su una teoria, un altro la contraddice e poi ancora un altro ne
ipotizza una diversa ancora fino a mostrare il limite del pensiero umano
incapace di contenere il mistero funzionale dell’universo. Credo invece che se
ci addentriamo a capire quello che le Sacre Scritture dicono e con l’aiuto
dello Spirito, possiamo dare a noi stessi una possibile verità, lasciando a Dio
il rivelarci quanto a Lui piace e quanto noi possiamo ricevere. Esaminiamo attentamente il verso biblico e
cominciamo a dire che, se nel principio era la Parola, prima fase. Nella
seconda fase, ecco che la Parola è assorbita da Dio, perché la Parola è
ora appo Dio. Allora Dio è prima della Parola, perché dopo che la Parola
era, si trovò appo Dio, dopo.
L'insieme delle
identità, divennero Dio. Dio nella sua completezza con la Parola, e
quindi, Egli È. Ma se la Parola nel principio era appo Dio, riferendoci alla
seconda frase, la Parola appo Dio era in Spirito, e quindi era lo Spirito Santo
che con l'entrata della Parola reale, la prima, si completò la Trinità Santa di
Dio.
Ecco perché Gesù
dice che vi lascio il mio Consolatore perché è parte di Lui stesso in Spirito.
Cioè il Consolatore, è quello che era in Dio in Spirito prima che la
Parola entrasse appo Dio. Nel principio vi è stata la ricomposizione di tre identità
eterne che si compongono e si scompongono come il respirare dell'universo,
appartenenti allo stesso Dio che inizia a creare dal nulla tutte le cose.
Se vi è stato un
principio, ci si chiede, come dobbiamo conciliarlo con l'eternità? Il fatto è
che l'eternità è sempre in eterno, sarebbe, dove è Dio e dove saremo noi con
Lui, considerando il resto del creato, fuori dal suo Regno. Quello che cambia,
riferendoci al principio, è la scomposizione e composizione delle realtà divine
che si ricompongono costituendi Dio nella sua complessa esistenza divina per
creare il tutto dopo che il tutto diventa nulla. È così in eterno.
Che cosa siamo
noi se Dio ci ama come la pupilla dei suoi occhi? Ebbene, noi siamo l'unica
creatura in tutta la creazione che Egli ha fatto con le sue stesse mani. Per
questo ha donato all'uomo la facoltà di divenire uno come Lui, se Egli stesso
non avesse posto un ostacolo, due angeli, davanti al Paradiso dell’Eden.
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